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Monza, sicurezza e illuminazione in zona Libertà: previsto incontro tra cittadini e Comune

Il 26 settembre, su impulso di due petizioni presentate nei mesi scorsi, dovrebbero essere affrontate diverse problematiche che da tempo sono oggetto di segnalazioni dei residenti.

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Monza. Ascoltare, capire, decidere e fare. Tra gli imperativi di un ipotetico manuale della buona amministrazione pubblica non dovrebbero mai mancare questi quattro verbi. Che per raggiungere la loro massima efficacia sarebbe meglio se si realizzassero nel rigoroso ordine con il quale sono stati appena scritti.

Non possiamo sapere sin da ora se sarà così per il quartiere Libertà a Monza, ma la speranza è sicuramente quella. Soprattutto per Gianfranco Magni, residente in questa zona del capoluogo della Brianza, che nei mesi scorsi ha raccolto le firme per due petizioni, “Viabilità, sicurezza e decoro in vie Bertacchi e Papini” e “Guasti e inadeguatezza dell’illuminazione pubblica-via Annoni”, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, il decoro, l’illuminazione, la manutenzione dei marciapiedi dei luoghi in cui vive.

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Gianfranco Magni

“Le due petizioni, che in un caso hanno raccolto più di 150 firme, sono state protocollate ad aprile, ma solo per il 26 settembre siamo riusciti ad ottenere un incontro sulle problematiche del quartiere Libertà con l’assessore comunale all’ambiente, all’energia e alla mobilità, Giada Turato e con quello al governo del territorio, all’edilizia privata e ai lavori pubblici, Marco Lamperti” – annuncia il pensionato monzese.

“Nell’occasione ci si soffermerà sulla sicurezza, ma anche su diverse segnalazioni riguardanti l’illuminazione e la presenza di lampioni e pali della luce obsoleti – continua – qualcosa è stato fatto da quando abbiamo raccolto le firme e le vie interessate ora sono più sicure, ma restano delle criticità”.

GLI INTERVENTI

Sul tavolo della Giunta del neo sindaco di Monza, Paolo Pilotto, subito dopo le ferie estive, ci saranno dunque anche alcune questioni legate alle vie Bertacchi e Papini. Nella prima petizione proposta dal signor Gianfranco, infatti, si parlava esplicitamente di “abbassamento del marciapiede all’altezza dei civici 11 e 13 di via Bertacchi per consentire l’uscita in sicurezza delle biciclette provenienti dai Giardini Don Valentini…una segnaletica orizzontale essenziale…il rifacimento del manto stradale pesantemente deteriorato…la programmazione di un periodico intervento di spazzamento dell’intero tratto di via”.

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Il documento firmato dai residenti della zona Libertà, corredato di foto, inoltre, riguardo a via Papini, in particolare in corrispondenza del civico 20 e successivi in direzione di via della Gera, si soffermava sulla pericolosità dello stretto tratto di via all’altezza dell’agriparco “Accolti e Raccolti” dove, in mancanza di segnaletica, spesso le macchine percorrono la strada in entrambi i sensi di marcia.

Regolare il traffico e rallentare la velocità di percorrenza dei veicoli attraverso cartellonistica, telecamere e dossi, secondo i residenti, potrebbero essere tra le possibili soluzioni da vagliare per rendere più facile la vita a ciclisti e pedoni di questa zona di Monza.

I LAMPIONI

Sul fronte dell’inadeguatezza dell’illuminazione pubblica in via Annoni, proprio in questi giorni si è registrata una novità positiva. “Un palo, colpito da un ramo e caduto tempo fa a causa del forte vento, originariamente posizionato al numero 14 di via Annoni, di fronte all’ex Settore ecologia e ambiente, è stato finalmente sostituito” spiega Magni.

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“Mentre per i tre lampioni situati dopo l’incrocio con via Zanzi, che sono obsoleti e non garantiscono un’adeguata illuminazione in una zona caratterizzata da un passaggio pedonale e da un traffico veicolare intenso, non è ancora avvenuta alcuna sostituzione – continua – per ora sono stati messi in lista d’attesa dagli uffici comunali, ma speriamo si intervenga presto”.

Sempre per parlare di luce, nei mesi trascorsi dalla raccolta firme delle due petizioni del quartiere Libertà, altre segnalazioni sono emerse in questa zona della città. “Ci sono tre lampade spente in via Enrico da Monza nella zona del Nei, ma soprattutto c’è un palo di cemento armato con corpo luminoso ammalorato – racconta il pensionato – ho scritto anche all’ufficio Mobilità Strade chiedendo se gli operai già presenti per la sostituzione del lampione che era caduto da tempo potessero controllare anche questo danneggiato, ma non ho ricevuto alcuna risposta”.

“Speriamo che il lampione ammalorato non cada in testa a qualcuno – continua – nel caso, sperando sempre in conseguenze risolvibili per il malcapitato, con queste segnalazioni pensiamo di avere la possibilità di far risarcire la persona che è stata danneggiata da parte della pubblica amministrazione”.

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L’APPALTO

L’illuminazione pubblica a Monza, che ha oltre diecimila lampioni installati sulle sue strade, è un tasto piuttosto dolente non soltanto nel quartiere Libertà. Alla base dei ritardi nella gestione e manutenzione di questo settore che ha ricadute importanti anche sulla sicurezza dei quartieri del capoluogo della Brianza, c’è l’intricata vicenda dell’assegnazione dell’apposito appalto.

A vincere a marzo la gara pubblica, che prevede una concessione di circa 45 milioni di euro e investimenti dell’operatore per 11, erano stati i francesi della multinazionale Citelum Italia srl. Varese Risorse, società del gruppo Acsm-Agam che nel 2019 in cordata con A2A Illuminazione e A2A Smart City aveva presentato il proprio progetto, ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo chiedendo l’estromissione dei transalpini.

Comune di Monza MB

La prima udienza è prevista il 27 settembre 2022. Si avvia così un nuovo contenzioso dai tempi e dagli esiti incerti. L’unica sicurezza, al momento, è che la procedura per il project financing per la manutenzione e gestione per vent’anni dell’illuminazione pubblica e per la predisposizione al collegamento alla fibra ottica, avvita nel 2016 dall’allora giunta del sindaco Scanagatti con un prima gara stoppata da un ricorso di Enel Sole, subisce un ulteriore rallentamento.

“Il nuovo appalto dovrebbe essere operativo, speriamo, ad inizio del prossimo anno – sostiene il signor Magni – a mio avviso fino a quel periodo noi cittadini dobbiamo pretendere almeno la sostituzione delle luci che non funzionano. La sicurezza viene prima di tutto”.

“Telefonare alla Enel Sole non serve a niente – conclude – bisognerebbe che sul sito del Comune appaia anche un contatto dell’ufficio proposto per ricevere tali segnalazioni, altrimenti il cittadino aspetta e il tempo passa inutilmente”.

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