Politica

Fumagalli (M5S): “Con questa crisi Pedemontana è ancora sostenibile?”

Su questo tema verte l’interrogazione depositata dal consigliere regionale M5S Marco Fumagalli

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Il consigliere Marco Fumagalli

Il decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, Decreto Aiuti, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” introduce un sistema di compensazione/revisione prezzi che potrebbe riguardare anche la realizzazione dell’autostrada Pedemontana.

Su questo tema verte l’interrogazione depositata dal consigliere regionale M5S Marco Fumagalli che spiega così il proprio intervento: “Abbiamo sempre sostenuto che Pedemontana fosse un’opera eccessivamente costosa e troppo impattante sul territorio maggiormente urbanizzato d’Italia. Ora, in tema di costi, con una inflazione che ci riporta agli anni 80, Pedemontana può essere considerata ancora sostenibile?”

“Il Codice degli appalti aveva espressamente vietato la possibilità di revisione dei prezzi nelle opere pubbliche, ma questo decreto legge del Governo Draghi pare ammetta tale revisione”.

Fumagalli prosegue: “Pedemontana in realtà non ha ancora nemmeno posato un sassolino, altro che prima pietra. E quindi, come potrebbe chiedere la revisione dei prezzi se non ha ancora pagato nemmeno una fattura su un metro quadro di asfalto della tratta B2?”

“Ammesso che “il Governo del tutti dentro” voglia regalare soldi a Confindustria esonerando gli imprenditori amici dal rischio di impresa, una revisione dei prezzi non dovrebbe anche prevedere una rimodulazione del piano finanziario e una nuova verifica da parte della BEI, la Banca Europea degli Investimenti, e di altri istituti finanziari?”

L’interrogazione a firma Fumagalli chiede infatti a Regione Lombardia:

 

Se Pedemontana ha richiesto la revisione dei prezzi relativamente alle opere da realizzare e se tale richiesta è suscettibile di avere effetti sulle opere non ancora realizzate e, in caso di esito positivo, in quale entità;

Se qualora venisse accordata la revisione prezzi, si debba di conseguenza procedere alla revisione del piano finanziario e rinnovare iter autorizzativo e finanziario alla luce del maggiore rischio di impresa che incide sulla bancabilità dell’opera;

Qualora Pedemontana abbia richiesto la revisione dei prezzi, si chiede di conoscere se tale domanda possa essere parte integrante di una variazione del percorso dell’opera come richiesto da più parti, anche al fine di renderla economicamente meno onerosa.

 

Fumagalli conclude: “Pedemontana deve decidere se portare avanti un’opera con un rischio di impresa più elevato oppure se, molto cautamente, ammettere che già in condizioni “normali” l’opera non era economicamente sostenibile e che, con questi prezzi, sarebbe meglio chiudere la serranda. A meno che non si pensi sempre di contare su “un aiutino dallo Stato” (come già avvenuto con la defiscalizzazione) o da Regione Lombardia per compensare le perdite che appaiono evidenti se non si aggiornano anche le tariffe autostradali. Non vogliamo che gli utili vadano a Confindustria e le perdite restino sempre pubbliche. Siamo ancora in tempo a opporci a questa logica”.

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