Elezioni 2022

Monza, Chierico (Lista civica Monza Unita): “L’inclusione passa dai giovani e dallo sport”

In quest'intervista il candidato sindaco spiega due dei punti del programma su cui chiede il consenso dei cittadini. Tra le idee spazi polifunzionali, formazione professionale, cultura cinematografica e una pista di atletica indoor.

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Monza. L’ inclusione come fondamenta su cui costruire, nel suo complesso, la società. Che è un simbolico edificio, fatto di diversi piani e appartamenti, ognuno dei quali costituisce un’opportunità composta da svariate finestre, vere aperture tra il nostro mondo e l’esterno. Tutto questo è alla base dei nove punti del programma elettorale di “Monza unita” , la Lista civica che si presenta alle elezioni comunali di giugno a Monza il 12 con il suo  candidato sindaco , Carlo Chierico .

L’ aspirante alla poltrona di primo cittadino del capoluogo della Brianza, che raccoglie anche il sostegno della “Lista Civica Italiana” , un progetto di impronta nazionale a supporto di autentiche liste civiche e non quelle cosiddette “civetta”, in quest’intervista a MBNews si sofferma sui giovani , sul mondo della scuola e dello sport .

Tre ambizioni profondamente intrecciate tra loro che hanno bisogno di progetti ed idee concrete per crescere. Dagli spazi polifunzionali gratuiti in ogni quartiere di Monza per le attività sportive alla valorizzazione dell’istruzione e della formazione professionale . Dall’alimentare la cultura cinematografica , costruendo le basi per lo sviluppo di un settore economico per i giovani, fino alla creazione di una pista indoor di atletica leggera .

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Carlo Chierico al gazebo

L’INTERVISTA

Le principali idee della sua proposta politica e dei 22 candidati della Lista civica Monza Unita, come ha ribadito anche durante la presentazione ufficiale, sono la democrazia inclusiva, la spiritualità e l’altruismo. Come promuovere il dialogo e l’integrazione?

È la conoscenza dell’italiano per abbattere l’ostacolo della lingua da parte dei cittadini di altre nazionalità, ma anche l’insegnamento delle lingue comunitarie come l’inglese e lo spagnolo e di quelle extracomunitarie come l’arabo e il cinese.

Per questi obiettivi si potrebbero utilizzare spazi pubblici, come le sedi della Consulte, per promuovere corsi, gratuiti oa tariffe differenziate, tenuti dalle associazioni di volontariato del territorio che sono già impegnati sulle tematiche sociali. Un’opportunità importante per i giovani, ma anche per i pensionati, magari ex insegnanti di lingue straniere, che potrebbe diventare una sorta di “nonni civici delle lingue”.

L’istruzione e la cultura più in generale hanno uno dei loro luoghi prediletti nella scuola. Secondo lei come si può intervenire per migliorare lo stato deficitario dell’edilizia scolastica a Monza?

Bisogna fare studi di settore ad hoc per rendere gli istituti scolastici più moderni, efficienti ed ecologici. Attraverso opere di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza bisogna garantire una maggiore fruibilità per insegnanti e studenti.

Soprattutto si deve fare in modo di velocizzare i tempi per passare dalla fase progettuale a quella realizzativa. Si potrebbe incominciare da piccoli, ma significativi segnali, ad esempio installando pannelli solari sugli edifici scolastici degli istituti primari.

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Annalisa Candiani

La formazione professionale, soprattutto dei giovani, anche alla luce del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), è uno dei punti fondamentali per lo sviluppo di Monza e della Brianza nei prossimi anni. Cosa propone su questo fronte?

Bisogna pensare ad una formazione specialistica commisurata alle richieste delle aziende e alle economie del territorio. Nel nostro caso le imprese del legno, dell’arredo e dell’hi-tech, settori trainanti del tessuto produttivo di Monza e della Brianza, spesso non trovano personale qualificato.

Ecco perché sarebbe utile fare un censimento delle loro necessità e creare, da parte del Comune, una sorta di Sportello Sociale per le Aziende che metta in contatto le imprese che cercano dipendenti e chi cerca un lavoro, in particolare i giovani.

L’obiettivo, visti anche i drammi che il sistema dell’alternanza scuola-lavoro ci propone in questi giorni, è anche quello di aumentare la sicurezza di chi a lavorare. I giovani devono poter fare esperienza e non essere dipendenti non pagati. In questo senso il Comune potrebbe farsi promotore anche di controlli e convenzioni per assicurare i giovani.

