Attualità

Per la messa in sicurezza dell’autodromo, adottare il modello Genova? Giorgetti: “Non qui”

Lo spiega il Ministro dello sviluppo economico Gianfranco Giorgetti oggi a Monza per il convegno "Monza Brianza 2030" all'Autodromo di Monza.

Giorgetti Damiani monza
Gianfranco Giorgetti e Angelo Sticchi Damiani

Monza. Lavori di carattere straordinario prevedono soluzioni straordinarie. È questa la vision del Ministro dello sviluppo economico Gianfranco Giorgetti in riferimento ai lavori che l’Autodromo deve fare nel breve termine in primo luogo per mettere in sicurezza le aree riservate al pubblico e poi eseguire interventi di riqualificazione fuori e dentro la pista. Ospite del convegno “Monza e Brianza 2030 – Sviluppo e prospettive di un territorio che traina il Paese”, che si è tenuto questa mattina all’Autodromo di Monza, il Ministro ha dialogato con i vertici politici della Lega del territorio e con alcuni soggetti del mondo imprenditoriale e sportivo. Autodromo al centro delle riflessioni, grazie anche alle suggestioni di Angelo Sticchi Damiani presidente dell’Aci (Automobile club d’Italia), che ha messo in guardia la platea sui rischi che i ritardi dei lavori potrebbero avere sul GP d’Italia. “Dobbiamo assolutamente essere su questa partita – spiega – ne va della riuscita della manifestazione nel 2023”. Positivo il feedback del Ministro, che ha chiarito che vede le condizioni per un iter accelerato.

“Bisogna fare sistema – ha risposto il ministro Giorgetti – io penso che se facciamo questo possiamo stare nei tempi. Qualche caso che ha dimostrato di funzionare c’è e in più qui dobbiamo mettere la ragione ultima per cui vengono fatti questi interventi, cioè la sicurezza. Non è un’opera pubblica qualsiasi, si tratta di interventi per la messa in sicurezza delle persone. Tutti fanno riferimento al modello Genova ma non è esattamente la stessa cosa qui. Troviamo un riferimento e poi con un gancio normativo agiamo in questo senso. Naturalmente ci vuole la collaborazione e la buona volontà di tutti. Tutti i soggetti devono stare dietro alle scadenze con più rapidità: ad esempio, se devo dare un parere entro 120 giorni non aspetto il giorno ultimo, ma lo do al decimo”.

“Stiamo valutando il da farsi con l’ACI – prosegue il Ministro. – L’idea che ho io è che siccome si tratta di interventi per la sicurezza di chi vive questo autodromo, si possono già avere grazie all’ordinamento attuale delle procedure accelerate. Dobbiamo vedere di costruire il percorso e soprattutto motivare le amministrazioni che devono dare i loro pareri a farlo in un modo rapido, altrimenti perdiamo un appuntamento importante. Oggettivamente abbiamo capito oggi che se non si faranno questi interventi, nel 2023 il GP non ci sarà”.

Nel convegno dedicato al futuro di Monza in una prospettiva che guarda al 2030, Giorgetti ha dialogato anche con il mondo imprenditoriale e politico. Con le suggestioni dell’Assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi e il Presidente di APA Confartigianato Imprese Giovanni Barzaghi, sono stati toccati i temi del lavoro, dei contratti di assunzione, della tassazione, dei salari, dell’aumento dei costi di energia e materie prime.

convegno brianza 2030

“Quello che dobbiamo aspettarci in previsione in questi mesi è questa maledetta inflazione – chiarisce Giorgetti. – Il problema del potere di acquisto si porrà e non possiamo immaginare di spremere gli imprenditori già in difficoltà sul tema dell’energia. Dobbiamo cercare di tamponarla agendo sul cuneo fiscale contributivo. Quello che viene dato in più, inoltre, non deve essere tassato come adesso. Se fossi solo io a decidere andrei ad agire su questi punti nella prossima legge di bilancio”.

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