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Auto elettriche: conviene la ricarica con wall box o alla colonnina?

Il problema principale alla transizione verso le auto a zero emissioni rimane l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica.

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Mentre la mobilità elettrica avanza in Italia e in Europa, il problema principale alla transizione verso le auto a zero emissioni rimane l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica.

Secondo lo studio Charging for phase put a cura dell’organizzazione indipendente Transport & Environment, il numero di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici in Europa ha raggiunto le 340 mila unità nel 2021, ovvero oltre tre volte quelle installate fino al 2018.

Le stime dell’organizzazione prevedono di arrivare a 10,4 milioni di colonnine pubbliche di ricarica entro il 2035, a fronte di un parco auto green che potrebbe raggiungere 131 milioni di unità. Per l’Italia viene stimato un numero di colonnine elettriche di 1,2 milioni entro il 2035, a fronte di un’infrastruttura attuale che conta appena 28 mila charger pubblici, con ancora pochissime colonnine rapide con potenza di 50 kW o superiore.

È evidente come sia necessario accelerare nella creazione di una rete capillare di ricarica dei veicoli ricaricabili, quindi sia delle auto elettriche sia delle macchine ibride plug-in. Tuttavia, mentre le case automobilistiche europee rappresentate dalla European Automobile Manufacturers’ Association stimano una quota intorno al 60% di ricariche nelle stazioni pubbliche, la Commissione Europea prevede che la modalità di ricarica principale continuerà ad essere quella privata anche in futuro.

Come ricaricare l’auto elettrica in casa: i vantaggi della wall box

Chi ha deciso di acquistare o noleggiare un’auto elettrica deve fare i conti con la gestione delle ricariche. In questo caso, è possibile ricaricare il veicolo direttamente in casa, installando un sistema di ricarica per ripristinare l’autonomia della vettura in modo autonomo.

Si tratta senza dubbio di un’opzione comoda e conveniente, per avere a disposizione un’auto sempre carica e pronta con il massimo dell’energia. Senza contare che la ricarica può essere a zero o basse emissioni, autoproducendo l’energia con il fotovoltaico oppure disponendo di una fornitura di energia 100% green.

Tra le tecnologie disponibili per le stazioni di ricarica domestiche c’è la wall box, un dispositivo che consente di ricaricare i veicoli elettrici in casa in modo più efficiente rispetto a una normale presa di corrente.

In particolare, si tratta di un sistema per la ricarica domestica, un apparecchio da installare al muro con una potenza da 3 a 22 kW e una ricarica in corrente alternata, caratterizzato da dimensioni contenute per ottimizzare lo spazio a disposizione.

La wall box può essere abbinata anche a un impianto fotovoltaico, in questo modo è possibile usare l’energia prodotta da questa fonte rinnovabile per alimentare i veicoli elettrici a batteria, una soluzione che valorizza l’autoconsumo e rende più conveniente e sostenibile la ricarica delle macchine elettriche. Inoltre, integrando anche un sistema di accumulo dell’energia è possibile immagazzinare l’elettricità autoprodotta e non consumata, per massimizzare l’efficienza della wall box considerando che spesso le auto elettriche sono ricaricate in casa di sera e la notte.

Una wall box garantisce diversi vantaggi, infatti è un sistema smart sicuro ed efficiente per una ricarica ottimizzata dei veicoli elettrici, in più è una tecnologia semplice da usare e adatta a qualsiasi contesto domestico.

Allo stesso tempo, con una wall box domestica è possibile avere l’automobile full electric sempre pronta e carica con il pieno di energia, soddisfacendo le esigenze di mobilità della maggior parte delle persone considerando un’autonomia media dei veicoli elettrici di circa 200-400 Km.

Per maggiori informazioni: “colonnine ricarica auto elettriche come funziona” a cura di Sorgenia.it

Wall box o colonnina: quale conviene per ricaricare l’auto elettrica?

Mentre l’infrastruttura pubblica di ricarica dei veicoli elettrici diventa ogni anno più estesa e capillare, chi sta investendo o ha già investito in una wall box in casa deve scegliere quale modalità di ricarica è più conveniente. Si tratta di una decisione non semplice, considerando che i prezzi per la ricarica variano molto in base al gestore, alla velocità di ricarica e al tipo di servizio (a consumo o abbonamento, gestore unico o multi-brand).

La differenza principale dei costi di ricarica alle colonnine pubbliche riguarda le prestazioni di ricarica, infatti una modalità lenta a 22 kW è senza dubbio molto più economica rispetto a una ricarica veloce a 50 kW o ultrarapida oltre 150 kW. Naturalmente, una maggiore qualità della ricarica comporta un costo superiore, quindi chi vuole ricaricare la propria automobile in pochi minuti deve necessariamente mettere in conto un prezzo al kWh più elevato.

La ricarica domestica tramite presa di corrente o wall box è senz’altro più conveniente in termini economici, tenendo conto una durata più lunga per ripristinare l’autonomia della batteria. Ad ogni modo, se in strada è importante ottimizzare i tempi, in casa basta collegare l’auto alla rete elettrica per trovarla pronta al mattino. In questa circostanza è importante scegliere bene la fornitura di energia elettrica, per usufruire di una tariffa luce conveniente e pagare un prezzo vantaggioso.

La ricarica domestica è quindi l’opzione più economica, inoltre è possibile ridurre costi in bolletta ed emissioni di gas serra ricaricando l’auto elettrica con energia prodotta da fonti rinnovabili, sia tramite una fornitura elettrica green sia mediante l’installazione di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo. Quando necessario ricaricare presso una stazione pubblica, invece, è opportuno valutare con attenzione i costi del servizio, per scegliere una soluzione conveniente pianificando bene le soste da effettuare per fare un pieno di energia.

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