Ennesima aggressione nel carcere di Monza. A denunciare quanto accaduto è l’OSAPP che più volte ha dichiarato come la situazione all’interno della casa circondariale brianzola sia da tempo “fuori controllo“. Secondo il racconto del sindacato, ieri sera, un detenuto, di origine straniera, ristretto al carcere di Monza, per futili motivi avrebbe sferrato un pugno in faccia ad un agente della polizia penitenziaria che stava procedendo alla conta numerica dei detenuti. Inoltre, l’uomo avrebbe provato a sottrarre le chiavi all’agente di sezione.
“Difficile ravvisare seppur piccoli barlumi di rispetto delle regole finalizzate all’ attuazione del principio rieducativo della pena, quando scene del genere lanciano un messaggio tutt’altro che rassicurante e su cui riteniamo ci sia poco da festeggiare, come nell’ultimo Annuale della Festa del Corpo. Alle aggressioni si aggiungono le devastazioni di locali, televisioni, sanitari a carico della società civile. Infatti sono migliaia di euro i soldi che lo Stato spende quotidianamente grazie a questo genere di utenza che di fatto non paga mai i danni che reca allo Stato poiché queste persone sono nulla tenenti. Quando si avrà il tempo di pensare ai diritti della polizia penitenziaria? Quando si darà la possibilità agli operatori di lavorare in sicurezza con i sacrosanti protocolli d’intervento e armamenti adeguati? Allo stato tali diritti sono calpestati ogni giorno” ha dichiarato il Segretario Regionale OSAPP Bolena.
“Le idee ci sono, ma deve essere il DAP a realizzare modifiche per esempio con camere di pernottamento prive di suppellettili, in modo tale che non possano costituire situazioni di pericolo per se stessi, per gli altri utenti e per tutti gli operatori penitenziari. E’ assurdo come l’amministrazione penitenziaria ed i politici rimangano a guardare inerti senza far nulla” conclude il sindacalista.
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