
Septaldeide che non può mai mancare in ambito ospedaliero e ambulatoriale
Chi si sottopone a un’operazione chirurgica, viene sempre informato su quali sono i rischi connessi. Anche se si tratta di un’operazione piuttosto semplice, esistono comunque dei rischi. Per iniziare, il principale dei rischi riguarda quello delle anestesie, soprattutto se sono totali. In secondo luogo, bisogna poi capire che esiste un problema legato all’esposizione delle parti interne del corpo ai batteripresenti nell’aria e sulle superfici. Anche se si tratta di un piccolissimo taglietto, ciò consente ai batteri di colonizzare le parti interne del corpo ed entrare subito in circolo. Per tale ragione in una sala operatoria, c’è un’attenzione maniacale verso l’igiene e la sterilizzazione. Ogni singolo strumento è igienizzato e ciò riguarda anche, ad esempio, i monitor e le luci. Ovviamente, non c’è motivo di allarmarsi ma vale comunque la pena saperlo. Su ogni singola superficie abitano microrganismi microscopici invisibili a occhio nudo come virus, batteri, patogeni, funghi, lieviti e simili. Sono per lo più innocui ma tra di loro, può nascondersi qualcosa di più pericoloso. Alcuni di questi batteri possono in effetti essere pericolosi se entrano in contatto con le persone, in particolare se entrano direttamente nel circolo sanguigno.
Al giorno d’oggi non dovrebbero comunque esserci problemi connessi alla contaminazione batterica nelle sale operatorie poiché il livello di attenzione è massimo. Si utilizzano dei prodotti specifici in grado di sterilizzare tutti gli strumenti chirurgici e le superfici come la septaldeide che non può mai mancare in ambito ospedaliero e ambulatoriale.
Septaldeide: che cos’è e come funziona
Septaldeide è un disinfettante e sterilizzante che sfrutta l’azione di aldeide glutarica tensioattivata, che ne è il suo principio attivo. È un prodotto che agisce su ogni genere di superfice, a prescindere dal materiale garantendo l’eliminazione di ogni microrganismo come batteri, virus, muffe, spore e così via al fine di garantire la sicurezza di una sala operatoria e, allo stesso tempo, di un ospedale. È in grado di eliminare tutte le spore nel giro di 10 ore. Per una più semplice azione igienizzante, basta invece immergere gli strumenti per appena 10 secondi che sono più che sufficienti per eliminare tutta la flora batterica.
In realtà, si può utilizzare la septaldeide anche nei laboratori di analisi per sterilizzare tutta la strumentazione impiegata poiché in grado di agire anche in presenza di sangue e proteine. Sono davvero molti gli usi possibili di questo prodotto in campo medico e laboratoriale, senza mai dimenticare gli ambulatori. Al giorno d’oggi ci sono piccole operazioni che si possono fare a livello ambulatoriale, come quando si parla di medicina estetica. In questo caso, si utilizzano prodotti specifici per garantire un ambiente il più possibile sterile e libero dai batteri patogeni che possono esser pericolosi per l’organismo.
Esiste anche un altro settore che può fare uso di questo prodotto, sebbene in modo più marginale. Infatti, torna utile a chi pratica piercing e tatuaggi per tenere igienizzati aghi e altre strumentazioni che, a prescindere, devono essere sterili appena scartati e passati in una autoclave altrimenti non si è in un luogo sicuro.