L'allarme

Monza, decine di chiamate per “restituire” il proprio cane. Zizza: “Gli animali non sono una moda”

Una volta giunti in canile, poi, la nuova adozione non è sempre così semplice. I cani sono spaventati, disorientati e il più delle volte non educati da esperti competenti. 

Pitbull

Monza. Non era mai successo di ricevere così tante chiamate per “restituire” il proprio cane. Le scuse spesso sono le più disparate: “Sono diventato allergico”, “In casa siamo stretti”, e persino davanti a delle soluzioni la risposta è sempre la stessa: “Voglio restituirlo”. A lanciare l’allarme è Barbara Zizza, referente Leidaa Monza e Brianza, che negli ultimi giorni è stata contattata da parecchi proprietari di cani, soprattutto Pitbull e American staffordshire terrier, che non vogliono più il loro compagno a 4 zampe. 

Barbara Zizza

Se da una parte il Covid e le restrizioni hanno dato il via ad un boom di adozioni, la ritrovata libertà ha generato il fenomeno inverso. E così tra canili e stalli e tutto un via vai. Ma non solo: “Spesso la vera motivazione sta nel fatto che le persone, soprattutto ragazzi, acquistano o prendono da amici cuccioli di razze che devono essere accudite più di altre o con esigenze particolari. Si segue troppo spesso “la moda” di una determinata razza” spiega Zizza.

Una volta giunti in canile, poi, la nuova adozione non è sempre così semplice. I cani sono spaventati, disorientati e il più delle volte non educati da esperti competenti. 

“I cani, come gli altri animali, sono essere viventi, con dei sentimenti e delle necessità. Quando si decide di accogliere in casa un cane si dovrebbe pensare che è per la vita” ha concluso Barbara.

 

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