Analisi

Elezione del sindaco di Monza: numeri, mappe e analisi del voto

Dalle roccaforti di Pilotto alle periferie di Allevi con l’impatto della scelta di Piffer.

Centro Monza MB

Ai monzesi piace cambiare. Dal 1997 (prima elezione diretta del Sindaco di Monza) non era mai successo che uno schieramento uscente venisse riconfermato. Il ballottaggio di domenica non ha voluto fare eccezione. Questa regolare alternanza, per quanto semplice possa sembrare, è il risultato di una miriade di micro-processi non sempre facili da identificare.

Le mappe del voto ci possono aiutare: non solo riportano un quadro d’insieme più dettagliato ma permettono a ciascuno di noi, in base a quanto in profondo conosciamo le caratteristiche di un quartiere o della città, di ricavare autonomamente qualche informazione in più.

Monza spaccata

Paolo Pilotto è stato eletto sindaco col 51,2% dei consensi contro il 48,8% del Sindaco uscente Dario Allevi. Il dato dei due sfidanti però, non è lo stesso in tutta la città.

Dalle mappe dei vantaggi balza all’occhio una prima importante differenza nella ripartizione geografica del voto: Pilotto è stato il candidato più votato in un continuum di quartieri che si affacciano sull’asse di Via Libertà, su quello di Via Marsala/Via Romagna, Via Cavallotti e negli isolati dell’area tra l’Ospedale e il Parco. Da qui verso il centro invece, è stato preferito Dario Allevi, come a ridosso di Via Prina e di Via Buonarroti.

Il centro storico è conteso, a nord dell’Arengario Allevi, a sud Pilotto.

 Mappa risultati elezioni

Pilotto: due roccaforti e l’allargamento

Al termine del primo turno, Paolo Pilotto era andato forte in due aree della città: a est tra Cederna e via Lecco, passando per via Libertà e San Gerardo (il quartiere, non l’ospedale); e a ovest: Triante, San Carlo e alcuni quartieri limitrofi.

Per quanto al primo turno fosse un’area più limitata di quella conquistata dal principale avversario, è proprio in questi quartieri che si registrano le affluenze più alte della città, in entrambi i turni di voto.

Il candidato dem ha probabilmente potuto contare su un elettorato più compatto e affezionato, partecipe al primo turno e deciso anche al secondo, in cui è tornato convintamente alle urne.

Per il risultato definitivo però, a Pilotto sono corsi in soccorso anche altri quartieri: in particolare quello dell’Ospedale nuovo, alcune aree di Cederna e la parte di città al confine con Villasanta e Concorezzo.

Su quest’ultima, è verosimile che ci sia stato un riversamento dei voti del candidato civico Moccia, che aveva chiesto l’apparentamento col candidato del Centrosinistra in vista del ballottaggio e che in quelle sezioni si era distinto al primo turno.

 Mappa risultati elezioni

Allevi: sostegno più diffuso, elettorato più… difficile

Se Pilotto al primo turno ha contato su due principali roccaforti, Allevi ha di fatto potuto contare su tutto il resto della città ma con una sostanziale differenza: l’affluenza.

Il Sindaco uscente, infatti, al primo turno, si era distinto in diversi quartieri periferici: San Rocco, San Donato, San Fruttuoso, l’area tra Taccona e il Rondò dei Pini e alcune aree di Sant’Albino.

Proprio nei quartieri in cui Allevi aveva ottenuto i maggiori consensi, già dalla prima tornata si registravano i livelli più bassi di affluenza. Al secondo turno la partecipazione in queste aree è calata più consistentemente che altrove e sul dato finale è come se le periferie avessero ceduto il passo ad altri quartieri.

Non solo periferie, un elettorato più omogeneo e diffuso ma meno partecipe, forse più difficile da mobilitare.

 Mappa risultati elezioni

Il fattore Piffer: quanto ha pesato la scelta del terzo candidato?

In politica 2+2 non fa mai 4.

La scelta del candidato civico di schierarsi al ballottaggio per la prima volta dopo un lungo trascorso era stata in qualche modo già annunciata. All’arrivo della notizia dell’apparentamento con lo schieramento del centrodestra sono scaturite molte polemiche e diverse interpretazioni. Cosa dicono le mappe a riguardo?

Partiamo sempre dal dato del primo turno. Se Piffer ha avuto una roccaforte, questa è indubbiamente il centro storico. Fuori da questo, a macchia di leopardo, il candidato civico ha raccolto un buon consenso in alcune sezioni di San Rocco, Cederna, Ospedale nuovo e via Libertà.

Nel Centro Storico probabilmente l’elettorato gli è stato fedele: qui, infatti, Allevi registra una perdita di voti più contenuta rispetto ad altre aree della città.
Quanto agli altri quartieri favorevoli al primo turno, se da questi leviamo San Rocco, rimangono i tre da cui Pilotto ha ricevuto più sostegno al di fuori delle roccaforti del primo turno. Lo stesso non si può dire del centro storico, in cui il neoeletto Sindaco ha invece perso qualche voto.

Affluenza: la più bassa di sempre

Al ballottaggio ha votato solo il 36,8%, la partecipazione più bassa di sempre ad un’elezione amministrativa per Monza. Sarebbe molto riduttivo cercarne le cause sul nostro territorio: per quanto fattori locali possano influire, oggi Monza è in linea con la gran parte degli altri capoluoghi italiani e ciò sembra puntare decisamente il dito contro l’offerta politica a livello nazionale.

Tuttavia, anche qui le mappe possono darci degli indizi: i quartieri più partecipi ai seggi sono stati quelli in cui Pilotto ha ricevuto più voti, ma non solo. Il centro storico, che non si è particolarmente distinto per affluenza al primo turno, è l’area in cui il calo di affluenza tra primo e secondo turno viene maggiormente tamponato.

Anche in questo caso però, ciascuno di noi potrà leggere qualcosa di interessante e di diverso dalle mappe in base alle caratteristiche e ai quartieri di Monza che conosce meglio.

Sulla scorta di questo, indagare le ragioni di un allontanamento ormai di massa dei cittadini dall’interesse verso l’amministrazione della cosa pubblica: forse il dato più preponderante di questa tornata elettorale.

mappa ballottaggi

NOTA METODOLOGICA

Le mappe sono state realizzate simulando la distribuzione geografica del voto su 11244 numeri civici presenti in città. Compatibilmente con i dataset impiegati, a ogni numero civico è stato assegnato il dato sezione elettorale di appartenenza.

Infine, è stato rappresentato sulla mappa delle 808 sezioni monzesi della rilevazione censuaria ISTAT del 2011 il dato della sezione elettorale modale tra i civici presenti in ciascuna sezione di censimento.

Il livello di dettaglio risulta molto alto nelle aree più urbanizzate mentre nelle aree più rurali il dato può apparire amplificato dalla dimensione della sezione, spesso di grandi dimensioni ma con pochi residenti.

La distribuzione geografica è quindi da intendere come simulazione che, per quanto verosimile, risente dei limiti dell’incertezza statistica.

I dataset impiegati sono tutti pubblici: coordinate geografiche dei numeri civici e sezioni elettorali di appartenenza sono disponibili portale Open Data del Comune di Monza, i risultati elettorali sul portale elettorale comunale, la mappa delle sezioni del censimento sul portale ISTAT, la rete viabilistica sul portale Open Data di Regione Lombardia.

 

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