La storia

Addio dolce Poldo, la vita per lui non è stata facile. Il messaggio d’amore della sua padrona Elisa

Poldo ed Elisa sono stati inseparabili per due anni e mezzo. L'uno l'ombra dell'altra: dove c'era l'uno c'era l'altra. Oggi però la triste notizia, Poldo non c'è più. Elisa gli ha voluto dedicare un dolcissimo messaggi.

poldo cane enpa monza
Il dolce Poldo

La vita per il dolce Poldo, amstaff adottato da una volontaria dell’Enpa di Monza, non è stata facile. Nato nel lontano 2009, era stato ritirato dal Nucleo Antimaltrattamento dopo che un controllo presso i proprietari lo aveva trovato trascurato, sottopeso e debilitato. La sua famiglia aveva poco tempo da dedicargli e lui passava da solo gran parte della giornata, abbandonato a se stesso.

Ceduto dai proprietari, era arrivato nel canile di Monza il 2 febbraio 2019 e qui era rinato, rivelandosi un cane socievole e dolcissimo, tanto che era stato inserito nel Progetto Famiglia a Distanza. “La sua adozione, purtroppo, non era di quelle facili sia per l’età sia perché Poldo era affetto da atassia, una malattia neurologica che colpisce spesso gli amstaff” spiegano dall’Enpa.

Due anni e mezzo amato e coccolato

Poldo ed Elisa sono stati inseparabili per due anni e mezzo. L’uno l’ombra dell’altra: dove c’era l’uno c’era l’altra. Oggi però la triste notizia, Poldo non c’è più. Elisa gli ha voluto dedicare un dolcissimo messaggio:

“In canile Poldino si stava lasciando andare, gli davano pochi mesi di vita, per questo ho convinto la mia famiglia ad adottarlo, per fargli vivere il suo ultimo periodo di vita serenamente, convinti che con questa consapevolezza ci saremmo affezionati meno. Invece è stato come adottare un cucciolo, dopo pochi giorni ha ripreso a camminare, correre, giocare e persino litigare con gli altri cani. Abbiamo imparato a conoscerci, insieme abbiamo visto il mare, il lago, la montagna, abbiamo fatto mille esperienze che gli hanno dato una gran voglia di vivere. Nonostante gli alti e bassi della sua malattia, purtroppo degenerativa e senza possibilità di guarigione, ha sempre trovato la forza di rialzarsi, letteralmente, visto che cadeva sempre. Lo abbiamo lasciato andare quando la situazione è diventata insostenibile, lui non meritava di vivere nemmeno un giorno senza sentirsi il cane meraviglioso che era: autonomo, forte e felice. Ci ha lasciato un vuoto immenso ma il dolore per quanto grande è inferiore alla gioia di averlo avuto con noi e a tutto ciò che ci ha regalato. Ciao Poldino, ci manchi!”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta