Una settimana al voto

Elezioni, intervista a Fabrizio Cecchetti (Lega): “Le mie battaglie per la Brianza? Più infrastrutture e sicurezza”

E' una campagna elettorale basata sull'incontro, sul dialogo con i cittadini quella di Fabrizio Cecchetti, capolista nel plurinominale della Camera in Brianza per la Lega. Lo abbiamo intervistato e abbiamo parlato di lavoro, imprese, giovani e del possibile arrivo in Lombardia di un Ministero.

fabrizio cecchetti
Fabrizio Cecchetti

Monza. Nell’epoca in cui i giovani sembrano più che mai disaffezionati alla politica cambia l’elettorato e si amplia. Il prossimo 25 settembre, infatti, i 18enni saranno chiamati al voto per la prima volta anche per il rinnovo dei componenti del Senato della Repubblica, esattamente con le stesse modalità con cui potranno decidere i propri rappresentanti alla Camera dei deputati. Tra i candidati in corsa nel nostro territorio per la Camera c’è anche Fabrizio Cecchetti, volto della Lega, che di giovani e di politica ne sa qualcosa. Ha iniziato a frequentare le sedi del partito da giovanissimo, ha scoperto la politica, se ne è innamorato e non l’ha più lasciata. E così quando gli chiediamo perché secondo lui i giovani oggi non vanno a votare e sono disaffezionati alla cosa pubblica ci risponde che ragazzi che fanno politica ce ne sono ancora, ma è compito della Politica con la “p” maiuscola dar loro voce.

cecchetti

Fabrizio Cecchetti, classe 1977, prima consigliere comunale nella sua Rho, poi in Regione, infine in Parlamento e alla guida della Lega in Lombardia. Adesso la sfida, Roma, Camera dei deputati, nelle elezioni politiche del 25 settembre, un unicum (il voto a settembre) nella storia dell’Italia Repubblicana. Cecchetti, che clima si respira?
Sto girando davvero tanto e mi fermo ad ascoltare il più possibile la gente che incontro, soprattutto nei mercati, ma anche persone del mondo delle associazioni, imprenditori e lavoratori. Le richieste che raccolgo sono tutte legate a problemi concreti: è evidente l’urgenza di aiutare famiglie ed imprese ad affrontare il caro bollette. Serve prevedere nuovi aiuti che sostengano le imprese, salvaguardando migliaia di posti di lavoro e consentendo alle famiglie di arrivare a fine mese. Senza dimenticare l’argomento “sicurezza”, dove la Lega al governo sarà garanzia di ordine, regole e sostegno alle forze dell’ordine.
La gente ha fiducia nella Lega perché è da sempre la voce del territorio, dalla parte dei lombardi, delle loro necessità e delle loro istanze. Solo la Lega si fa portavoce a Roma dei bisogni dei lombardi, e a questi risponde con concretezza.  La gente lo sa bene che tra il 2018 e 2019 abbiamo fatto tanto: abbiamo azzerato gli sbarchi, controllato i confini e potenziato la videosorveglianza solo per citare alcuni esempi. Grazie alla Lega non solo sono stati varati decreti sicurezza, ma abbiamo anche normato la legittima difesa e approvato il “Codice rosso” contro la violenza sulle donne: azioni concrete che la Lega ha fatto e che potrà riprendere a fare tra qualche settimana con il voto dei cittadini.

Si tratta a suo parere di un voto che darà un segnale in Lombardia? Penso soprattutto alle regionali del prossimo anno.
Ora siamo concentrati sulle elezioni del 25 settembre che, dopo una serie di governi non eletti, finalmente daranno agli italiani la possibilità di scegliere da chi essere governati.
In ogni caso si tratta di due elezioni diverse. Siamo convinti che alle politiche il centrodestra otterrà un ottimo risultato a livello nazionale e sicuramente anche a livello lombardo, questo non sarà solo di buon auspicio anche per le prossime elezioni regionali, ma è anche una conferma del buon governo della giunta lombarda.

