Cronaca

Polemica per l’albero caduto. Nava: “Non c’entra la manutenzione. Più facile scrivere slogan che governare”

Scintille tra la nuova maggioranza e l'ex vicesindaco dopo il crollo della quercia nel parcheggio di via Pacinotti

albero caduto vigili del fuoco
La pianta caduta nei giorni scorsi nel parcheggio di via Pacinotti

Lissone. Marino Nava, ex vicesindaco ed ex responsabile della manutenzione del verde cittadino non ci sta e risponde alle polemiche (e accuse) che gli sono state mosse dopo la caduta della quercia che è collassata nel parcheggio di via Pacinotti. “Vorrei essere molto chiaro su una cosa – spiega il consigliere comunale del Listone, oggi nei banchi della minoranza -. Non ci sto a ricevere accuse non solo prive di ogni fondamento, ma assolutamente fuori luogo”.

È lo stesso Nava a spiegare il perché della caduta della pianta che è “implosa”. “Mentre all’esterno non mostrava alcun difetto, dentro si è rivelata spugnosa. Non c’entra nulla la manutenzione, che per altro – aggiunge l’ex assessore – è stata fatta nel 2019 e nel 2021”. Una precisazione che è la risposta a chi ha puntato il dito contro la mancata manutenzione del verde da parte della giunta dell’ex sindaco Monguzzi. “Gridare allo scandalo e dire che è colpa dell’amministrazione precedente non solo è sbagliato, ma è assurdo”. Non si sarebbe potuto intervenire preventivamente, spiega Marino Nava.

Indagini mirate per prevenire altre cadute

“Servirebbe un’indagine mirata da compiere non solo alla vista ma con accertamenti che penetrino il fusto e sanciscano inequivocabilmente la tenuta della pianta. Non c’entra nulla la normale manutenzione”.

Poi (inevitabile) la stoccata all’attuale amministrazione di Laura Borella e al neonominato assessore Oscar Bonafè con delega al Verde pubblico. “La nuova amministrazione potrebbe adesso fare una bella indagine preventiva su tutte le piante di Lissone. Non spetta però a me dirlo – spiega Nava – ma questa potrebbe essere l’unica e probabilmente infattibile soluzione”.

Lo sfogo di Nava contro chi lo ha accusato di essere (indirettamente) responsabile della pianta caduta nel parcheggio si chiude con una stoccata finale. “Scrivere slogan è molto più facile che governare”.

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