Monza, critiche al Gay Pride. Adinolfi (Popolo della Famiglia): “Perché questo evento? No a discriminazioni di serie A e serie B”

4 giugno 2022 | 14:42
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Monza, critiche al Gay Pride. Adinolfi (Popolo della Famiglia): “Perché questo evento? No a discriminazioni di serie A e serie B”

Mario Adinolfi è intervenuto alla conferenza stampa online organizzata da Ancora Italia e Popolo della famiglia sul Pride di Monza che si terrà sabato 4 giugno. Presente anche il candidato sindaco Sandro Belli.

Monza. A tre giorni dal Pride di Monza previsto per oggi sabato 4 giugno, il Popolo della Famiglia ne prende ufficialmente le distanze. Con una conferenza stampa online, il leader a livello nazionale Mario Adinolfi ha spiegato il perchè di questa scelta: “in un Paese che ha bisogno di rilanciare le politiche della genitorialità, a Monza si parla del Pride. Io non sono contro la loro comunità, ma penso che la città debba darsi altre priorità”.

Adinolfi: “In Italia troppa poca attenzione per le famiglie.”

“Monza in questi giorni è centrale nella dimensione calcistica e non solo – prosegue Adinolfi. – Per me è un laboratorio politico: il nostro candidato Sandro Belli sta conducendo una campagna elettorale con grande garbo, portando avanti le nostre battaglie. In Italia si fanno sempre meno figli e Monza purtroppo ha numeri che confermano questo trend. Cosa raccontano questi dati? Che le politiche anti familiste stanno andando avanti con forza. E voi in questo quadro, mi venite a fare il Gay Pride? Monza dovrebbe spingere sulle politiche per sostenere le famiglie. L’unica manifestazione su cui si punta l’attenzione, invece, è il Pride. Io non sono ostile al mondo LGBTQ+, ma chiedo di avere delle priorità. Prima la famiglia: quella descritta dall’articolo 29 della Costituzione, cioè fondata sul matrimonio. Poi mi chiedo: quali richieste fanno? Hanno ottenuto tutto”.

Critiche da parte di Adinolfi anche alla GPA (gestazione per altri): “non ci azzardiamo a portare avanti leggi che permettono la compravendita di bambini. Non tocchiamo la dignità dell’essere umano. Noi da Monza, sostenendo Sandro Belli, possiamo far vedere come si cambiano i rapporti politici in nome di valori profondi”.

Su DDL Zan e aggressioni omotransfobiche prosegue: “è francamente incomprensibile come le aggressioni omotransfobiche debbano avere un ordinamento diverso da altri tipi di aggressione: cioè, perchè una categoria deve essere protetta più di un’altra? Io ho tolleranza zero verso le discriminazioni. Ma tutte le discriminazioni”.

Cavenaghi: “Noi sabato saremo in piazza col nostro gazebo”

Presenti oltre al candidato sindaco Sandro Belli, anche Andrea Cavenaghi, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia e Luciano Tovaglieri coordinatore regionale di Ancora Italia, che hanno sottolineato l’importanza della loro alleanza a sostegno di Belli in questa fase amministrative, lasciando intendere il desiderio di voler proseguire questo cammino anche durante le regionali del 2023. “Sabato non saremo al Pride ma continueremo a fare il nostro: saremo a Monza con il gazebo della nostra lista “Monza Reale” (che include le due formazioni, ndr) in via Carlo Alberto per mostrare ai cittadini quelli che sono i nostri ideali”, concludono.