Cronaca

Nei pressi dei Giardini del Nei a Monza la scritta shock contro il Questore Marco Odorisio

Scritta shock apparsa questa mattina a Monza in un muretto vicino ai giardini del Nei. "Odorisio torna a Pordenone", riferendosi al Questore di Monza e Brianza, Marco Odorisio.

monza scritta contro il questore marco odorisio
La scritta contro il Questore Marco Odorisio

Monza. Scritta shock apparsa questa mattina a Monza in un muretto vicino ai giardini del Nei. “Odorisio torna a Pordenone“, riferendosi al Questore di Monza e Brianza, Marco Odorisio. Un episodio gravissimo, mai accaduto prima a Monza nei confronti di un appartenente alle Forze dell’Ordine. La scritta non è passata inosservata suscitando sdegno e sconcerto in città. Al momento nessun sospetto particolare sull’identità dell’autore del gesto.

La zona in cui è apparsa la scritta però è una tra quelle considerate “calde”. Proprio per gli episodi di movida movimentata il Questore Marco Odorisio ha più volte disposto controlli e interventi straordinari per controllare la situazione. La cosiddetta “mala movida” non solo è sotto la lente del Questore di Monza e Brianza, ma soprattutto del Prefetto Patrizia Palmisani, che proprio questa mattina ha annunciato l’intensificarsi dei controlli, soprattutto nel fine settimana, in quelle zone spesso oggetto di disagi, violenze e risse.

Marco Odorisio - questore della provincia di Monza e Brianza
Nato a Bari il 20 marzo 1965, laureato in giurisprudenza, coniugato, ha un figlio di 19 anni. Nel 1990 è stato assegnato alla Questura di Venezia dove ha diretto l’U.P.G. e S.P. e l’Ufficio Scorte sino al 1993. Dallo stesso anno ha ricoperto l’incarico di Dirigente del Commissariato Sezionale di Marghera e dal 1995 ha ricoperto l’incarico di Dirigente  del Commissariato Distaccato di P.S. di Jesolo (VE). Nel 1996 è stato trasferito alla Questura di Vicenza con l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile. Nel 2001 è stato trasferito alla Questura di Verona dove ha ricoperto l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile fino al 2009 quando è stato trasferito a Venezia con l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile Distrettuale. Dal settembre 2009 al gennaio 2010 ha frequentato a Roma,  presso la Scuola Superiore della Polizia di Sato,  il 25° Corso  Formazione Dirigenziale, al termine del quale è stato nominato Primo Dirigente. Dal 2002 al 2009 ha svolto le mansioni di docente delle Tecniche Investigative presso la Scuola Allievi Agenti di Polizia di Peschiera del Garda (VR). Dal 2003 al 2006 ha ricoperto l’incarico di docente in materia di Intercettazioni presso la Scuola POL.G.A.I. di Brescia per i corsi di formazione riservati agli ufficiali di P.G. delle Squadre Mobili, Commissariati  e Specialità della Polizia di Stato. Presso la medesima struttura ha  ricoperto lo stesso incarico nei corsi di formazione riservati alla Polizia Libica ed alla Polizia degli Emirati Arabi.

Nel 2012 docente presso la scuola Superiore di Polizia, 101° Corso di formazione per Commissari della Polizia di Stato, nella disciplina “ I metodi e gli strumenti per la conduzione delle attività di Polizia nei vari contesti operativi”. Ha inoltre partecipato in qualità di relatore a numerosi seminari ed incontri riguardanti il traffico di esseri umani, la criminalità transnazionale, nonché a programmi di “educazione alla legalità” presso istituti scolastici sul tema degli stupefacenti, dell’alcool e del bullismo.

Ha ricevuto un centinaio di  riconoscimenti tra Encomi Solenni, Encomi e Parole di Lode per le attività d’indagine al contrasto della Criminalità e disimpegnato numerosissimi servizi di O.P. di svariata natura, dalle manifestazioni sportive a quelle di carattere politico ed occupazionale. In data 1 agosto 2014 è stato nominato Vicario del Questore di Venezia.

Il 5 aprile 2018, dal Consiglio di Amministrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è stato promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato e nominato Questore della Provincia di Pordenone con decorrenza 30 aprile 2018.

Ed è proprio a questo suo ultimo incarico che fa riferimento l’oltraggiosa scritta.

 

 

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