Celebrazioni

Monza, corteo e autorità in Villa Reale per la Cerimonia della Festa della Repubblica fotogallery

Prima dell’inizio della cerimonia ha sfilato un corteo composto dal Corpo musicale ‘Santa Cecilia’ di Besana in Brianza, dalla Compagnia di formazione interforze e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Festa della Repubblica 2 giungo

Un due giugno da ricordare quello di Monza, che ha visto la Villa Reale, e in particolare la sua corte esterna, protagonista dei festeggiamenti in onore della nascita della Repubblica Italiana. Il 2 e il 3 giugno del 1946, attraverso un referendum istituzionale, tutti gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato, monarchia o repubblica, dare al Paese. Oggi Monza, come tutta Italia, è chiamata non solo a commemorare ma anche a difendere “i valori di libertà e democrazia, eredità dei tanti italiani che scelsero di opporsi al regime nazifascista“, nelle parole del Prefetto Patrizia Palmisani.

Autorità civili, religiose, militari, associazioni combattentistiche e d’arma ma anche tante famiglie e comuni cittadini. Tanta è stata la partecipazione alla Cerimonia nella calda e soleggiata giornata di giovedì. Prima dell’inizio, un corteo composto dal Corpo musicale ‘Santa Cecilia’ di Besana in Brianza, dalla Compagnia di formazione interforze e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma ha sfilato lungo viale Cesare Battisti, sulla pista ciclabile, prendendo poi posto davanti alla cittadinanza ed eseguendo l’Inno di Mameli all’Alzabandiera.

“Rievocare la nostra Repubblica non deve costituire una vuota commemorazione del passato ma deve rappresentare uno stimolo per un tuffo nel futuro – commenta il Presidente della Provincia Luca Santambrogio. “La nostra Repubblica non è un’isola separata ma fa parte a pieno titolo dell’Unione Europea, essendo uno dei fondatori. Occorre che l’Unione Europea, realtà economica e di collaborazione imprescindibile, diventi maggiormente democratica e difenda la pace che ha conseguito dai tanti pericoli oggi esistenti ai suoi confini e promuova ancor più l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà. L’esempio dei nostri padri deve essere la guida nelle azioni da compiere oggi, affinchè noi possiamo essere d’esempio ai nostri giovani dando loro la prospettiva di futuro, di certezza e di speranza”.

Oltre al Prefetto Patrizia Palmisani e al presidente Luca Santambrogio, rappresentato dal consigliere Nicolas Monguzzi, presenti anche il Sindaco di Monza Dario Allevi, l’Assessore Regionale a Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala e diversi parlamentari e senatori.

Le parole del Presidente Sergio Mattarella

Oltre settant’anni fa, il Popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta Costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità. Un programma esigente da attuare all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. Oggi, mentre il continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale nella festa della Repubblica si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che compongono l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche. Nei diversi contesti territoriali, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse come quelle dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali, gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obbiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci. Da ultimo, gli sforzi posti in essere in tutta la Penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso. Lo straordinario impegno del sistema di protezione civile, delle prefetture e delle istituzioni regionali e locali e di tutte le componenti sociali coinvolte, testimonia il vissuto del Popolo italiano e la concretezza dei valori costituzionali. Nel trentennale del Trattato di Maastricht che ha segnato un’ importante tappa nel progetto europeo, siamo impegnati in un percorso che, con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sta coinvolgendo in un processo di rinnovamento e sviluppo la Società e le Istituzioni. È fondamentale non dissipare le opportunità offerte dall afflusso di risorse dell’Unione Europea, attivando riforme che possano incidere positivamente e in modo duraturo sulla vita dei cittadini. Il ruolo dei prefetti, che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale, è ancora una volta cruciale. Nei compiti di garanzia delle libertà civili come nell’impegno per la tutela della libertà e della sicurezza, nel costante confronto con gli enti locali e nell’azione di mediazione sociale, nella gestione dei fenomeni migratori come nelle emergenze, i prefetti si pongono quali interlocutori essenziali del sistema delle autonomie e della società civile

