Atletica

Mondiali, ad Eugene Filippo Tortu non conquista la finale con la staffetta 4×100

L'Italia, campione olimpico in carica, ma priva dell'infortunato Marcell Jacobs, delude le aspettative e chiude soltanto decima con il tempo di 38.74. Buona la prova del velocista brianzolo in seconda frazione.

filippo tortu mondiali doha 2

Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Questa legge non scritta dello sport, che spesso e volentieri diventa anche una grande lezione di vita, colpisce prima o poi tutti gli atleti, professionisti e non. E l’ha capita sicuramente anche Filippo Tortu con la staffetta 4×100 metri ai Mondiali di atletica leggera di Eugene, negli Stati Uniti d’America. Dove il quartetto azzurro, campione olimpico in carica l’anno scorso alle Olimpiadi di Tokyo con il record italiano di 37.50, questa volta non è riuscito a conquistare nemmeno la finale iridata.

Le aspettative di Tortu e compagni, vista l’assenza dell’infortunato Marcell Jacobs, che in Giappone era stato l’uomo copertina dell’Italia con l’incredibile oro individuale nei 100 metri, non erano certamente alte. La medaglia, anche del colore meno pregiato, sarebbe stata comunque difficile da raggiungere. Eppure la delusione per una prestazione in batteria giù di tono, 38.74 il crono dell’Italia, decimo posto totale, è piuttosto forte. E solo un rapido riscatto, fra meno di un mese agli Europei in programma a Monaco di Baviera dal 15 al 21 agosto, potrà restituire il sorriso a Tortu, agli altri staffettisti e ai tifosi azzurri.

jacobs tortu foto colombo

LA GARA

Il quartetto azzurro è sceso sulla pista di Hayward Field di Eugene nella seconda batteria. La composizione della squadra italiana ha necessariamente dovuto prevedere dei cambiamenti rispetto a quella che ha trionfato l’anno scorso a Tokyo con lo straordinario recupero finale di Tortu e la vittoria al foto finish.

Confermato Lorenzo Patta in prima corsia, infatti, Tortu, 24 enne velocista brianzolo di origine sarda, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza e formatosi sulle piste di Besana Brianza e Giussano, si è dovuto spostare in seconda, Fausto Desalu è rimasto in terza e in quarta la novità di Chituru Ali, ragazzo nato a Como, ex ostacolista, quest’anno capace di correre i 100 metri in 10.15.

LA DELUSIONE

Gli avversari di batteria dell’Italia, che non si è mostrata impeccabile nemmeno nei cambi di testimone, lasciavano sulla carta margini di buon risultato ad una squadra azzurra che fosse stata in grado di offrire una buona prestazione. E, invece, se Tortu e il debuttante Ali sul lanciato si sono fatti valere, correndo la loro frazione rispettivamente in 9.26 e 9.18, così non è stato per Patta e Desalu.

staffetta tourt
Immagine di repertorio

Quest’ultimo, del resto, aveva già fatto capire di non essere in un buon periodo di forma nelle batterie dei 200 metri. Dove aveva chiuso con un deludente 20.63 e, a differenza di Tortu, non aveva conquistato nemmeno le semifinali.

A guadagnarsi la finale della staffetta 4×100 metri nella batteria dell’Italia, allora, sono stati la Francia di Vicaut (38.09) che ha battuto in volata il Canada (38.10) del ritrovato Andre De Grasse. Qualificazione anche per il Sudafrica (38.31), la Giamaica (38.33) e il Brasile (38.41). Favoriti assoluti per l’oro restano gli Stati Uniti di Noah Lyles, fresco campione mondiale nei 200 metri con un incredibile 19.31, che hanno dominato la loro batteria in 37.87.

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Aceti con la staffetta alle Olimpiadi di Tokyo

LE ULTIME OPPORTUNITA’

Se Tortu e compagni, a questo punto, resteranno a guardare le azzurre della staffetta 4×100, Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana, che invece hanno conquistato la finale con il tempo di 42.71, nuovo record italiano, per l’atletica brianzola i Mondiali di Eugene potrebbero non essere ancora finiti qui.

Nella notte tra il 23 e il 24 luglio, infatti, nella staffetta 4×400 metri italiana che proverà ad accedere alla finale iridata, dovrebbe scendere in pista anche Vladimir Aceti, il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle, che vive e si allena a Giussano. Per lui, che alle Olimpiadi di Tokyo, con la staffetta composta anche da Davide Re, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio, ha terminato settimo assoluto con il nuovo record nazionale 2’58”81, nel palmares anche due ori agli Europei Under 20 di Grosseto nel 2017.

 

 

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