Formazione

Monza, la Summer School della Cgil parte e lo fa dalle fondamenta del lavoro

L'iniziativa, che vede la collaborazione dell'associazione Alisei, è alla prima edizione. I 22 iscritti, tutti giovani under 35, affronteranno sei lezioni per avere più consapevolezza su una tematica di estrema importanza.

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Monza. “Il lavoro, oggi spesso svalorizzato e mal coniugato con la vita quotidiana e i bisogni delle persone, deve continuare ad essere il fondamento della nostra Repubblica democratica”. Queste parole di Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, hanno dato il via alla Summer School destinata a lavoratrici e lavoratori under 35, giovani in cerca di prima occupazione, ma anche disoccupati, precari e lavoratori autonomi in partita iva (senza dipendenti).

Il contesto in cui si svolge l’iniziativa, che andrà avanti fino al 21 luglio per un totale di sei lezioni settimanali, è chiaro ed allarmante. “Bisogna difendere il lavoro, il buon lavoro – aggiunge Mondellini – senza, la società si sfalda e viene meno la coesione sociale con le possibili, nefaste, conseguenze che stiamo già vedendo in altre parti del mondo”.

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Anche per questo la prima edizione della Summer School, organizzata dalla Cgil di Monza e Brianza in collaborazione con l’Associazione Alisei ed intitolata “Valore al lavoro”, va proprio nella direzione di fornire ai giovani che stanno cercando lavoro o lo hanno trovato da poco gli strumenti e la consapevolezza per muoversi in un mondo complicato, in cui tenere sempre presenti i diritti, i doveri e le libertà.

“Siamo contenti della risposta che abbiamo ricevuto in termini di iscrizioni per questa prima edizione della Summer School – afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – i 22 partecipanti costituiscono un gruppo variegato che proviene da ambiti diversi. Ci sono studenti che non hanno ancora mai lavorato, delegati sindacali della Cgil, lavoratori di vari settori”.

LA PRIMA LEZIONE

Il primo appuntamento, preceduto dalla consegna di un kit composto dal programma della Summer School e da una copia della Carta dei servizi della Cgil di Monza e Brianza, ha cercato di costruire le basi di un percorso che vedrà i suoi effetti principali solo negli anni a venire. Non a caso la prima relatrice dell’iniziativa, la professoressa Alessandra Ingrao, docente di Diritto del lavoro e Diritto sindacale all’Università degli Studi di Milano, ha tenuto una lezione dal titolo “Le fondamenta”.

“Il diritto è un complesso di regole che hanno natura coercitiva – afferma Ingrao – nell’ambito del diritto del lavoro sono previste una serie di tutele, in particolare per il lavoro subordinato, senza le quali non sarebbe possibile affrontare in modo libero la propria vita”.

Questo sistema di regole, che ha subito modifiche nel corso degli anni e dei decenni, vede un suo cardine nell’articolo 41 della Costituzione italiana. “Si disciplina da un lato la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore – specifica la docente dell’Università degli Studi di Milano – dall’altro lato, però, al secondo comma si stabilisce che l’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

I LAVORATORI

Nel compendio di diritti diversi, che non possono diventare opposti, si inseriscono gli obiettivi del diritto del lavoro. Tanto più importanti in una società, come la nostra, dove le tutele per il lavoratore sono state rese più flessibili dalla modifica dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori e dal Jobs Act.

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“Il diritto del lavoro ha la funzione di controbilanciare la disparità di potere che si verifica tra datore di lavoro e lavoratore subordinato, quella di redistribuire il reddito a vantaggio di una classe svantaggiata rispetto a quella dei detentori di capitale e, infine, quella di realizzare il processo di “demercificazione” del lavoro per difendere la dignità e la libertà del lavoratore in quanto persona” spiega Ingrao.

Nel contesto socio-economico attuale, reso più difficile e teso da oltre due anni di Covid-19 e dalle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, è ancora più delicata la posizione di alcune categorie di lavoratori. Non solo gli ormai noti rider, assunti come lavoratori autonomi, ma in realtà a tutti gli effetti subordinati, ma anche i milioni di working poor, persone che hanno uno stipendio definito, ma fanno fatica ad arrivare alla fine del mese a causa dell’inflazione e della perdita del potere d’acquisto dei salari.

“Il diritto sindacale è quindi molto importante – afferma la docente nel corso della prima lezione della Summer School – permette, infatti, di definire i contratti collettivi nazionali, ma anche di regolare le retribuzioni in base a delle scale di inquadramento, che poi sono quelle a cui fa riferimento il giudice nei casi di sottodimensionamento”.

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I PROSSIMI PASSI

La tematica del lavoro dovrebbe tornare ad essere centrale nel dibattito politico. In gioco, infatti, rischia di essere la struttura stessa della nostra Repubblica democratica. Che, come recita l’articolo 1 della Costituzione, è “fondata sul lavoro”. “Non è vero quello che il mainstream mediatico ci propaganda, cioè che si fa fatica a trovare persone, soprattutto giovani, che vogliano lavorare e ci sia un boom di dimissioni – sostiene Ingrao – la verità è che gli imprenditori propongono paghe da 400 euro per mansioni a tempo pieno e, quindi, molti non accettano”.

La questione di un lavoro dignitoso e adeguatamente retribuito resterà da sfondo anche alle prossime cinque lezioni della Summer School. A partire dalla prossima, il 23 giugno, sempre dalle 17.30 alle 19.30 nella sala “Bruno Trentin” della Camera del Lavoro di Monza, in cui Matteo Moretti, segretario generale Filcams Cgil di Monza e Brianza, Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza e Sara Davide di Cesvip Lombardia, daranno istruzioni su come leggere una busta paga, sulla contrattazione nazionale ed aziendale e su come muoversi nel mercato del lavoro.

Tra coloro che si sono iscritti e continueranno a assistere anche ai prossimi appuntamenti della Summer School ci sono alcuni dei partecipanti all’ottava edizione della Scuola di formazione politica dell’Associazione Alisei, appena conclusa da un viaggio a Roma alla scoperta di quelle istituzioni, Camera e Senato, in cui chi governa stabilisce le leggi che dovrebbero essere in grado di incidere positivamente sulla realtà. Compresa quella del lavoro.

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