Pistoia. C’è anche la Brianza sul podio della classica ultramaratona podistica toscana, la Pistoia-Abetone che, come da rito, si svolge l’ultima settimana di giugno. 50 km totali di cui più di 30 in salita con arrivo a 1388 mslm: questa, in numeri, la premessa a cui gli atleti devono tenere conto ai nastri di partenza. Non tutti i partecipanti, per quanto allenati e facenti parte di squadre professionistiche riescono a tagliare il traguardo.
Chi l’ha fatto, nell’edizione numero 45 disputatasi nel weekend appena trascorso, è stato il ruandese Simukeka, già vincitore dell’edizione del 2017, e appartenente al team G.S. Orecchiella Garfagnana, che ha trionfato tagliando il traguardo in 3h 32′ 18″. Ce l’ha fatta, però, anche il brianzolo Simone Pessina (nella foto in copertina il primo a sinistra), 37enne usmatese appartenente al team S. Rocchino di Brescia, già campione italiano sulla distanza dei 50 km a Seregno nel 2016 e secondo alla 50 km di Romagna nel 2019, che ha chiuso al secondo posto con un tempo di 3h 39′ 44″. Terzo posto per Filippo Bovanini dell’Atletica Avis Castel San Pietro Bologna arrivato al traguardo in 3h 49′ 05″.
Una gara molto ostica quella affrontata da Pessina, che prevedeva la partenza dal Duomo di Pistoia per poi arrivare in Piazza delle Piramidi all’Abetone: un percorso lungo, tortuoso, con tanti saliscendi per i primi 33 km, con gli ultimi 17 di salita continuata (famosi per avere un dislivello di 1000 metri e picchi di pendenza del 12%, e che costituiscono la parte in cui il maggior numero di atleti decide di rinunciare) fino all’arrivo.
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