Le parole del Prefetto Patrizia Palmisani

Dopo la lettura del discorso di Mattarella, a parlare è stato il Prefetto Patrizia Palmisani. Qui sotto un estratto delle sue parole:

Rivolgo un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno voluto collaborare per l’organizzazione e la buona riuscita di questa manifestazione. Rivolgo altresì un caloroso saluto a tutti i cittadini che hanno scelto di essere presenti e partecipare a questa cerimonia così importante che quest’anno si svolge in una cornice particolare, la Villa Reale di Monza. Fin dal 1947, in occasione della Festa della Repubblica sono celebrate tutte le componenti su cui si fonda la nostra democrazia e che concorrono a promuovere la vita della comunità. Le istituzioni pubbliche nazionali e locali, i corpi intermedi, le formazioni sociali, la stessa comunità nazionale, sono organi vitali diversi nelle proprie caratteristiche e funzioni, eppure accomunati tra loro dall’essere tutti liberi. Questa libertà rappresenta l’eredità lasciataci dai tanti italiani che scegliendo di opporsi al regime nazifascista e poi di adoperarsi per la ricostruzione dopo i disastri della guerra, attraverso il proprio impegno e il proprio sacrificio, hanno regalato alle generazioni future e a tutti noi un Paese diverso e migliore, fondato su istituzioni democratiche ispirate ad un sistema di valori condiviso, di cui sono cardine i principi di uguaglianza e di solidarietà reciproca. Se indubbiamente è vero che è sempre importante ricordare l’abbattimento del regime in favore della democrazia e il superamento della monarchia, ritengo che sia particolarmente importante farlo in occasione di ricorrenze come questa e in un luogo come questo, costruito in un altro tempo ma che oggi è divenuto res pubblica. Un bene al servizio della comunità sul cui tetto sventola con forza e orgoglio il nostro tricolore.

Nel pomeriggio, avrà poi luogo in Prefettura la cerimonia di consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana e delle Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, conferite a 21 cittadini residenti in Provincia di Monza e della Brianza

ECCO L’ELENCO COMPLETO:

MERONI Mietta

Onorificenza di Cavaliere OMRI

Seregno

RUSSO Giuseppe

Onorificenza di Cavaliere OMRI

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Lesmo

HAIDAR Hafez

Onorificenza di Ufficiale OMRI

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Cogliate

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BERETTA Rosa

Medaglia d’onore (alla memoria)

Monza

CANZI Edoardo

Medaglia d’onore (alla memoria)

Sovico

CATTANEO Luigi

Medaglia d’onore (alla memoria)

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Meda

CAZZANIGA Leonardo

Medaglia d’onore (alla memoria)

Meda

COLOMBO Luigi

Medaglia d’onore (alla memoria)

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Sovico

GALLI Angelo

Medaglia d’onore (alla memoria)

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Arcore

GIOVAGNINI Giovanni

Medaglia d’onore (alla memoria)

Bellusco

MALACRIDA Angelo

Medaglia d’onore (alla memoria)

Sovico

PANZANO Luigi

Medaglia d’onore (alla memoria)

Cesano Maderno

PEREGO Ambrogio

Medaglia d’onore (alla memoria)

Seregno

PLATI Gerolamo

Medaglia d’onore (alla memoria)

Monza

RHO Alessandro

Medaglia d’onore (alla memoria)

Meda

ROSSICONE Tonino

Medaglia d’onore (alla memoria)

Usmate Velate

SALA Flavio

Medaglia d’onore (alla memoria)

Seregno

SAVOLDELLI Salvatore

Medaglia d’onore (alla memoria)

Macherio

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SIRONI Carlo

Medaglia d’onore (alla memoria)

Sovico

VIGANÒ Enrico

Medaglia d’onore (alla memoria)

Meda

ZULIAN Giuseppe

Medaglia d’onore (alla memoria)

Ceriano Laghetto

 

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