Sinergia

“Integra”: tempo di bilanci per il progetto che unisce istruzione e immigrazione

Oggi, giovedì 7 luglio, presso la sede Cgil di via Premuda si è tenuta la conferenza di chiusura del progetto "Integra".

Conferenza di chiusura del progetto "Integra" mb

Monza. Quello dell’integrazione è un tema quanto più attuale in Italia, soprattutto in questi giorni caratterizzati dalla discussione relativa allo Ius Scholae. A proposito di integrazione, oggi termina il progetto “Integra” realizzato dall’associazione Diritti Insieme con l’aiuto di molte altre realtà accomunate dalle stesse missioni: l’accoglienza, l’inclusione culturale e sociale, la lotta alla povertà e la tutela dei diritti dei migranti. Tramite una conferenza organizzata nella sede della Cgil è stato fatto il punto della situazione. Tanti gli attori coinvolti che hanno portato le proprie esperienze e testimonianze.

“Integra” è stato realizzato grazie ai fondi del Ministero del lavoro e delle politiche tramite Regione Lombardia. Ha permesso di ottenere importanti risultati nell’ambito dell’istruzione, grazie ai corsi di italiano alle mamme degli alunni stranieri dell’istituto comprensivo Koiné di Monza.

“Siamo convinti che si debba creare uno stretto legame con le scuole locali nell’ottica di una coprogrammazione e coprogettazione. – spiega il presidente dell’associazione Diritti Insieme Aldo Biffi – Solo così potremo offrire continuità al progetto che ha come scopo il miglioramento del rapporto tra mondo della scuola e mondo del volontariato.

Intervenuto nel corso della conferenza anche il neo sindaco di Monza Paolo Pilotto che ha costruito il suo discorso sull’importanza di mantenere le relazioni e di collaborare portando anche aneddoti personali.

“Integra” è stato uno strumento per far crescere l’integrazione nel mondo della scuola. Ma non è tutto. Il programma ha infatti garantito ai genitori stranieri la possibilità, grazie all’approfondimento della lingua, di interagire e comunicare meglio con le scuole. Infine ha rappresentato per le donne la possibilità di avere una maggiore indipendenza nella vita di tutti i giorni.

“Alisei si è occupata di portare avanti il progetto di sportello di assistenza digitale, aperto fino a fine luglio. Nasce nel periodo più duro della pandemia per affrontare meglio l’isolamento. – commenta il presidente di Alisei Giorgio Garofalo – Lo fa sulla base del fatto che il divario digitale ha come conseguenza la disparità sociale.  Con Auser e insieme San Rocco abbiamo costruito questo sportello con volontari giovani rivolto ad anziani e stranieri. Grazie a ciò è nato un dialogo intergenerazionale e interculturale.”

All’incontro hanno partecipato anche Anna Guglielmetti, preside dell’istituto comprensivo Koiné, le associazioni partner del progetto: Alisei, E-Lab, Spazio Colore, Associazione Brucaliffo, Associazione Volontariato Arcore, Auser San Rocco Monza, il CSV di Monza, Lecco e Sondrio e  il Centro Desio.

Conferenza di chiusura del progetto
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