Seregno. I lavori di riqualificazione di piazza XXV Aprile procedono ma dietro alla stazione FS il degrado crescente allarma i residenti. Nel gruppo Facebook “Quartiere Sant’Ambrogio di Seregno” fioccano commenti preoccupati dopo il post pubblicato da Giancarlo Raimondi che denunciava il malfunzionamento dell’ascensore che da via Solferino conduce al sottopasso. L’elevatore è “fermo da oltre un anno” ma a indignare ancora di più sono le “decorazioni” che si trovano all’interno come le scritte dei writers sugli specchi e, persino, tracce di escrementi.
“Il degrado, insieme al malfunzionamento degli ascensori, vanifica tutto lo sforzo fatto con la street art di rendere il sottopasso comunale un luogo bello. – fa sapere in un comunicato il comitato di quartiere Sant’Ambrogio – Da quando sono iniziati i lavori del sottopasso della stazione e da quando lo stesso sottopasso viene chiuso di notte, abbiamo chiesto maggiore attenzione. Il Comune ci ha garantito una totale fruibilità sia delle scale che degli ascensori. Purtroppo questi episodi ci fanno capire come il sottopasso comunale abbia bisogno di maggiore pulizia”.
“Dopo la segnalazione è stato dato mandato all’impresa di fare una pulizia straordinaria per riparare al gesto di inciviltà compiuto da un singolo. – risponde il sindaco di Seregno, Alberto Rossi. – E’ un ascensore molto vecchio e ha bisogno di essere radicalmente cambiato. L’ascensore è l’unico di proprietà comunale, gli altri sono gestiti da Rfi e sono attualmente in manutenzione. Finché non termineranno i lavori in corso sugli ascensori da parte di Rfi, non si può procedere all’intervento su quello di via Solferino che in ogni caso dovrà essere sostituito”.
RIFIUTI DAVANTI AL SUPERMARKET
Non solo la zona stazione. Il degrado spunta anche in altri punti della città come in via Milano. Davanti al supermercato MD, il cassonetto per la raccolta degli indumenti usati è diventato una discarica a cielo aperto. “La raccolta di indumenti deve essere attivata nelle strutture che possono ricevere e dispensare a chi ha bisogno, con una informazione pubblica che indirizza dove consegnare”, denuncia Ersilia Lissoni, utente del gruppo Facebook “Sei di Seregno se..”.
commenta