Casa di riposo

Ad Arcore transennata l’area della futura Rsa: prime reazioni

Divieto d'accesso al prato e ingresso al PalaUnimec chiuso su via Edison

battista carminati palaunimec
Il gestore del bar del Palaunimec Battista Carminati

Arcore. La recinzione spuntata negli ultimi giorni intorno al prato di via Sant’Apollinare che dovrebbe ospitare una Rsa ha iniziato a destare le prime reazioni. “Questa è una situazione assurda”, ha commentato Battista Carminati, gestore del bar del PalaUnimec di Arcore, “capisco che un proprietario abbia il diritto di recintare un’area sua, ma io mi trovo un accesso sbarrato proprio sulla via presso la quale ho l’indirizzo della mia attività. Dopo quasi 15 anni”. Pessimo regalo per uno che oggi, 12 luglio, festeggia il compleanno. Il proprietario del prato è la Borgolecco Iniziative e del parcheggio compreso tra il PalaUnimec e via Gilera. Parcheggio che, ha spiegato Carminati, diventa l’unica via di accesso al Palazzetto e al suo bar, sebbene si tratti di un’area privata.

AVVOCATI AL LAVORO

“Il problema è che non si sa nulla -ha continuato Carminati- abbiamo visto lunedì mattina i primi lavori e si è compreso che l’obiettivo è recintare il prato e chiudere l’accesso al Palazzetto da via Edison. Ho chiesto alla Polizia Locale ma dice di rivolgermi all’Ufficio Tecnico del Comune per saperne di più”.
Intanto si sta muovendo la Casati Arcore, società che usufruisce del Palazzetto e che qualche mese ha presentato un ricorso contro il progetto della Rsa prevista sull’area per opera della Borgolecco. “Ho dato mandato al nostro avvocato -ha detto il presidente Antonio Radice- di approfondire. Al momento si tratta di un privato che cinta la sua area e, fin qui, non possiamo obiettare nulla”. Discorso diverso sarebbe se ci fosse qualche movimento sull’iter per la Rsa, ma, al momento, non risultano novità.

I CITTADINI

La chiusura dell’area all’accesso di auto e pedoni cambierà necessariamente le abitudini di molti cittadini, soprattutto bambini e famiglie, che approfittavano dell’area verde vicina al bar, alla palestra e alle scuole, per il gioco in sicurezza dei piccoli. Finora la proprietà ha lasciato il libero accesso al terreno che la Casati si occupava di mantenere in ordine. Un intervento per recintare la zona era già stato effettuato lo scorso settembre quando la partenza del progetto per la Rsa sembrava imminente. Poi la Borgolecco aveva accettato di rinviare il cantiere per lasciare insediare le giostre per la festa patronale.

arcore palaunimec

IL RICORSO E LA CONTESTAZIONE

Poco dopo è arrivato il ricorso al Tar della Casati che aveva analizzato l’ultima versione del progetto ravvisandovi una sproporzione tra l’impatto sul territorio dell’opera privata e lo scarso beneficio in termini di interesse pubblico. Molto forte la contestazione del progetto (o, meglio, della sua collocazione in via Sant’Apollinare) anche da parte dei residenti e di numerose forze che sedevano all’opposizione negli anni del mandato Colombo: dal Movimento 5 Stelle, alla civica ImmaginArcore, al centrodestra.

La linea della giunta Bono è stata quella di attendere il responso del Tar. È dello scorso maggio l’istanza di prelievo. Si tratta di un passaggio che ha come obiettivo sollecitare una decisione dell’autorità giudiziaria accorciando tempi tecnici, in nome dell’interesse pubblico. “Poiché non c’è una richiesta di sospensiva sul progetto associata al ricorso -spiegava il sindaco Maurizio Bono- potremmo stare ad aspettare un anno e mezzo per una decisione nel merito. Con l’istanza che abbiamo già depositato si punta ad anticipare la decisione entro la fine di quest’anno”.

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