Atletica

Campionati europei di Monaco di Baviera, Filippo Tortu bronzo nei 200 metri

Lo sprinter brianzolo, che si dichiara deluso perché voleva l'oro, finisce terzo alle spalle dei due britannici, Hughes e Mitchell-Blake. Per lui la rassegna continentale finisce qui. La staffetta 4x100 è stata eliminata in batteria.

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Filippo Tortu è da oro almeno nei pronostici. Alla vigilia dei Campionati europei di atletica leggera in corso a Monaco di Baviera aveva detto che puntava a scendere sotto i 20 secondi per vincere la medaglia del metallo più pregiato nei 200 metri.

Nella finale, conquistata con una certa facilità, il 24enne velocista brianzolo, invece, non è andato oltre il 20.27. Che, comunque, gli è valso un bronzo. Una medaglia in qualche modo storica per l’Italia, a digiuno di un podio sui 200 metri dai tempi del grande Pietro Mennea, due volte campione europeo e oro olimpico sulla distanza.

A Monaco di Baviera Tortu, che in questa stagione era sceso fino a 20.10 corso nella semifinale ai recenti Campionati mondiali di Eugene, ha dovuto cedere il passo a due britannici, il favorito Zharnel Hughes (20.07), già secondo dietro Marcell Jacobs sui 100 metri nella rassegna continentale, e Nethaneel Mitchell-Blake (20.17), che era stato battuto per un centesimo proprio dallo sprinter cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, sul traguardo della staffetta 4×100 metri alle Olimpiadi di Tokyo.

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LA GARA

Nella finale dei 200 metri ai Campionati europei, Filippo Tortu è partito da una buona sesta corsia, frutto del terzo tempo di qualificazione delle semifinali. Il tempo di reazione allo start dell’ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, tesserato per le Fiamme Gialle, è stato ancora volta piuttosto lento. Solo il turco Ramil Guliyev, campione europeo in carica sui 200 metri, poi ritiratosi nel corso della gara, ha fatto peggio.

Il velocista brianzolo, poi, è stato in grado di rifarsi. Dopo una discreta curva, ha allungato come solo lui sa fare sul rettilineo finale. La progressione gli ha consentito di recuperare terreno sul britannico Charles Dobson, capace di correre in 20.21 in semifinale, ma non di recuperare abbastanza sui due battistrada.

UNA GIOIA A META’

La faccia di Filippo, subito dopo aver superato il traguardo, racconta di una delusione più che della gioia per una medaglia di bronzo conquistata, la prima individuale per lui in una rassegna internazionale.

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Le parole del velocista brianzolo, che nel 2018 è stato il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri, non nascondono uno stato d’animo improntato decisamente verso l’insoddisfazione. “Sul momento sono più arrabbiato, poi magari sentirò anche felicità – afferma al microfono della Rai – non sono contento del risultato finale perché volevo l’oro, anche se arrivavo qui solo con il quarto tempo di accredito”.

“Mi sembra di aver fatto una buona gara in questa finale dei Campionati europei – continua – semplicemente gli altri sono andati più forte di me stasera. Il bilancio di questa stagione è positivo, ci ho messo impegno e sacrificio, da oggi mi prenderò tempo per pensare se fare altre gare quest’anno o fermarmi qui”.

STAFFETTA, LUCI E OMBRE

Per Filippo Tortu, che dichiara già di puntare all’oro agli Europei di Roma del 2024, la rassegna continentale di Monaco di Baviera, a sorpresa, finisce qui. La staffetta 4×100 metri italiana, che si sarebbe dovuta presentare in finale da campione olimpico in carica, titolo conquistato l’anno scorso a Tokyo con uno straordinario 37.50, è stata invece eliminata in batteria. Non senza un pizzico di sfortuna.

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Tortu festeggia con la staffetta alle Olimpiadi di Tokyo

I quattro moschettieri azzurri non erano quelli del Giappone. Tortu era dispensato perché impegnato appunto nella finale dei 200, Fausto Desalu, eliminato in semifinale nella stessa distanza, era stato tagliato fuori anche dalla staffetta e Marcell Jacobs, campione europeo dei 100 metri qui in Germania, aveva dato forfait all’ultimo momento per un problema muscolare al polpaccio.

Dei campioni olimpici, insomma, era rimasto solo Lorenzo Patta in prima frazione. Con lui Wanderson Polanco, Matteo Melluzzo e Chituru Ali in ultima per un quartetto giovane e poco esperto. Il tempo finale, 39.02, era comunque valso l’ultimo ripescaggio per la finale.

Ma la doccia fredda è arrivata un paio d’ore dopo. La Turchia, arrivata dietro l’Italia, vince il ricorso presentato per un danneggiamento subito dalla Finlandia. Ha potuto, così, correre nuovamente da sola. E con un crono di 38.98 ha beffato proprio gli azzurri per soli 4 centesimi.

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Aceti in un'immagine di repertorio

LA SPERANZA ACETI

Restando alle staffette è andata decisamente meglio a Vladimir Aceti. Il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle, che vive e si allena a Giussano, infatti, ha conquistato la finale della staffetta 4×400 metri. Vladimir ha corso una buona seconda frazione (44.93 il suo parziale) e, insieme ai compagni Lorenzo Benati, Brayan Lopez e Pietro Pivotto, ha chiuso al quarto posto nella seconda delle batterie.

Il tempo conclusivo degli azzurri, 3:02.60, miglior crono stagionale, è stato tra quelli ripescati per la finale. Domani sera, 20 agosto, alle 21.15, Aceti e compagni non partono certamente favoriti per la medaglia. Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna, ad esempio, hanno sicuramente più frecce al proprio arco. Ma, insomma, sognare non costa nulla. E con Vladimir sognerà anche la Brianza.

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