Elezioni

I candidati di +Europa in centro a Monza: “Puntiamo sui giovani, in Brianza la sfida è superare il 3%”

Abbiamo chiacchierato con i candidati Valerio Federico e Michele Usuelli. Ci hanno raccontato come stanno vivendo questa difficile campagna elettorale.

+europa
Michele Usuelli e Valerio Federico, Candidati di +Europa alle elezioni del 25 settembre

Monza. Come buon ultimo weekend prima del voto che si rispetti, si spinge il piede sull’acceleratore. Si vota il 25 settembre e l’obiettivo di tuti i partiti sembra essere quello di andare a raggiungere l’ampia fascia degli indecisi o di chi non intende andare a votare. Oltre il 40%, dicono i sondaggi, una percentuale che se raggiunta può cambiare le sorti di queste elezioni. +Europa, il partito del centro-sinistra liberale ed europeista, punta ai giovani. “Perché loro meglio di altri hanno capito quanto la comunità europea può fare per noi”, commenta Valerio Federico candidato al Senato durante uno dei volantinaggi organizzati in questo fine settimana a Monza.

“L’importanza dell’Europa è sotto gli occhi di tutti – aggiunge Michele Usuelli, candidato e attualmente consigliere regionale. – La pandemia ci ha ricordato l’importanza di essere comunità e con i fondi PNRR possiamo aiutare il nostro Paese a rialzarsi e crescere. Sono però preoccupato da questa campagna elettorale: c’è poco entusiasmo, tanta disaffezione alla politica. Penso che il tema dell’astensionismo sia grave e sentito da tutte le forze politiche”.

“La Brianza si è dimostrata una terra aperta mentalmente, che ben recepisce le istanze di +Europa – commenta da remoto la senatrice e fondatrice del partito Emma Bonino, che aggiunge – sono fiduciosa che possa essere confermato questo buon trend e quindi in Brianza andare meglio del 3% che ci serve a livello nazionale. Mi preoccupa il non voto, e invece sono profondamente amareggiata per quei 5 milioni di fuori sede che potrebbero decidere di non tornare a casa per votare. Dal 2017 chiediamo una legge che permetta ai fuori sede di votare anche lontano da casa: così non è, e il paradosso è che una persona può votare dal Brasile ma non in una regione d’Italia diversa da quella di residenza”.

“Quello che preoccupa i cittadini oggi è il costo della vita, compresa la grande batosta delle bollette – aggiungono infine le candidate Donata Garrasi e Carla Taibi, anche esse collegate da remoto. – La politica deve dare risposta alle persone sui temi del lavoro e dei diritti. E poi dobbiamo tornare a dare speranza ai giovani: senza loro non c’è futuro”.

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