Politica

Pedemontana, nuovo scontro Lega-Pd: questa volta è per il tavolo di confronto sulla tratta D

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Il Pd vota contro e la Lega si arrabbia. La mozione targata Lega chiede un tavolo di confronto per la tratta D breve di Pedemontana con APL, CAL, la Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia e un sindaco brianzolo indicato dal Presidente della Provincia.
Una proposta che sembrerebbe andare nella direzione delle richieste fatte proprio dai sindaci del vimercatese interessati dal passaggio della nuova infrastruttura, ma secondo il consigliere Gigi Ponti (Pd) così non è. “Non si può discutere delle opere complementari senza avere alla mano i progetti preliminari della tratta D”. Di fatto il consorzio vincitore della gara d’appalto tra qualche settimana dovrà iniziare a lavorare al progetto definitivo, nel quale è compresao anche la Tratta D breve, un collegamento tra Vimercate e la A58 “Tangenziale Est Esterna di Milano” ad Agrate Brianza con tre corsie per senso di marcia ed una lunghezza ridotta a circa 8 km, rispetto ai 17 della tratta D originaria.
Ad oggi ci sono sul tavolo tre ipotesi per la tratta D, ma nulla di concreto. Di certi ci sono la il proseguo dell’autostrada Pedemontana e quindi la tratta B2 e la C.
Recentemente il sindaco di Vimercate, Francesco Cereda, aveva proposto che la tratta C avesse il minimo impatto nel suo comune che la tratta D proprio non si facesse. (Nessuno che la vuole a casa propria… ndr)

LO SCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE

“Il PD vota contro un tavolo di confronto sulla tratta D. Ora è chiaro che vogliono solo il caos e non il dialogo” 

Un tavolo per la tratta D breve di Pedemontana con APL, CAL, la Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia e un sindaco brianzolo indicato dal Presidente della Provincia. Lo richiede una mozione approvata ieri, 14 giugno, al Pirellone e presentata dal vicecapogruppo del Carroccio a Palazzo Pirelli Andrea Monti. Che spiega: “Ho chiesto che l’Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia proceda all’insediamento di un tavolo composto dalle parti interessate dalla realizzazione della tratta D breve di Pedemontana, al fine di individuare tutte le possibili opere connesse a questa struttura che contribuirà a risolvere la storica congestione di molte direttrici provinciali che oggi attraversano i centri abitati con grande danno per l’ambiente e per la sicurezza”.

“Mentre da una parte c’è chi, ormai fuori tempo massimo, agita un inconsistente fronte del No unicamente per convenienza politica”, spiega Monti, “Regione Lombardia pensa al futuro e, come richiesto dalla mia mozione, pianificherà tutti quegli aspetti complementari della tratta D breve necessari al territorio brianzolo”.

“Ad oggi l’unica tratta i cui lavori sono ancora da appaltare è la tratta D”, spiega ancora Monti; “stiamo parlando di un’infrastruttura che sarà tecnologicamente avanzata e studiata per essere compatibile con il territorio altamente urbanizzato della Brianza. L’ipotesi è di un collegamento tra Vimercate e la A58 “Tangenziale Est Esterna di Milano” ad Agrate Brianza con tre corsie per senso di marcia ed una lunghezza ridotta a circa 8 km, rispetto ai 17 della tratta D originaria. Dunque, assai poco impattante sull’ambiente”.

“Domenica è caduto un altro sindaco del “No a Pedemontana (Lissone, ndr)”, mandato a casa dagli elettori. Dopo Desio e Arcore, è il terzo. Non credo sia un caso: ostacolare Pedemontana significa ostacolare lo sviluppo. E vuol dire mettersi contro al desiderio della maggioranza dei cittadini, che in politica conta. Ai gufi che continuamente remano contro”, conclude il consigliere regionale leghista, “voglio dire che Pedemontana non è un progetto facile, è stata una grande sfida e come tale richiede tenacia, pazienza e una politica forte, capace di non farsi condizionare ogni minuto da ogni soffio di vento contrario. Fino ad oggi noi, come classe politica, siamo stati all’altezza di questa sfida. Altri no. Spiace difatti constatare come in Aula il Pd abbia votato contro l’istituzione di un tavolo di confronto, quando per mesi hanno ripetuto che c’era l’esigenza di dialogare coi sindaci. A questo punto è chiaro che hanno preso per i fondelli il territorio. Il loro obiettivo è solo creare confusione pur di ostacolare Pedemontana. Ma noi andiamo avanti lo stesso”.

LA REPLICA DEL PD

“Oggi in aula – afferma Ponti- si è scritta un’altra pagina che aumenta l’opacità del dibattito su Pedemontana.Si è proposto di costituire un Tavolo (di fatto gestito da Regione Lombardia ) per valutare le opere ‘complementari della tratta D’. Sarebbe stata una proposta da valutare se fosse noto  almeno il progetto preliminare della  tratta nel Vimercatese. Ma non è così. Se davvero si vuole condividere un percorso si  deve aprire  un Tavolo con i Sindaci per condividere i contenuti e i criteri con i quali si intende redigere un progetto che ad oggi non è per nulla condiviso”.
“Già l’opera è discutibilissima – continua Ponti – ma senza un reale coinvolgimento dei territori  non si sa di cosa stiamo parlando. A proposito di Sindaci favorevoli e contrari senz’altro Macherio, Lesmo, Agrate e Vimercate non possono essere lasciati alla finestra e credo nemmeno Arcore, Comune presso il quale si sono tenuti dibattiti importanti sull’argomento. Quello che serve è aprire seriamente  un Tavolo in Provincia con dati e progetti alla mano e con il coinvolgimento di tutti i sindaci”.

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