Monza. Con spranghe e coltello per una spedizione punitiva: i Carabinieri di Monza arrestano i componenti di una gang. “Vieni qui che ti sparo”: 6 feriti. Gli indagati, tutti residenti nel capoluogo brianzolo, sono finiti 4 ai domiciliari, e uno con obbligo di dimora. Il GIP di Monza: violenza scatenata da motivi di inquietante banalità. Il blizt dei militari, questa mattina, a conclusione di un’articolata indagine condotta nell’ambito delle attività finalizzate a reprimere gli episodi di malamovida nel centro cittadino.
5 i ragazzi finti nei guai, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, (4 liberi ed uno detenuto per altra causa), che ora dovranno rispondere dell’accusa di lesioni in concorso aggravate dall’uso delle armi.
LA SPEDIZIONE PUNITIVA PER UNO SGUARDO DI TROPPO
I fatti risalgono allo scorso gennaio quando i militari, agli ordini del Maggiore Emanuele D’Onofri, sono intervenuti in un bar della periferia sud di Monza, dove era stata segnalata una maxi rissa con feriti. Le indagini, partite dall’analisi delle telecamere della zona e dall’incrocio delle numerose testimonianze raccolte, hanno consentito di ricostruire l’accaduto: una lite fra due comitive di giovani, nata all’interno del locale per uno sguardo di troppo e proseguita fuori.
Qui gli indagati, tutti appartenenti allo stesso gruppo, sono saliti a bordo di un’auto e, con manovre spericolate, hanno cercato di investire le persone che sostavano all’esterno, seminando il panico. Presi poi dal bagagliaio spranghe, un coltello e uno sfollagente, hanno aggredito gli appartenenti all’opposta comitiva, di Cinisello, ed altri avventori (estranei ai fatti), accanendosi contro le vittime anche quando crollavano a terra tramortite dai colpi inferti.
Fondamentali per le indagini sono state anche le perquisizioni effettuate nell’immediatezza dei fatti, che hanno consentito di rinvenire gli indumenti utilizzati dai 5 giovani nel corso dell’aggressione e l’analisi del traffico telefonico per localizzarne la presenza nei luoghi e negli orari compatibili con gli accadimenti di quella notte.
VIOLENZA E MINACCE: “VENITE QUI COSI’ VI SPARO”
Il Gip ha evidenziato come si sia trattata di una “violenta ed indiscriminata aggressione, premeditata e consumata con strumenti atti all’offesa per motivi di inquietante banalità, oltre al tenore delle minacce proferite dagli indagati “E’ l’ultima volta che mettete piede qui dento! Venite qui così vi sparo!“”.
Durante la rissa sono rimaste ferite 6 persone (riscontrate soprattutto ferite da arma da taglio e trauma cranico) con prognosi, in un caso, superiore a 40 giorni. In esecuzione della misura cautelare del Tribunale di Monza, al termine delle formalità gli indagati-da ritenersi innocenti fino a sentenza irrevocabile -sono stati sottoposti rispettivamente agli arresti domiciliari e all’obbligo di dimora.
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