Scuola aperta

Monza, il Liceo scientifico Frisi mostra alla città le sue opere d’arte

Lo storico istituto di via Sempione organizza il 24 maggio una visita guidata che punta a creare un legame con la comunità di cui fa parte. Saranno mostrati i lavori dei professori Mariano Bottoli e Rossella Riboldi.

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Monza. Non è un Open Day, ma probabilmente qualcosa di perfino più profondo e significativo. Perché il Liceo scientifico statale “Paolo Frisi” di Monza non ha organizzato delle giornate in cui mostrare “semplicemente” la scuola, i suoi spazi ed attività. Ma ha deciso di provare ad assolvere a quello che dovrebbe essere uno dei compiti principali di ogni istituto dove si formano gli adulti del domani: essere luogo di cultura e, allo stesso tempo, di crescita e sviluppo per tutta la comunità di cui fa parte.

Un obiettivo così ambizioso non ha bisogno di grandi eventi ed annunci spettacolari. Si costruisce giorno dopo giorno, passo dopo passo, attraverso iniziative come le visite guidate alle opere artistiche presenti all’interno del Liceo Frisi. Su tutte l’anamorfosi, realizzata dal professor Mariano Bottoli, sul soffitto dell’atrio della scuola ed inaugurata lo scorso 31 marzo alla presenza anche delle istituzioni cittadine.

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Un’opera, basata su un’illusione ottica in cui i rapporti altezza-larghezza non coincidono con la realtà apparente, che parte da un’analisi della Scuola di Atene di Raffaello per reinventare una visione a spirale riflessa in un cilindro specchiante, con soggetti che attengono alla sfera di indagine della Terra e del Cielo in un percorso di conoscenza.

“Il disegno a parete restituisce l’immagine frutto di dettagli, personaggi, oggetti destinati a “costruire” la narrazione della “scuola” come luogo di apprendimento, di saperi, di incontri – afferma la preside del Liceo Frisi di Monza, Lucia Castellana – posto nell’atrio dell’edificio per stupire docenti, genitori, studenti, visitatori e introdurli ad uno spazio che si configura come accoglienza, è destinato a rimanere come segno per le vecchie e le nuove generazioni che si sono formate e si formeranno in questo luogo di cultura in un processo di continuità che si riflette nella società esterna”.

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L’ARTE INSEGNA

Il pubblico che vorrà vedere sotto una luce diversa lo storico Liceo Frisi di Monza avrà la possibilità di farlo martedì 24 maggio dalle ore 15 alle 16 (per iscriversi alle visite, che hanno un numero contingentato, è necessario mandare una mail al seguente indirizzo: rossella.riboldi@frisimonza.edu.it).

Le opere che saranno mostrate in questo particolare tour sono numerose. Ci sono quelle realizzate dal professor Bottoli, madonnaro di fama internazionale e docente nello storico istituto di via Sempione dal 1997, sulle pareti dell’atrio del primo e del secondo piano e in biblioteca. Sarà data la dovuta attenzione anche ai mosaici frutto dell’ingegno della professoressa Rossella Riboldi, che sono posizionati nella nuova sala professori del Frisi a lato dell’ingresso principale.

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IL RISCONTRO

Il 3 maggio si è svolta una prima visita guidata alle opere artistiche presenti nel Liceo scientifico di Monza. “Questo primo incontro ha dato riscontri positivi – affermano Bottoli e Riboldi – i genitori, i cittadini e gli ex docenti hanno seguito con interesse la presentazione dei lavori da parte nostra e dell’alunna Nastassja Ferrari, che ha partecipato al Laboratorio Artistico che ha approntato il lavoro di anamorfosi”.

“Il pubblico ha mostrato di apprezzare l’idea di aprire la scuola anche ai cittadini e a quanti avessero curiosità di vedere le opere presenti – continuano – al termine dell’incontro del 3 maggio, inoltre, è stata consegnata ad ogni partecipante una fotocopia in formato A4 dell’anamorfosi”.

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Dopo la visita del 24 maggio non sono previsti per il momento ulteriori appuntamenti. Del resto l’anno scolastico in corso è ormai vicino al termine. Ma per quello che inizierà il prossimo settembre si sta già pensando di dare un ulteriore impulso a quest’iniziativa che apre, all’insegna dell’arte, la scuola alla città.

“Il prossimo anno le visite guidate potranno essere condotte dagli studenti all’interno di progetti di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento)” annunciano Bottoli e Riboldi. In un’epoca in cui la cosiddetta alternanza scuola-lavoro finisce alla ribalta mediatica, troppo spesso, per giovani vite spente ancor prima di poter sbocciare come una rosa a primavera, è opportuno sottolineare quando esistono per gli studenti occasioni che davvero aprono loro le porte. E non solo quelle della scuola.

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