Liti condominiali in aumento, problematiche comuni e possibili risoluzioni

29 settembre 2022 | 15:33
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Liti condominiali in aumento, problematiche comuni e possibili risoluzioni

Le cause di queste tensioni possono essere tra le più disparate e avere inizio anche da motivazioni futili che nel tempo tendono a inasprire i rapporti.

Le liti condominiali sono ormai un problema comune a tutti gli stabili con più nuclei familiari e con l’avanzare della pandemia i numeri parlano di un ritmo crescente di queste casistiche, incentivate di certo dalla necessità di passare più tempo tra le mura domestiche. A conti  fatti, questi scontri di varia natura possono spesso trovare una rapida risoluzione in modo pacifico, soprattutto se da entrambe le parti c’è la volontà di venirsi incontro.

Le cause di queste tensioni possono essere tra le più disparate e avere inizio anche da motivazioni futili che nel tempo tendono a inasprire i rapporti. Sicuramente ci sono poi alcune tipologie più comuni e frequenti che possono influire sulla serena convivenza dei condomini. Vediamone quindi alcune di quelle che in questo periodo stanno interessando diversi nuclei familiari in numero crescente.

Le cause più frequenti e quando è il caso di rivolgersi a un avvocato

La convivenza in un condominio è regolata da una serie di norme che ne regolano limiti e caratteristiche e il cui insieme dà vita al cosiddetto diritto condominiale.

Per la gestione delle aree comuni, così come per diritti e limitazioni di quelle private, questo insieme di normative sono in grado di fornire delle linee guida, utili a capire chi ha ragione e chi no e qual è il giusto comportamento da assumere.

Innanzitutto, è importante che i condomini interessati provino per prima cosa a risolvere il problema in via extragiudiziale, eventualmente ricorrendo alla mediazione dell’amministratore condominiale. In caso di mancata conciliazione, però, si andrà allora in giudizio e sarà d’obbligo avere un proprio avvocato che possa rappresentare la parte nella controversia in atto. Sarà bene in questo frangente rivolgersi a una figura professionale seria e affidabile, in grado di fornire servizi legali per privati con competenza e a un prezzo onesto.

Outlet Legale, ad esempio, è un’ottima scelta per confrontare i preventivi della propria zona e scegliere l’avvocato più adatto alle proprie esigenze. Nello specifico, un avvocato esperto di diritto del condominio saprà certamente dare la giusta consulenza per quel che riguarda le cause più frequenti nelle tensioni tra condomini.

In linea generale, quelle più frequenti e riscontrate nell’ultimo periodo sono state:

  • l’utilizzo delle parti comuni;
  • i rumori molesti fuori dagli orari consentiti;
  • il recupero del credito ai condomini morosi;
  • le ripartizioni delle spese collettive.

Cosa dice la giurisprudenza

Come si è già accennato in precedenza, a partire dal 2013 si è stabilito che i residenti che hanno necessità di risolvere una controversia, sia essa tra condomini o che interessi anche l’amministratore, devono necessariamente provare prima una risoluzione di tipo extragiudiziale, evitando quindi di rivolgersi direttamente a un giudice. In questo modo sarà tentata una mediazione tra le parti, che proveranno a raggiungere un accordo alla presenza di un mediatore. In questo caso la presenza di un avvocato non è obbligatoria, ma ne è comunque consentita la presenza qualora si decida di avere il supporto di un professionista.

In molti casi, purtroppo, la conciliazione non va a buon fine e non si trova un accordo abbastanza soddisfacente per entrambe le parti. In questo caso si passa alle vie legali e un giudice e i rispettivi avvocati dovranno sostenere il processo. Nel caso in cui non si voglia arrivare in un’aula di tribunale, c’è comunque però la possibilità di ricorrere all’arbitrato.