Mi sono immaginato un turista giapponese che sale alla stazione Bignami sul treno allestito con la scritta “Monza 100” e “Autodromo” e “Gran premio”. Magari lui quelle scritte non le capisce ma il disegno fa intuire che quei binari potrebbero portarlo a Monza e invece, caro giapponese, noi qui a Monza è decenni che lo stiamo aspettando quel treno. Ad oggi non c’è ancora una data ufficiale per l’apertura del cantiere, ma almeno i fondi necessari sono stati stanziati. Gli enti territoriali convolti si sono impegnati a sostenere la progettazione e i lavori per un importo di 365 milioni di euro. Il resto è assicurato dal finanziamento statale già approvato per ben 900 milioni. In base all’accordo la città di Monza investirà 27,5 milioni con i comuni di Milano, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, mentre la Regione Lombardia stanzierà 283 milioni di euro.
Oggi l’inaugurazione del treno della linea Lilla e della fermata Bignami con i colori dell’autodromo e la scritta “Monza 100” è sembrata ai miei occhi una beffa. Non siamo ancora stati capaci di collegare Milano con Monza con la metrò e allora mi chiedo se siamo la stessa gente che ha costruito in tempi record l’autodromo di Monza?
Noi della metropolitana ne parliamo da decenni e non è stata neppure decisa la data di inizio lavori, figuriamoci quale sarà quella di fine.
Da monzese, da brianzolo mi è sembrato proprio di cattivo gusto promuovere il Gran Premio d’Italia e il suo anniversario probabilmente proprio con uno dei pochissimi mezzi di trasporto con i quali non si può raggiungere il Tempio della Velocità.
Certo, le intenzioni di chi ha pensato questa cosa vanno nella direzione di immaginare che un giorno ci sarà la metrò a Monza con tutte le sue belle sette fermate. Che si potrà raggiungere più facilmente e comodamente l’autodromo e il Parco di Monza da Milano con la metro. Ma allora sì si potranno fare queste operazioni di marketing: oggi fa un effetto strano, forse perchè qui a Monza siamo brianzoli, abituati ai fatti.
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