Smarrire il proprio animale rappresenta una tra le paure più grandi per un padrone. Ma loro non si sono mai arrese ma anzi, si sono unite. Unite dall’amore per i gatti, in particolare i gatti neri, e dalla speranza di ritrovare i loro amici a quattro zampe. Questa è la storia di Elisa Croce agratese di 32 anni e di Giuliana Castiglioni caponaghese di 57 anni, fino ad un anno fa sconosciute, e dei loro gatti Edgar e Pititina.
Le due infatti hanno smarrito entrambe i propri animali: nel gennaio 2022 Elena e nell’agosto 2021 Giuliana.
Tutto ha inizio nel febbraio 2022 quando, a pochi giorni alla scomparsa di Edgar, Elisa riceve la chiamata di Giuliana nella quale le dice di aver visto un gatto che corrisponde al suo: nero con gli occhi arancioni. Da qui comincia la ricerca condivisa. Una ricerca che per entrambe le donne non si è mai fermata e che va avanti da quasi un anno. “Non ci conoscevamo, ci siamo trovate per caso quando Giuliana mi ha contattata perché pensava di aver trovato Edgar – spiega una delle due proprietarie Elisa Croce. – Abbiamo scoperto che entrambe cerchiamo i nostri gatti, io ho perso il mio a gennaio 2022, lei ad agosto 2021. Da allora ci siamo alleate, ci supportiamo a vicenda e setacciamo i paesi in cerca dei nostri gatti. Ad ogni gatto nero che ci viene segnalato andiamo. Ormai li conosciamo tutti, anche i randagi o quelli delle colonie”.
Le due hanno tappezzato i due paesi di volantini nella speranza che qualcuno potesse dare una mano alla loro causa. Fino ad oggi nessuna chiamata ma Elisa e Giuliana mantengono viva la speranza, da mesi condivisa, di riabbracciare Edgar e Pititina.
“Da quando siamo entrate in questo mondo abbiamo letto tante storie come le nostre. Su Facebook ci sono tanti gruppi di gatti smarriti dove le persone si aiutano. Sarebbe interessante creare una rete per provare a restituire a sempre più persone i propri animali. La nostra è una bella storia di perseveranza e amore per gli animali. Ci piace definirci le due matte dei gatti neri, ma vogliamo solo riavere con noi Edgar e Micio” – conclude Elisa
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