Opposizione

Vimercate, l’ex sindaco Sartini: “L’amministrazione fatica a controllare la spesa. E pagano le famiglie”

I ritocchi alla tariffa del post-scuola e all'aliquota Irpef, e anche la cancellazione del centro cottura, sono segnali negativi per l'ex sindaco 5 Stelle

Francesco-Sartini
Francesco Sartini, ex sindaco del Movimento 5 Stelle, da ottobre 2021 all'opposizione come capogruppo di Vimercate e Buon Senso

L’aliquota Irpef portata al massimo per tutte le fasce di contribuenti sopra i 18mila euro di reddito, la cancellazione del progetto per il centro cottura pensato per ridurre i costi dei servizi mense e l’aumento fino al 30% del costo rispetto al 2019 del servizio post-scuola che a settembre riprenderà per gli asili e le elementari dopo 2 anni di interruzione per il Covid. Per l’ex sindaco 5 Stelle Francesco Sartini, oggi capogruppo di Vimercate e Buon Senso sui banchi dell’opposizione, “sono tre segnali di difficoltà della nuova amministrazione di centrosinistra a tenere sotto controllo la spesa corrente, con poi le conseguenze che ricadono sui costi per le famiglie. E’ una tendenza che in questi primi mesi si è già manifestata 3 volte, staremo attenti perché non continui a ripetersi anche nei prossimi anni”.

Secondo l’ex primo cittadino pentastellato la nuova amministrazione del sindaco Cereda “dovrebbe stare più in guardia. Quando si alzano le tariffe si incide sulle possibilità delle famiglie – sostiene Sartini -, mentre una buona strategia amministrativa dovrebbe pensare a calmierare questi effetti. Per esempio noi abbiamo cercato di tenere bassi il più possibile i costi legati ai servizi scolastici per le famiglie e avevamo, attraverso la realizzazione del progetto del grande centro cottura da 1,2 milioni di euro, l’obiettivo di poter mantenere bassi per il futuro i costi dei servizi mensa. Ma questa amministrazione non l’ha compreso e, ritenendo di ridurre ora un costo per il Comune, ha subito cancellato il progetto”. Per Sartini è quindi una scelta che nel tempo pagheranno le famiglie vimercatesi con le future rette per le mense scolastiche che dovranno coprire il costo del servizio che dovrà continuare ad essere appaltato a fornitori esterni al Comune.

Anche per la ripresa dal prossimo anno scolastico del post-scuola, un servizio particolarmente utile per le famiglie che hanno entrambi i genitori lavoratori, “non si sono adottate strategie per cercare di calmierare il servizio – aggiunge Sartini -. Il ruolo della pubblica amministrazione è trovare l’equilibrio tra sostenere un servizio così importante e le esigenze di mercato. Gli aumenti nel post-scuola sono un segnale di come certe scelte influiscano sui servizi. E a loro volta ora le famiglie dovranno fare le loro scelte, quindi aggiungere alle altre spese che già ci sono per gli altri servizi scolastici, anche quella significativa di un servizio che in questo caso può contribuire ad agevolare i tempi dei genitori che lavorano. Questo aumento della tariffa, come per l’addizionale Irpef approvata con il bilancio 2022, denotano una certa fatica a tenere sotto controllo la spesa corrente, una debolezza dell’amministrazione che ricade sui contribuenti”.

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