Besana. Tra le tante frazioni del comune di Besana c’è anche Montesiro che, per la sua conformazione, è come se valesse per due perché divisa: c’è la zona ‘vecchia’ e quella ‘nuova’ residenziale. Entrambe però unite da un deficit, come ci spiega il sindaco Emanuele Pozzoli: “su tutta Montesiro non c’è mai stata un’altalena”.
Un vuoto che ora andrà ad essere colmato grazie ad un finanziamento dello Stato di 60mila euro che il comune è riuscito ad aggiudicarsi dando così il via ai lavori per la realizzazione di un giardino pubblico che sorgerà in un area di circa 2mila metri quadri. Un progetto che prevede una micro piazzetta adatta agli anziani che potranno così godersi momenti di piacevole relax in una zona verde, uno spazio dedicato ai bambini, un parco inclusivo e anche il rifacimento dei vialetti che diventeranno così una sorta di collegamento tra la zona ‘vecchia’ e il quella ‘nuova’.
“È il primo passo per la creazione di un giardino pubblico che oltre alle tradizionali caratteri di un parchetto offra un collegamento pedonale tra la nuova zona residenziale e l’asse di via Cimabue verso il centro storico – commenta il sindaco – Verrà arredato nei prossimi mesi passo dopo passo ma il primo è oggi!”
NELLE CASSE DEL COMUNE, 3 FINANZIAMENTI PER REALIZZARE IL GIARDINO PUBBLICO DI MONTESIRO
Il giardino pubblico di Montesiro avrà un valore complessivo di 120 mila euro, una cifra davvero importante: “ci tengo a sottolineare che sarà impossibile realizzare tutto e subito – dice Pozzoli – come Amministrazione ci stiamo impegnando per aggiudicarci bandi e finanziamenti per poter portare a termine questo progetto: oltre ai 60mila euro che abbiamo utilizzato per i lavori di riqualificazione dei vialetti, arriveranno sempre dallo Stato altri 30mila euro per l’arredo e da Regione Lombardia, nel 2023, ulteriori 30mila euro per il parco inclusivo”.
La frazione di Montesiro avrà così uno spazio nuovo, verde, dedicato a tutti: anziani, famiglie e bambini.
“Non solo – conclude il sindaco Emanuele Pozzoli – stiamo anche pensando di dedicare una zona dell’aree anche ai più grandicelli”.
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