Primo incontro

CPDL, nasce il primo collettivo pensato per i giovani Lissonesi

Nasce dall'incontro di tre politici, militanti nella sezione locale di Partito Democratico. L'idea è quella di creare un confronto attivo sul campo con i giovani per sostenerli nei loro problemi e necessità.


Nasce a Lissone dall’incontro di tre politici, militanti nella sezione locale di Partito Democratico, CPDL: un collettivo pensato per i giovani e dedicato ai giovani di Lissone. L’idea promossa dai fondatori, Federico Panarotto, Claudio Balice e Mattia Gelosa, è quella di creare un confronto attivo sul campo con i cittadini più giovani fin dalla minore età, sui loro problemi anche in relazione al contesto urbano, dalla sostenibilità agli spazi dedicati, ma anche alla formazione e al futuro dei ragazzi, senza tralasciare lo svago, come l’acronimo stesso del collettivo fa intuire (CPDL: cultura, politica, divertimento e lavoro).

“Le ultime tornate elettorali hanno confermato un drammatico calo dell’affluenza, portando l’astensione dal voto ai massimi livelli storici. La politica si sta allontanando dai cittadini e questa percezione avviene anche a livello locale. Il senso di distacco si fa ancora più forte nei giovani, una categoria a cui la politica sembra badare solo quando serve raccogliere qualche consenso in più e lo fa con molte parole, ma poche azioni. Sono sempre gli adulti a decidere per i giovani e a proporre idee per loro, ma raramente le nuove generazioni possono far sentire davvero la loro voce ed è proprio per sanare questo strappo che con i miei colleghi abbiamo deciso di dare vita a collettivo CPDL” dichiara Gelosa raccontando il perché, con i colleghi, abbiamo deciso di avviare l’iniziativa.

Un collettivo quindi il cui scopo è trovare spunti per valorizzare le idee e i talenti dei giovani, trasformando i loro punti di debolezza e di fragilità in occasioni per migliorare o per differenziarsi dagli altri. Non mancheranno, secondo gli ideologi del comitato, momenti di incontro anche con esperti nei vari settori quando si tratterà di parlare di temi delicati e importanti.

Il collettivo, pur nascendo per iniziativa politica e non tralasciando di parlare con i giovani anche di politica, non si propone di portare avanti valori di partito né di fare propaganda o proselitismo “Il CPDL – spiega Panarotto – sarà un collettivo autonomo e con questo progetto metteremo le nuove generazioni al centro di attività concrete sul territorio: andremo ad ascoltare i loro bisogni, le loro idee, le loro difficoltà coinvolgendo direttamente loro. Promuoveremo, laddove possibile, i giovani artisti affinché possano farsi conoscere. Organizzeremo incontri tra esperti e ragazzi e ci occuperemo anche di lavoro ma proporremo anche serate di puro svago per favorire la socialità”

Eventi, blogging, cicli di podcast e non solo

A raccontarci delle tante iniziative atte a occupare e stimolare i giovani è ancora una volta Gelosa “CPDL è la politica che si sposta dalle sue sedi per andare nelle strade, nelle piazze, nei giardinetti, negli oratori e mettersi innanzitutto in ascolto. Eventi sul territorio, articoli, cicli di podcast, video e social: con questi strumenti, speriamo che il collettivo diventi presto una rete, un gruppo di amici, una famiglia. Io stesso in prima persona mi occuperò degli eventi culturali nonché del blog nella speranza che diversi giovani si aggreghino a me portando la loro voce”.

Un primo incontro dedicato alla rabbia giovanile

Come detto non mancheranno i momenti di condivisione e dibattito sul territorio,  il primo, avvenuto proprio ieri sabato 10 settembre 17.30 presso il nuovo campetto polifunzionale di via Fermi, un luogo già diventato punto di riferimento per i ragazzi, un momento di festa unito con un confronto sul tema della rabbia giovanile e sulla sua gestione, al quale oltre ai fondatori del collettivo ed esperti in materia ha partecipato anche la psicologa Monica Mellone, con intervento rivolto sia agli adolescenti sia ai genitori o a chi in generale ha a che fare con loro parlando dell’argomento e delle strategie per aiutare i ragazzi a gestire la rabbia. “La rabbia sappiamo tutti che cos’è ma non ci capita spesso di fermarci a riflettere sulla sua funzione di conoscerci meglio, di farci capire cosa ci piace o meno e se stiamo subendo un ingiustizia. È poi importante capire se la rabbia di un adolescente sia una rabbia, tra virgolette, normale o indice di un disagio più profondo in grado di coinvolgere i diversi ambiti di vita dalla famiglia alla scuola” sottolinea la psicologa.

Generico settembre 2022

Anche parlando di vandalismo la stessa Mellone ha voluto concludere parlando di come sia importante rapportarsi con dialogo anche nei confronti degli atti di vandalismo in quanto spesso tali eventi sono dovuti più alla noia che alla rabbia stessa e, pur non giustificandoli, come sia importante che gli adulti che ne hanno il potere dovrebbero trovare e stimolare le attività in cui i giovani si possano impegnare

 

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