Gianluigi Paragone in piazza Libertà a Lissone per sostenere la candidatura di Lino Fossati

Il fondatore di ItalExit in città per la volata finale della campagna elettorale dell'avvocato Fossati, in coalizione con la lista civica di Fabio Meroni. Tra selfie e applausi i temi cari al neonato partito: dalla libertà di scelta in tema di vaccini al diritto al lavoro.

Elezioni Lissone 2022 Gianluigi Paragone in piazza Libertà

Lissone. Si è fatto attendere ma alla fine è arrivato in piazza Libertà, lo scorso 8 giugno, nel tardo pomeriggio, il senatore Gianluigi Paragone , leader di ItalExit, il partito che a Lissone si presenta con il candidato sindaco Lino Fossati,  in coalizione con la lista civica di Fabio Meroni , Prima Lissone .

Ad accoglierlo i candidati, sostenitori e qualche curioso, per sentire dalla viva voce del fondatore quei temi che anche Fossati ha voluto accogliere nell’agenda politica lissonese. “Dal voto amministrativo di Lissone ma anche di Monza e Meda, parte quella slavina che ci porterà alle regionali e alle politiche del prossimo anno , una slavina messa in moto proprio da ItalExit” ha spiegato Massimo Zanello , coordinatore regionale del partito, presentando l ‘intervento di Paragone.

“Avverto una buona sensazione girando l’Italia per queste elezioni amministrative – ha spiegato il senatore leader di ItalExit -. Non pensavamo di dover lottare per i diritti che credevamo consolidati come il diritto al lavoro o la libertà. Ci sono persone sane che sono estromesse dal lavoro perché non si sono piegate alla somministrazione di un vaccino sperimentale. Quello dei vaccini è un grande affare che ha però nelle persone comuni il bersaglio”.

Poi la stoccata direttamente al ministro della Salute, Roberto Speranza , tacciato di “fanatismo” e definito “incompetente alla luce dei tanti errori esperti”. “E dopo tutto quello che è successo, la sanità pubblica – continua Paragone – è ancora senza soldi, perché il Pnrr non dà soldi alla sanità pubblica, ed è senza personale per i tanti sani professionisti estromessi dal lavoro”.

E poi l’annuncio che riguarda l’inchiesta aperta alla Procura di Bergamo sui fatti che si sono verificati a inizio pandemia. “Dalla Procura di Bergamo arriveranno delle novità importanti su quello che è accaduto nel Paese e allora i politici che sono oggi al Governo non potranno continuare a mentire agli italiani”.

“Contro di noi cittadini per bene e contro chi si opponeva alle storture di Stato, il Governo italiano ha mandato la Polizia, quando manifestavamo accanto ai ristoratori o contro il green pass”.

Un comizio che ha toccato i temi di respiro nazionale più cari al popolo di ItalExit, e che ha scaldato il (piccolo) gruppo di sostenitori in piazza.

 

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