L'analisi

Monza, alle comunali volano PD e Forza Italia ma ben 6 candidati sindaco su 9 sotto il 2%

Come è andato il voto per le singole liste? Chi migliora e chi peggiora rispetto a 5 anni fa? Come sono andati gli altri 7 candidati sindaco a Monza? Abbiamo fatto un quadro della situazione.

Elezioni comunali monza 2022

Monza. Si sono chiuse in tarda notte le operazioni di scrutinio delle elezioni amministrative tenutesi domenica 12 giugno. 110 seggi sparsi per la città per scrutinare circa 45 mila schede elettorali. Nella città capoluogo della Brianza per conoscere il nome del prossimo sindaco bisognerà però aspettare fino al 26 giugno, data del ballottaggio. Nessuno dei 9 candidati in corsa è infatti riuscito a chiudere la partita al primo colpo: adesso si contendono la poltrona più ambita della città Dario Allevi, sindaco uscente e nome del centro-destra che raggiunge il 47% dei consensi e Paolo Pilotto, candidato (passato per le primarie di coalizione) del centro-sinistra che si ferma invece al 40%.

Come è andata per il centro-destra?

La squadra di Allevi ad una vittoria al primo colpo ci credeva. Forte di 5 anni di amministrazione e una serie di successi sportivi da serie A (si pensi alla recente promozione del Monza Calcio), più volte aspiranti consiglieri e dirigenti del centro-destra avevano auspicato un 50%+1 già il 12 giugno. L’ultimo tra questi Matteo Salvini, leader della Lega, che pochi giorni fa da piazza Roma aveva chiesto ai monzesi un impegno per continuare a governare senza passare per il doppio turno. “Qui a Monza e a Sesto San Giovanni dobbiamo vincere subito”, aveva commentato. Sia a Monza che nella vicina Sesto, invece, la competizione prosegue per altre due settimane.

In casa centro-destra a fare la parte del leone è Forza Italia, primo partito della coalizione con 6790 voti pari al 16,32% dei voti totali. Un vero e proprio successo per FI confermato anche dalle preferenze: nella top 5 dei consiglieri più votati spiccano gli ex assessori uscenti forzisisti Massimiliano Longo (457 voti, è il secondo più votato in tutta Monza), Pierfranco Maffè (364 preferenze, quarto tra gli eletti) e Martina Sassoli (quinta con 357 preferenze, è la donna più votata di Monza, nonostante la bufera della caso raccolta differenziata). Erano i tre capolista di Forza Italia. “Il Presidente Berlusconi si aspetta molto da noi, non possiamo deludere le aspettative” aveva commentato alla presentazione della lista il consigliere regionale Fabrizio Sala. Detto, fatto.

“Tanta soddisfazione, sono veramente contento, il lavoro serio paga – commenta a MBNews il coordinatore cittadino di FI Giuliano Ghezzi. – Questo risultato dimostra che i cittadini sono attenti e hanno votato vedendo i risultati ottenuti dai nostri tre assessori uscenti. Forza Italia migliora e fa un +4% rispetto a 5 anni fa, e un +6 % rispetto alle europee del 2019. Siamo inoltre 2 punti sopra la media provinciale”.

presentazione Forza Italia monza

Bene anche Fratelli d’Italia, che con 4994 voi è la seconda forza della coalizione. Oggi è al 12%, 5 anni fa alle ultime elezioni era al 3,87%. In difficoltà invece la Lega, poco sotto l’8% dei consensi è l’ultimo partito tra quelli che hanno sostenuto Allevi. 5 anni fa il Carroccio a Monza era al 14%. Riesce invece nell’ambizioso obiettivo della doppia cifra (10,49%) la civica del sindaco “Noi con Dario Allevi“, che migliora rispetto a 5 anni fa di 3 punti percentuali.

Come è andata per il centro-sinistra?

