Politica

Monza, Civicamente con Piffer Sindaco sottoscrive il Patto “Le Città delle Donne”

Paolo Piffer: “Il nostro programma già attento ad ogni forma di discriminazione, da oggi è ancora più completo."

paolo piffer immagine profilo 2019

Paolo Piffer, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno al Comune di Monza con la lista civica Civicamente con Piffer Sindaco, ha sottoscritto il Patto per le Città che nasce all’interno del progetto “Le Città delle Donne”, promosso dagli Stati generali delle Donne a Matera 2019, durante gli eventi della Capitale Europea della Cultura.

Con l’adesione al “Patto per le Città” Paolo Piffer si impegna, qualora diventi Sindaco, a far entrare il Comune di Monza in una rete nazionale per condividere insieme a tante altre Città (attualmente 140, sparse in tutto lo stivale) una profonda elaborazione culturale, per consentire ai talenti femminili di partecipare alla rigenerazione delle Città con lo sguardo di genere attraverso: azioni per educare al rispetto e all’accettazione dell’altro/a, realizzazione di politiche efficaci di contrasto alla violenza sulle donne, valorizzazione dei talenti in tutta la loro diversità, per promuovere il lavoro delle donne e le imprese femminili.

La Lista Civicamente con Piffer Sindaco ha previsto un punto specifico nel proprio programma elettorale: Gender Mainstreaming: integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche e azioni a tutti i livelli (adesione al Patto per le Città – Le Città delle Donne).

Parallelamente all’attività locale, Civicamente è da sempre portavoce di importanti battaglie civili, ed è impegnata a contrastare qualsiasi tipo di discriminazione: un altro punto del programma prevede infatti l’adesione a RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.

Paolo Piffer: “Il nostro programma già attento ad ogni forma di discriminazione, da oggi è ancora più completo. Questa firma non è soltanto un atto simbolico ma un impegno ufficiale a realizzare, in caso di vittoria, ogni azione prevista nel Patto.

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