Cronaca

Spaccio di droga anche ai domiciliari, è pericoloso: rimpatriato

Un blitz della Polizia ha portato all’espulsione dal territorio nazionale di un cittadino pakistano del 1985, irregolare da alcuni anni, e resosi colpevole di spaccio di eroina in concorso con altre persone nella provincia di Macerata

polizia di stato monza
La Polizia di Stato di Monza

Monza. Un blitz della Polizia ha portato all’espulsione dal territorio nazionale di un cittadino pakistano del 1985, irregolare da alcuni anni, e resosi colpevole di spaccio di eroina in concorso con altre persone nella provincia di Macerata. La sua permanenza in Italia ha avuto termine oggi, quando gli agenti della Questura di Monza hanno eseguito il provvedimento di espulsione emesso dal questore Marco Odorisio.

Il 37enne aveva ottenuto nel 2011 la protezione sussidiaria dalla Commissione Territoriale di Bari, successivamente rinnovata fino al 2019, ma nel 2016 era stato arrestato dal personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona, in quanto sorpreso, con altri due connazionali, in possesso di 500 grammi di eroina. Il gruppo effettuava il trasporto della droga che poi veniva presa in consegna da altri con successivi passaggi per celare l’attività di spaccio.

L’uomo era stato dunque condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione, da scontarsi agli arresti domiciliari, e alla multa di 3.000 euro dalla Corte d’Appello di Ancona che disposto, a pena espiata, la sua espulsione dal territorio nazionale, ritenendolo soggetto socialmente pericoloso.

Nel corso della detenzione domiciliare, però, aveva continuato a frequentare persone poco raccomandabili e, poiché nel corso dei controlli disposti nei suoi confronti era stato più volte trovato in possesso di droga e telefoni cellulari, era stata disposta la custodia in carcere.

Oggi per il cittadino pakistano è stata eseguita l’espulsione dal territorio dello Stato come soggetto socialmente pericoloso e, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stato accompagnato e collocato da agenti della Questura presso il C.P.R. di Torino, dove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

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