Monza. C’è anche Vilma, che ha 94 anni e ricorda di non aver potuto votare, perché allora i 18 anni non erano ancora maggiore età, al referendum più importante della storia moderna dell’Italia, quello del 2 giugno 1946 per decidere tra Repubblica e monarchia. Il prossimo 12 giugno Vilma, se vorrà, potrà invece esprimere la propria preferenza sui 5 referendum sulla giustizia oltre che per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale di Monza.
Nel caso decida di farlo, speriamo che all’anziana signora possa essere utile anche il contributo di MBNews. Siamo andati, infatti, alla Rsa Sant’Andrea di Monza, dove Vilma vive insieme ad altri 130 ospiti non autosufficienti, per spiegare il meccanismo del voto delle ormai imminenti elezioni comunali e dei referendum.
UN’ESPERIENZA PARTICOLARE
A confronto con un pubblico di persone molto in là con l’età, per lo più su una sedia a rotelle e non certo in buone condizioni psico-fisiche, noi di MBNews abbiamo cercato di essere chiari, precisi e diretti. Senza, naturalmente, esprimere alcuna indicazione di voto.
Con il supporto di Deborah e Alessia, animatrici della Rsa Sant’Andrea, che hanno preparato delle apposite slide, abbiamo spiegato chi sono i 9 candidati sindaco che si contenderanno domenica 12 giugno la poltrona di primo cittadino di Monza. Alcuni di loro sono stati, nel corso di questa campagna elettorale ormai agli sgoccioli, anche nella casa di riposo di via Crescitelli, a due passi dall’Ospedale San Gerardo e dal Parco.
Ci siamo soffermati sul concetto di liste e partiti, ben 18 in tutto in questa affollata elezione comunale. Abbiamo provato ad esprimere con parole semplici cosa sia il voto disgiunto, cioè la possibilità di votare allo stesso tempo per una lista e i suoi aspiranti consiglieri, ma anche per un candidato sindaco di un altro schieramento.
LA PARTITA DEI REFERENDUM
La piacevole chiacchierata con gli anziani ospiti della Rsa Sant’Andrea, guidata dalla direttrice, Lucia Cassani, si è poi spostata sui 5 quesiti riguardanti la giustizia. Un tema controverso e complesso anche per chi ha un’età decisamente più verde. Del resto anche a livello mediatico i referendum a lungo non hanno avuto la stessa risonanza mediatica delle comunali.
Al di là delle specifiche tematiche, dal divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi alla separazione delle funzioni dei magistrati, il concetto chiave, che ha attirato di più l’attenzione del nostro uditorio, è stato quello alla base dei prossimi referendum, cioè l’abrogazione.
Votare SI, infatti, significa eliminare la norma attuale oggetto del quesito. Il NO, invece, la conferma. Teresa, seduta in prima fila sulla sua sedia a rotelle, vuole capire se si è obbligati a votare tutti SI o NO ai 5 referendum (naturalmente non è così, si può scegliere e si ha anche l’opportunità di preferire la scheda bianca).
Quando poi si parla di quorum, cioè la necessità che il 50%+1 degli aventi diritto si rechino alle urne per validare ciascuno dei 5 quesiti, Vilma interviene ricordando l’inefficacia in passato dello strumento del referendum di fronte alle scelte della politica. Come nel caso del quesito sull’acqua, che nel 2011 vide vincere la gestione pubblica sulla privatizzazione, ma con esiti pratici decisamente in controtendenza.
Mentre qualcuna rivendica di aver sempre votato a qualsiasi tornata elettorale, Anna, che è residente a Villasanta, da parte sua, ci tiene a ribadire più volte che lei non può votare per le comunali a Monza. Ma per il referendum ci penserà. Seduto nelle retrovie, Romano, 82 anni, è l’unico uomo in un uditorio composto da una ventina di persone anziane.
Angela, nel suo splendido ed estivo abito total green, dalla sua posizione defilata, ci sorride, probabilmente compiaciuta di aver compreso quanto abbiamo cercato di trasmettere. Non sappiamo se siamo davvero riusciti a fornire tutte le informazioni necessarie per un voto consapevole. Di sicuro gli ospiti della Rsa Sant’Andrea di Monza potranno esprimere le proprie preferenze alle urne domenica 12 giugno dalle ore 10 alle 12.
Una volta raccolti, i loro voti si aggiungeranno a quelli dei seggi allestiti all’istituto comprensivo “Salvo D’Acquisto”. Magari torneremo ancora in via Crescitelli, una volta terminate le elezioni, per spiegare a questi anziani quali sono stati i risultati e aiutarli, nel nostro piccolo, a farli sentire parte attiva della società. Per il momento gli applausi con cui ci salutano e ci ringraziano sono la migliore vittoria “elettorale” a cui potevamo aspirare.
commenta