Atletica

Mondiali, la Brianza torna da Eugene tra delusioni e qualche speranza

Filippo Tortu sfiora la finale dei 200 metri, ma non incide nella staffetta 4x100. Subito eliminati Lambrughi nei 400 ostacoli e Aceti nella 4x400. Semifinale per la Olivieri nei 400 ostacoli. Tra meno di un mese gli Europei.

filippo tortu
Filippo Tortu

Se si guarda indietro solo di un anno, a quelle Olimpiadi di Tokyo, dove l’Italia ha vinto cinque medaglie d’oro nell’atletica, con il brianzolo Filippo Tortu protagonista, verrebbe da dire che ora c’è stato un netto “ridimensionamento”. Perché dai Mondiali di atletica leggera di Eugene, negli Stati Uniti d’America, l’Italia porta a casa “solo” la medaglia d’oro di Massimo Stano nella 35 km di marcia e la medaglia di bronzo nel salto in alto con Elena Vallortigara. E la Brianza nemmeno una finale conquistata.

Nella pattuglia di atleti provenienti dal nostro territorio, composta Mario Lambrughi e Linda Olivieri nei 400 ostacoli, Filippo Tortu nei 200 metri e nella staffetta 4×100 metri e Vladimir Aceti nella staffetta 4×400, l’unico ad essere arrivato davvero vicino almeno a provare a giocarsi la lotta per le medaglie è stato proprio il 24enne velocista cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza. Che, pur facendo il suo personale, 20.10, nella semifinale iridata dei 200 metri, non si è qualificato alla finale per soli 3 millesimi.

filippo tortu italia modiale

UN BILANCIO AGRODOLCE

Filippo, formatosi sulle piste di Besana Brianza e Giussano e tesserato per le Fiamme Gialle, è arrivato ai Mondiali di Eugene forte del titolo olimpico della staffetta 4×100 conquistato in Giappone nella splendida estate, per lo sport italiano, 2021. Negli Stati Uniti, però, l’assenza dell’infortunato Marcell Jacobs ha irrimediabilmente indebolito il quartetto azzurro. E lo sprinter brianzolo, spostato dalla quarta alla seconda frazione, coperta nel tempo di 9.26, non ha potuto compensare la prestazione sotto tono dei suoi compagni.

Lorenzo Patta in prima frazione, Fausto Desalu in terza e in quarta il debuttante Chituru Ali, ragazzo nato a Como, ex ostacolista, quest’anno capace di correre i 100 metri in 10.15, hanno completato una staffetta italiana non in grado di andare oltre un crono di 38.74, decimo posto totale e oltre un secondo più alto di quel 37.50, record italiano, che l’anno scorso era valso la medaglia d’oro olimpica.

staffetta tourt
Immagine di repertorio

LE STAFFETTE

Che le staffette non potessero dare soddisfazioni per la Brianza ai Mondiali di Eugene l’ha confermato anche Vladimir Aceti nelle batterie dei 4×400 metri. Il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle, che vive e si allena a Giussano, schierato nella seconda frazione, infatti, con il suo 45.75 non ha rimediato alla performance piuttosto lenta in avvio di Lorenzo Benati (46.64).

A quel punto Brayan Lopez ed Edoardo Scotti, rispettivamente con un crono di 45.73 e 45.31, hanno consentito all’Italia di recuperare due posizioni. Al traguardo, però, gli azzurri, che a Tokyo avevano realizzato il nuovo record nazionale 2’58”81, hanno chiuso solo al quinto posto della propria batteria in 3’03”43. Il decimo posto assoluto, a 30 centesimi dalla Francia, li condanna a restare fuori dalla finale iridata.

aceti-staffetta3 (Copia)

OSTACOLI (QUASI) INSUPERABILI

Negli Stati Uniti d’America, al netto dello stato di forma psico-fisico probabilmente non ottimale, gli atleti brianzoli hanno scontato anche un pizzico di sfortuna. Sin dal primo giorni di gare, quando Mario Lambrughi, 30enne monzese doc, tesserato fino al 2016 con l’Atletica Vedano ed ora con la maglia dell’Atletica Riccardi, è stato eliminato nelle batterie dei 400 ostacoli con il tempo di 50.18, per soli 9 centesimi il primo degli eliminati per l’accesso alle semifinali.

Un vero peccato per Mario, che sui 400 ostacoli ha un personale di 48.99, realizzato nel 2018, che è il quarto tempo azzurro di sempre. Qualche rimpianto in meno per come sono andati i Mondiali di Eugene, sempre nella stessa specialità di Lambrughi, può averlo Linda Olivieri.

L’atleta piemontese, 24 anni compiuti da pochi giorni, tesserata per l’Atletica Monza e per le Fiamme Oro e allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, infatti, ha conquistato la semifinale con un buon 56.09. Tempo poi migliorato fino a 56.04, nonostante una fastidiosa infiammazione al tendine che ha limitato Linda nella preparazione dopo un ottimo inizio di stagione.

mondiali-atletica-olivieri
da sinistra Linda Olivieri, Giorgio Ripamonti, Rebecca Sartori

L’ultimo posto nella seconda delle tre semifinali in programma deve essere per Linda, che ha un personale di 55.54 corso nel 2021, uno stimolo a migliorarsi. Anche perché Rebecca Sartori, atleta vicentina allenata sempre da Giorgio Ripamonti, quest’anno è scesa fino a 55.40 sui 400 ostacoli. E ad Eugene si è confermata con 55.72 in batteria, mentre il 55.90 in semifinale le è costato l’eliminazione.

Gli atleti brianzoli, come molti degli azzurri impegnati ai Mondiali, avranno presto un’ottima occasione per riscattarsi. A Monaco di Baviera, dal 15 al 21 agosto 2022, infatti, ci saranno gli Europei di atletica. La concorrenza meno agguerrita rispetto alla rassegna iridata consente di sognare decisamente in grande. Fino, nel caso di Tortu, ad una possibile medaglia d’oro nei 200 metri.

 

 

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
leggi anche
olivieri-atletica
Atletica
Campionati europei di Monaco di Baviera: Olivieri subito fuori nei 400 ostacoli, Lambrughi avanti
tortu-mondiali-atletica
Atletica
Mondiali, a Budapest non solo Filippo Tortu correrà per la Brianza
commenta