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Stefano Scala

Nel suo programma si parla di cultura cinematografica e di incentivarla attraverso eventi aperti a tutti, iniziative nelle scuole e bandi mirati soprattutto ai giovani. Come nasce l’idea di puntare su questo settore in una città, Monza, che ormai ospita solo un multisala?

Il cinema non a caso è considerato la “settima arte”. Crediamo che sarebbe importante puntare su una cultura cinematografica per creare occasioni di crescita.

L’impulso è nato dai numerosi giovani candidati consiglieri presenti nella nostra lista “Monza Unita” (Annalisa Candiani, 19 anni, è la candidata con l’età più “verde”) e, in particolare, da Stefano Scala e Simone Arcidiacono, creatori di una società di produzione e rispettivamente regista e attore principale di “Affianco alla morte”, un film interamente girato nel territorio monzese e proiettato al cinema “Le Giraffe” di Paderno Dugnano con una buona presenza di pubblico pagante.

Quindi vorremmo promuovere azioni per amplificare la curiosità filmica con cineforum nelle scuole, corsi extracurricolari nelle scuole e concorsi tra cortometraggi creati da studenti e insegnanti.

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Simone Arcidiacono

Lo sport, se si parla di giovani, è sicuramente un altro grande veicolo di inclusione e integrazione. Su questo fronte, oltre alla creazione di spazi aperti e gratuiti in ogni quartiere di Monza, ci incuriosisce la sua proposta di pacchetti sport familiari. Di cosa si tratta?

Consentire l’accesso a palestre, anche convenzionate, piscine e impianti a sportivi genitori e figli a costi molto contenuti e con formule di iscrizione cumulativa, da concordare con i gestori. È un modo per puntare sulla famiglia, un valore in cui crediamo molto, permettendo ai suoi membri di stare insieme sport. Al giorno d’oggi spesso tra genitori e figli c’è pochissimo tempo per vedersi.

L’idea è dal fatto che persona mi è capitato di poter fare gratuitamente karate nella palestra dove era iscritto il mio figlio piccolo, insieme a lui e ad altre “coppie” genitore/figlio.

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Sempre riguardo allo sport, nel suo programma c’è la costruzione di una pista indoor di atletica leggera. Anche da appassionato praticante di questa disciplina ed iscritto nella categoria Master con la società storica monzese Forti e Liberi, qual è l’obiettivo da raggiungere?

Bisogna incentivare lo sport di base e per tutti, che nel medio e lungo termine ha ricadute sulla notevole sanità pubblica, ma anche lo sport professionistico. In Lombardia non esiste una pista per l’atletica leggera al coperto e in Italia ci sono soltanto a Padova ed Ancona.

Ecco perché costruirla a Monza, naturalmente con il sostegno di aziende private per coprire i costi, permetterebbe a molti di fare sport in pista anche d’inverno sportivo e alla città di avere un turismo che negli ultimi anni è decisamente in crescita.

Aggiungo anche che, nel breve periodo ea costi decisamente contenuti, si potrebbe almeno fare in modo che la pista dei Forti e Liberi, che è di soli 300 metri, ufficiale dalla Fidal per alcune gare di velocità come i 100 metri piani ei 110 metri ad ostacoli, per i lanci corti come il peso e il martellone e per i salti. Questo permetterebbe di organizzare meeting di livello regionale e nazionale nella nostra città, con tutti i vantaggi indotti.

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Mattia Chierico

Lei è tra i fondatori e presidente della  sezione di Monza della UPF  (Universal Peace Federation), una Ong che promuove la cultura di pace a 360° e il dialogo interculturale e interreligioso, anche attraverso l’organizzazione del Trofeo della Pace, tornei interetnici di calcio maschile e volley femminile. Dopo lo stop per la pandemia, cosa bolle in pentola per il 2022?

Il Trofeo della Pace tornerà quest’anno con una edizione speciale sia del torneo maschile di calcio a 7 del volley che sono state organizzate già femminili, rispettivamente di 14 e 8 edizioni. Sarà una più manifestazione breve, che si svolgerà in concomitanza del 21 settembre, data in cui ogni anno si celebra la Giornata internazionale per la Pace e la risoluzione dei conflitti, indetta dichiarata dalle Nazioni Unite.

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