Monza e la Brianza rappresentano una delle zone più produttive del paese. Si stima una partita iva ogni 9 persone e un’impresa ogni 12 abitanti. Il tema del supporto alle attività e agli imprenditori è quindi uno dei più sentiti sul territorio. Di cosa hanno bisogno le imprese oggi a suo parere?
La Lega ha proposte concrete per le famiglie e per le persone: dalla flat tax che già oggi si applica a due milioni di partite IVA e che vogliamo estendere a lavoratori dipendenti e pensionati, fino alla cancellazione della legge Fornero.  Per le imprese è urgente risolvere immediatamente il problema del caro energia: abbiamo chiesto di stanziare subito 30 miliardi per tamponare questa emergenza. E’ necessario – in un’ottica di prospettiva strategica a lungo termine – progettare ed attuare un grande piano di autonomia energetica per andare incontro alle necessità concrete e reali delle imprese e del mondo produttivo.
È evidente inoltre che si debba intervenire sull’eccesso di burocrazia, sulla riduzione dei costi e prevedere una serie di interventi volti ad accompagnare i processi di digitalizzazione e innovazione, attuare una detassazione specifica sul costo del lavoro, sugli investimenti e sugli utili da reinvestire in ricerca o nuove assunzioni.  Supportare le imprese è assolutamente una priorità della Lega, tutelarle e agevolarle un nostro dovere politico!

In questi giorni si parla tanto della proposta di portare la sede del Ministero dell’Innovazione a Milano. Che idea si è fatto?
Avere a Milano, nella Lombardia capitale della ricerca, questo nuovo Ministero dell’innovazione sarebbe una grande opportunità per la crescita del tessuto imprenditoriale brianzolo e lombardo.
Viene quasi spontaneo pensarlo all’interno del Mind, l’Innovation District dell’ex area Expo, già attrezzato e proiettato ad un futuro sostenibile che dà spazio alle più grandi innovazioni scientifiche. Questo nuovo Ministero potrebbe infatti favorire l’assegnazione del Tribunale Europeo dei Brevetti e di conseguenza contribuire ad aumentare la capacità attrattiva di Milano e delle zone limitrofe come la Brianza, attirando capitali esteri e investimenti, innescando la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani che potrebbero trovare qui l’opportunità lavorativa e di crescita.

Le chiedo tre battaglie alle quali è particolarmente legato e che è pronto a portare a Roma.
Il territorio brianzolo necessita di un potenziamento delle forze dell’ordine per avere più controllo del territorio e dunque più sicurezza. E in generale a livello nazionale nel 2023 vogliamo assumere 10mila uomini tra Carabinieri e Polizia in tutta Italia e potenziare la video sorveglianza nei luoghi sensibili, nelle piazze, nelle stazioni. Altra necessità per il territorio brianzolo è un maggiore potenziamento delle infrastrutture stradali e autostradali, ma anche e soprattutto su ferro e in questo senso serviranno investimenti ferroviari sulla rete brianzola. Poi prioritaria sarà il completamento della metropolitana da Milano a Monza, battaglia per cui la Lega ha già fatto stanziare 980 milioni: questo consentirà una migliore mobilità e un decongestionamento del traffico in tutto l’asse monzese. Infine vogliamo continuare a fare tutto quanto è necessario per difendere il GP di Formula1 a Monza: in questi anni grazie alla pressione della Lega a Roma e grazie alla Regione Lombardia sono stati fatti investimenti importanti per l’Autodromo e il parco di Monza, oltre che per la Villa Reale, e siamo riusciti a tenere il GP di Monza nel calendario del Mondiale di F1, senza dimenticare che ogni anno il GP crea un indotto pari a 120 milioni con ricadute positive per il territorio in termini di turismo e lavoro. Occorre dunque proseguire su questa strada, preservando e valorizzando un’eccellenza lombarda, internazionalmente riconosciuta, risorsa preziosa per il nostro territorio.

Finiamo da dove abbiamo iniziato. Lei ha cominciato a fare politica da giovanissimo; oggi i giovani sembrano essere più lontani che mai dalla politica. E senza di loro non c’è futuro. Come si recupera secondo lei il rapporto con le nuove generazioni?
Tanti giovani si avvicinano alla Lega e militano attivamente, raccogliendo e rappresentando così le esigenze e le prospettive dei coetanei. Sicuramente i giovani sono stati particolarmente toccati dalle restrizioni che la pandemia ha reso necessarie, adesso però è fondamentale ascoltare la voce di tutti, anche e soprattutto delle nuove generazioni, perchè la politica deve decidere per il futuro ricordando sempre che il futuro riguarda tutti, per primi i nostri figli. E’ in questa prospetta che si inseriscono le proposte della Lega, dall’autonomia, alla quota 41, al nucleare sicuro. Denominatore comune è costruire il miglior futuro possibile per i nostri ragazzi. Un mondo in cui sia favorito l’inserimento nel mondo del lavoro, la stabilità economica ed il raggiungimento di piene soddisfazioni personali.

 

 

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