Il colpo

Arcore compra l’ex asilo San Giuseppe: il sindaco Bono si commuove. E poi bastona la sinistra.

Conferenza stampa per l'annuncio ufficiale della giunta: abbiamo mantenuto una promessa con i cittadini e con l'ingegnere Tomaselli

an giuseppe arcore con stampa

Il sindaco di Arcore Maurizio Bono ad alzo zero sulla vecchia gestione del San Giuseppe di Arcore: “l’ex asilo torna agli arcoresi e così oggi finisce una pagina vergognosa della storia di Arcore, per come è stata gestita la vicenda dall’amministrazione precedente, con incompetenza, e per il dolore che ha procurato a tante famiglie”. E la voce rotta dall’emozione.
È così che è iniziata la conferenza stampa-evento di questa mattina, 24 settembre, in sala del Camino, con la giunta al completo, volti vecchi e nuovi della politica locale, le ex maestre del San Giuseppe. All’odg l’annuncio, ormai noto, dell’affare concluso: entro il 30 novembre verrà siglato l’atto di acquisto da parte del Comune per la cifra di 2 milioni e 2mila euro alla quale verranno sottratte diverse centinaia di migliaia di euro per i crediti di Largo Vela nei confronti della vecchia Fondazione. Al tavolo dei relatori, il sindaco Bono ma anche la liquidatrice Lucia Rizzi che ha indetto un’asta per la liquidazione dell’immobile di via Tomaselli (andata deserta) e poi accettato l’offerta diretta del Comune, “è un mio amico” ha detto del sindaco descrivendone poi le mosse così: “si è speso per questa vicenda come quando si ama una donna e la si vuole soddisfare”. Lodando infine l’intero consiglio comunale che ha votato la scelta all’unanimità.

L’ASSESSORE AL BILANCIO

Meno creativo, più pragmatico l’intervento di Serenella Corbetta, assessore al bilancio che nella questione ha avuto una parte fondamentale trovando gli strumenti necessari all’operazione. La Corbetta ha descritto i vari passaggi e spiegato che, dai 2 milioni e 2mila euro, saranno di fatto scontati circa 600mila euro per i crediti pregressi del Comune: quasi 500mila per contributi in conto capitale per gli interventi effettuati dall’ente pubblico negli anni e quasi 100mila per insoluti Tari e Imu dal 2016.

an giuseppe arcore con stampa

Corbetta ha spiegato che l’accordo trova ragione d’esistere nella scelta della destinazione in Casa della Comunità. I carteggi e gli incontri intercorsi con Regione Lombardia e Asst Brianza durante l’estate hanno confermato la possibilità di inserire la struttura tra quelle idonee a diventare Casa della Comunità e di renderla oggetto di finanziamenti dal Pnrr. Condizione necessaria è proprio la proprietà dello stabile di via Tomaselli.

IN ONORE DEL DONATORE TOMASELLI

Protagonista della conferenza stampa, in qualche modo, è stato anche l’autore della donazione, l’ingegner Tomaselli che lasciò la struttura e il suo parco alla causa sociale ed educativa esplicitando la destinazione con un atto formale.
“Il San Giuseppe torna in parte anche asilo” sottolineando il dettaglio poi approfondito dalla Corbetta: circa 1000 metri quadrati della struttura saranno lasciati a disposizione del Comune che, in convenzione con Asst Brianza (che si è già espressa positivamente) attiverà un asilo specializzato sull’inclusione di bambini disabili e con disturbi dell’apprendimento.
Fiocchetto sull’operazione: l’Amministrazione comunale si impegna ad effettuare un intervento di pulizia e manutenzione semplice della tomba di Tomaselli presso il cimitero comunale, una volta all’anno.

 

PROSSIMI PASSAGGI

Lunedì 26 settembre sono previsti i primi rilievi sul posto con i progettisti e poi a passo di marcia lungo un iter che deve portare ad aprire la Casa di Comunità entro il 31 dicembre 2024. Tra i passaggi cruciali quello in consiglio comunale, la delibera di Regione e i protocolli con il Pirellone e con Asst. Poi c’è la perizia su arredi, statue e dipinti: se verrà fuori che le stime ordinate dalla liquidatrice vanno a discapito del Comune, all’ente pubblico pare sarà lasciato il surplus.

an giuseppe arcore con stampa

 

 

 

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