Cronaca

Terrore sui treni della Brianza: calci, pugni e coltelli: arrestati 4 minorenni

Sarebbero responsabili di almeno cinque rapine, alcune anche a mano armata, tre delle quali avvenute a Seregno ai danni di minorenni

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Un'immagine registrata dalla telecamera in stazione

Seregno. Dopo mesi di terrore i Carabinieri hanno preso 4 componenti del branco che aveva messo a segno diverse rapine sui treni della Brianza. Calci, pugni, persino coltelli: spregiudicati e indifferenti alle più elementari regole della società civile, prima sceglievano la loro vittima, solitamente coetanea, e una volta circondata la aggredivano per derubarla di  soldi, cellulari e indumenti griffati.

Sarebbero responsabili di almeno cinque rapine, alcune anche a mano armata, tre delle quali avvenute a Seregno ai danni di minorenni, i quattro infradiciottenni colpiti da un’ordinanza di misura cautelare in carcere, che agivano sistematicamente nei pressi degli snodi ferroviari e a bordo di convogli in servizio tra i comuni di Seregno e Monza. I furti potrebbero essere però molti di più.

Dei quattro arrestati: uno è residente a Vimercate; due sono residenti a Cinisello Balsamo (di cui uno già in istituto di pena minorile a Bologna per analoghi reati e autore della rapina avvenuta alla Stazione ferroviaria di Seveso; uno è senza fissa dimora (già in istituto di pena minorile a Milano per analoghi reati).

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LE INDAGINI

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, hanno preso avvio nel febbraio di quest’anno, in seguito alle denuncia sporte dalle vittime ai carabinieri della Compagnia di Seregno, agli ordini del Maggiore Emanuele Amorosi.

L’attività investigativa dell’Arma ha permesso di attestare l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale composto da minorenni (due di nazionalità italiana, uno marocchina e uno egiziana) i quali, supportati dalla forza intimidatoria del branco, agivano attorniati anche da altri giovani del gruppo (circa una decina in tutto).

Il gruppo era solito ritrovarsi nelle stazioni per mettere a segno le rapine proprio sui treni. Le vittime predestinate erano, per la maggiore, giovani studenti che raggiungevano le scuole di Seregno. Sprezzanti della legge, seminavano panico e terrore sulle tratte ferroviarie della Brianza, mettendo a segno colpi di poche centinaia di euro.

PRIMA LA SCUSA DI UNA SIGARETTA, POI L’AGGRESSIONE A CALCI E PUGNI

Tra gli episodi avvenuti alla stazione ferroviaria di Seregno, i quattro si avvicinavano alle vittime e con la scusa di chiedere una sigaretta, li accerchiavano e li spingevano strappandogli la collanina d’oro che avevano al collo. Le vittime, nel tentativo di riavere i propri beni, venivano ulteriormente colpite con schiaffi e pugni, provocandogli, in uno dei casi, anche lesioni personali.

Tra le prove in mano agli inquirenti anche dei video ripresi dalle telecamere di sicurezza presenti nelle stazioni, le ricostruzioni fotografiche e la refurtiva ritrovata delle vittime, che hanno consentito di accertare come la banda criminale operava con serialità e, ricorrendo quasi sempre all’uso della forza. Una brutalità inaudita per farsi consegnare soldi, cellulari e indumenti griffati.

Ma la furia del branco andava ben oltre: spesso le povere vittime veniva tenute in scacco sotto la minaccia dei coltelli. Tra i malcapitati, oltre agli utenti della stazione ferroviaria di Seregno, anche i pendolari fruitori della tratta ferroviaria Albairate – Saronno.

 

VIOLENTI E SPREGIUDICATI: PENA DA SCONTARE NEL CARCERE MINORILE

Neppure il personale ferroviario in servizio sui treni, che accorreva in soccorso delle giovanissime vittime, riusciva a farli desistere. Ad esempio, in un episodio per il quale avevano proceduto i Carabinieri della Compagnia di Desio, uno dei quattro giovani criminali era stato arrestato perchè era stata aggredita la capotreno intervenuta per interrompere l’aggressione.

Le indagini condotte dall’Arma di Seregno hanno permesso infatti di stabilire a carico degli indagati, un quadro inquisitorio ricalcante inequivocabilmente lo stesso “modus operandi” che ha rivelato una certa spregiudicatezza, disinvoltura e abitualità nel realizzare condotte predatorie sfruttando la forza intimidatoria del branco.

Per i quattro, necessitando di esigenze rieducative particolarmente serie e stringenti, attesa la condizione di devianza in cui versano, la quale rende manifesta l’incapacità di autodisciplina, è risultata necessaria l’applicazione della misura più afflittiva della restrizione in un istituto di pena minorile.

L’esecuzione delle ordinanze, avviata lo scorso 22 agosto, è stata conclusa nella giornata di ieri con il rintraccio e l’arresto dell’ultimo dei quattro componenti del gruppo. In vacanza in Marocco con i propri familiari, non appena rientrato sul suolo italiano, si è trovato davanti i militari dell’Arma che lo hanno fermato e trasferito nel carcere Beccaria di Milano.

Oltre agli episodi dell’ordinanza, a partire dal mese di febbraio, il gruppo di giovani criminali si era reso protagonista di ulteriori rapine commesse lungo le tratte ferroviarie o nelle stazioni di Monza, Seveso e Limbiate. Anche in questi eventi l’immediato intervento delle pattuglie dell’Arma aveva consentito di assicurare gli indagati alla giustizia con arresti in flagranza.

Dei quattro arrestati, uno è residente a Vimercate, due sono residenti a Cinisello Balsamo e uno è senza fissa dimora.

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