Gli assessori replicano al consigliere Sartini. Mascia e Foà: “Vimercate città efficiente nella gestione della spesa pubblica”

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Mariasole Mascia

“Da quando siamo stati eletti, la nostra intensa attività di indirizzo, di controllo e di coordinamento che l’intera Giunta svolge quotidianamente non è mai cessata e lo dimostrano i risultati a beneficio dei cittadini e della comunità”. È con questa affermazione che Mariasole Mascia vicesindaco della Città di Vimercate e Maria Teresa Foà assessore con delega alla cura delle persone rispondono alle dichiarazioni del consigliere Sartini sulle presunte difficoltà della gestione della spesa corrente.

Prosegue il Vicesindaco Mariasole Mascia “Stiamo lavorando sul solco di quanto scritto nel nostro mandato elettorale convinti che l’efficacia dell’azione amministrativa non si valuta solo con i dati sulla spesa ma con effetti positivi, concreti e misurabili a favore dei vimercatesi.
Le scelte adottate fino ad oggi rispondono a precisi indirizzi politici: abbiamo aumentato la soglia di esenzione del pagamento dell’IRPEF a 18mila euro così da agevolare maggiormente i redditi più bassi, che si trovano in una situazione di maggiore difficoltà a causa anche dell’aumento delle bollette e di alcuni prodotti di acquisto quotidiano. Teniamo presente che i redditi sotto i 18000 euro sono a Vimercate circa il 40% dei redditi complessivi. Al tempo stesso, approfittando anche della riforma dell’Irpef a livello nazionale, che riduce da cinque a quattro gli scaglioni di reddito di riferimento obbligando i Comuni con aliquota proporzionale ad adeguarsi, abbiamo eliminato lo spezzatino di aliquote – tutte molto ravvicinate tra loro – in vigore precedentemente. Nessuno dei cittadini pagherà di più: tutti pagheranno qualcosa in meno e posso assicurare che con l’impostazione adottata abbiamo limitato il più possibile l’impatto su tutte le famiglie. Anche per quanto riguarda la riqualificazione del centro cottura presso la scuola primaria Da Vinci, il nostro intervento è derivato dalla precisa volontà politica di fermare un investimento dal nostro punto di vista totalmente inopportuno, sia per la scelta del luogo del tutto inadeguato, sia per la decisione di spostare la mensa comunale dal centro storico, oltre che non necessario per la Città e i suoi cittadini ed eccessivamente oneroso per le casse comunali, quelle casse comunali che, appunto, monitoriamo costantemente. Inoltre, la scelta di annullare l’investimento è stata confermata dalla visione degli atti di gara che, a nostro parere, contengono errori e un rischio di potenziale illegittimità”.

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Maria Teresa Foà

Sull’aumento delle tariffe riferite al post scuola l’assessore Maria Teresa Foà dichiara: “Non posso accettare che la miopia ideologica del consigliere di minoranza Sartini e la volontà di alimentare la conflittualità politica passino sulla serenità delle famiglie che vengono allarmate diffondendo dati approssimativi e non ragionati. Sartini sbaglia: non aumenta il costo del servizio, ma aumentano i servizi offerti. Ma non è stato lui ad avere il coraggio di determinare quei cambiamenti che vanno proprio a supportare le difficoltà di molte persone e famiglie e lo stiamo invece facendo noi.
È necessario superare quella opacità di visuale, che porta a credere che la cosa più facile sia salvare la faccia proponendo servizi ai livelli minimi essenziali, senza pensare a come migliorarne la qualità.

Ci assumiamo la responsabilità del cambiamento, promuoviamo in maniera concreta e seria dei servizi che non hanno l’unico scopo di “tenere bassi i costi”, di “ridurre i costi per il Comune”. Abbiamo ragionato su più linee di intervento sui servizi Post Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia:
– Ampliare l’orario di mezz’ora del Post scuola primaria, sino alle 18.30 proprio per consentire ai genitori che lavorano la sicurezza che i bambini vivano uno spazio e un tempo qualificato, grazie ad una relazione costruttiva con i Dirigenti Scolastici e la cooperativa che fornisce gli educatori.
– Rispondere al bisogno del Post Scuola anche alla scuola dell’Infanzia, proponendo un Centro ricreativo che diventa uno spazio/tempo formativo, con proposte che rispondono ad un progetto educativo. Si attiverà al Giro Giro Tondo grazie ad un servizio pullman che il Comune assicura gratuitamente, che porterà i bambini da tutte le 5 scuole dell’Infanzia con assistenza di personale educativo qualificato.
– Rendere accessibili i servizi a tutte le famiglie introducendo diverse fasce ISEE per i residenti. Le famiglie con ISEE inferiore a 10.000€ pagheranno il servizio di 2 ore per le scuole primarie (9 mesi) 600€ e 700€ per le scuole dell’infanzia (10 mesi). L’integrazione dei costi sarà a carico del Comune. Sempre per i residenti è prevista una riduzione anche per secondi e successivi figli frequentanti
Pertanto, nella correttezza dell’informazione, i costi di quest’anno sono esattamente proporzionali alla tariffa precedente, ma considerano solo la mezz’ora in più (e quindi non è corretto parlare di un aumento di prezzo).

I costi del servizio per i bambini che frequentano le scuole d’infanzia sono più alti perché la durata del servizio è di 10 mesi anziché di 9 mesi, e le famiglie sanno cosa significhi aver assicurato i mesi estivi.

Ecco la specifica dei costi
2019/20 costo per scuola primaria, durata 1 ora e mezza per 9 mesi= 650€
2022/23 costo per scuola primaria, durata 2 ore per 9 mesi= costo massimo 850€ (la proporzione esatta avrebbe prodotto una tariffa pari a 866€ ma abbiamo ridotto la tariffa);
2022/23 costo per scuola l’infanzia, durata 2 ore per 10 mesi= 900€ (la proporzione esatta avrebbe prodotto una tariffa pari a 944€ e anche in questo caso sarebbe stato più corretto palare di riduzione della tariffa);
Credo sia ora di maturare rispetto e tutela dei diritti di quella fascia di età su cui non si ragioni solo in termini economici, ma soprattutto su idee progettuali di qualità dei servizi volti all’inclusione sociale e al potenziamento dello sviluppo socio-culturale.
La nostra proposta è assolutamente più economica rispetto alle altre proposte sul territorio ed anche rispetto ad altre tipologie di risposta a questi bisogni ( baby sitter, ….) ma vuole essere qualificata e comunque accessibile alle famiglie; basti pensare che considerando la retta massima per un’ora di Post Scuola Primaria la famiglia pagherebbe euro 2,35 e 1,70 per quella minima. Senza contare i contributi nazionali per le famiglie con figli, come l’ASSEGNO UNICO, che è destinato proprio a superare quei limiti economici che negano l’accesso a occasioni di promozione socio culturale qualificata e l’ulteriore sostegno del Comune garantito alle famiglie in grave difficoltà economiche dai Servizi Sociali”.

Riassumiamo i dati del SERVIZIO POST SCUOLA

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