Nel giorno del suo compleanno (il 12 giugno, ndr), Paolo Pilotto commenta che il ballottaggio è “un bel regalo”. E così effettivamente è per la sinistra monzese, che il 26 giugno ha una chance per strappare il governo della città. Non è semplice, però: al primo turno Allevi chiude con un vantaggio di 7 punti percentuali, il che vuol dire circa 3000 voti in più dell’avversario. Il ballottaggio, però è tutta un’altra partita e a Monza, più che altrove, questo si sa bene.

In casa centro-sinistra non può che gioire il Partito Democratico che non solo è la forza trainante della coalizione, ma è anche il primo partito in città. Con il 25,70% dei consensi, in oltre 10 mila hanno scelto di votare per i dem. Non a caso il PD vola anche sulle preferenze per i singoli candidati: Marco Lamperti, capolista PD a Monza, è il più votato con 56o preferenze. Egidio Riva, sul podio al terzo posto con 375 voti.

Marco Lamperti

“A Monza siamo ancora una volta il primo partito, ma è importante riconoscere anche il lavoro svolto dalle altre forze della coalizione, perché insieme ci proietta a un ballottaggio in cui possiamo davvero fare la differenza e cambiare la nostra città – commenta a MBNews Pietro Virtuani, segretario PD MB. – Andremo a un ballottaggio che la destra non aveva considerato, ma dal voto emerge un segnale molto chiaro: una netta bocciatura dell’amministrazione uscente, lontana dal 50%, e della Lega di Salvini. I monzesi hanno chiesto un cambiamento, vogliono lasciarsi alle spalle un’amministrazione che tra il disastro sui rifiuti e le tante occasioni perse ha peggiorato la qualità della vita nella nostra città. Adesso abbiamo due settimane per convincere tutti i monzesi che il cambiamento è possibile, che Monza può essere una città nella quale è più bello lavorare, muoversi e vivere. Lo faremo incontrando le persone, ascoltando i cittadini e muovendoci al ritmo di Monza”.

Le restanti sei liste a sostegno di Pilotto portano a casa il 15% dei consensi: bene LabMonza, la sinistra giovane e ambientalista di Monza, che supera il 3% e a prescindere dal risultato finale tornerà in consiglio comunale rappresentata da Arianna Bettin (308 voti). Non sfondano invece i partiti Italia Viva, che resta sotto al 2% con 693 voti alla lista, Azione (al 2,1%) e Possibile (1,36%). Discreta prova per la lista del sindaco che chiude poco sotto al 5%.

Che la partita fosse contendibile per la sinistra ci credevano i vertici del PD. Enrico Letta nel suo passaggio a Monza si era riferito al voto amministrative di giugno 2022 come l’ultimo massiccio appuntamento elettorale lombardo prima delle regionali e delle politiche del 2023. Vinta Lodi al primo turno, adesso i dem sono speranzosi per Monza e Como, i restanti due capoluoghi lombardi in questi 5 ultimi anni amministrati dalla destra, arrivati al ballottaggio.

Come è andata per gli altri aspiranti sindaci?

Tra i restanti 7 candidati sindaci la performance migliore la registra Paolo Piffer, candidato di Civicamente. Con 2562 voti (circa 300 in più rispetto alle ultime elezioni) si ferma poco sotto il 6%.  È l’unico di questi che va ad esprimere dei rappresentati in consiglio comunale. Gli altri sei candidati infatti non superano il 2%: Ambrogio Moccia si ferma all’1,99%; Daniela Brambilla di Italexit è all’1,87%; Alberto Mariani del Grande Nord è all’1,49%; Carlo Chierico di “Monza Unita” si ferma allo 0,71%; Sandro Belli del Popolo della Famiglia chiude allo 0,56%; e Michele Anastasia del Movimento 3V è allo 0,41%. Insomma, numeri che dovrebbero far riflettere.
Nel gioco politico grande assente è il Movimento 5 Stelle, che nelle elezioni del 2017 arrivò quasi all’8%. In questa tornata elettorale i pentastellati non hanno presentato nessun candidato.

piffer monza 2022

 

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