L'intervista

Monza, a sostegno di Pilotto arriva Enrico Letta. L’intervista a MBNews: “É l’ultimo grande test prima delle regionali” 

Il segretario dei dem sarà oggi, 27 maggio, alle ore 19.00 in Piazza Trento e Trieste a Monza. Ha risposto ad alcune nostre domande. Da tifoso del Pisa gli abbiamo strappato un commento prima della partita che domenica deciderà chi tra Pisa e Monza salirà in serie A.

Enrico Letta
Enrico Letta, Segretario Nazionale del PD

Monza . Tra i 128 comuni lombardi chiamati al voto in questa tornata elettorale, la città di Monza è la più grande in termini di abitanti: circa 124 mila. Con Como e Lodi condivide almeno due punti di contatto: in primis l’essere capoluoghi di provincia chiamati alle urne ( il primo turno è il 12 giugno , ndr ), e poi che tutte e tre le città sono governate dal centro-destra. Ed è proprio qui che la sinistra tenta la rimonta . A Monza lo fa con Paolo Pilotto, volto del Partito Democratico sostenuto da 7 liste che tengono insieme Azione, Italia Viva, PD, ma anche progetti civici più a sinistra come LabMonza, lista costellata da giovani che vede al suo interno anche il coordinatore cittadino di Sinistra Italiana (Francesco Racioppi, classe 2003). Non è un caso quindi che questo tardo pomeriggio il numero uno del Partito Democratico, Enrico Letta , sarà a Monza nella centralissima Piazza Trento e Trieste a sostegno di Pilotto e della sua lista. Il suo arrivo, previsto per le 19, si colloca nel contesto dei numerosi eventi elettorali che porteranno a Monza i big dei partiti , da Meloni, a Renzi, passando per Tajani, Salvini e Fontana.

In attesa dell’incontro in agenda, come MBNews abbiamo rivolto ad Enrico Letta alcune domande in esclusiva, interrogandolo sui principali temi dell’attualità politica nazionale. Con un occhio, ovviamente, per le domande rigorosamente locali. Parlando anche di calcio, grande passione del segretario, che da tifoso del Pisa guarda con attenzione i play-off per la serie A .

Segretario, Monza e la Brianza rappresentano una delle zone più produttive del paese. Si stima una partita iva ogni 9 persone e un’impresa ogni 12 abitanti. Il tema del supporto alle attività e agli imprenditori è quindi uno dei più sentiti sul territorio. Di cosa hanno bisogno le imprese oggi a suo parere?

Le aziende vogliono giustamente stabilità e normalità. Viviamo da più di due anni in uno stato di emergenza permanente. Capisco la frustrazione e quel senso costante di non farcela. A far quadrare tutto, a pagare gli stipendi, a fare impresa, semplicemente. Con il PD lavoriamo per mostrare che siamo dentro i problemi e proviamo a osare soluzioni. Il governo Draghi lo sta facendo e continua a farlo. Per questo trovo sbagliato il comportamento di alcuni partiti di Governo, Lega in testa. Troppi giochini. Non possiamo ritardare l’approvazione delle misure anticrisi e dei progetti del PNRR.

Oggi la grande difficoltà delle imprese è la ricerca del personale qualificato e i costi delle materie prime e dell’energia. Quali risposte deve dare un partito progressista alle imprese su questi temi?

Vogliamo un grande Patto per il lavoro e la crescita, coinvolgendo istituzioni, imprese, parti sociali e sindacati. Sull’Italia pesa un problema di competitività, che riguarda la tenuta economica e sociale del Paese .
Il modello che proponiamo è quello adottato con successo da Ciampi nel 1993 e che anche il Presidente Draghi ha detto di volere sposare. Finora, gli interessi di parte hanno avuto il meglio sul senso di responsabilità. Ma questo approccio rimane la nostra risposta al Paese, perché cittadini e imprese oggi hanno bisogno di progettualità e di guardare al futuro.

Monza, Como, Lodi, Sesto San Giovanni. Quattro città oggi amministrate dalla destra il 12 giugno torneranno al voto. Quali sono le aspettative del PD? E ancora, si tratta di un suo parere di un voto che darà un segnale in Lombardia? Penso soprattutto alle regionali del prossimo anno.

Sono sicuramente impegnative per noi, dal momento che si vota in tanti comuni nei quali siamo all’opposizione. Ma i nomi che siamo riusciti a mettere in campo ci rendono orgogliosi: i candidati ei sostenitori del Partito Democratico sono candidati di rappresentare le energie più ampie delle nostre comunità. Siamo fiduciosi, anche perché sappiamo bene che queste elezioni rappresentano l’ultimo grande test prima delle elezioni regionali del prossimo anno.

Stiamo su Monza. In queste elezioni abbiamo 9 candidati sindaco, 18 liste e oltre 500 aspiranti consiglieri comunali. Come legge questo dato? Le persone hanno ritrovato la voglia di occuparsi della cosa pubblica?

La presenza di tante energie in campo è la dimostrazione che c’è voglia di nuovi spazi di partecipazione. Con la nostra coalizione siamo riusciti a dare voce a tante esperienze civiche che aspettavano di essere coinvolte. E’ sicuramente un bel segnale.

Il Partito Democratico a livello lombardo si sta occupando del tema della sanità, denunciando – tra le altre cose – la mancanza di medici di base. Quali sono le proposte del PD su questo tema che sappiamo essere molto caro ai cittadini?

Sono ormai anni che il PD denuncia il problema della mancanza di medici di base in Lombardia. Le nostre proposte chiamano in causa anche la Regione, le cui scelte hanno lasciato scoperti centinaia di Comuni, quartieri e territori lombardi. Chiediamo maggiore programmazione, aumentando le borse di studio per la formazione dei medici di base, stanziando incentivi per chi esercita la professione nei territori dove sono presenti meno medici, riducendo i carichi amministrativi che oggi pesano sul personale sanitario e pianificando con largo anticipo le sostituzioni. Il nostro modello è chiaro: è quello della sanità pubblica e territoriale.

Chiudo sulla metropolitana, che nel giro di pochi anni arriverà a Monza creando un collegamento forte con la città di Milano. Che rilancio può dare alla città un’opera del genere?

Una maggiore integrazione con Milano non può che portare benefici a un Comune come Monza, certamente capace di attrarre nuovi investimenti e nuove imprese. Il Partito Democratico ha sempre creduto fortemente nel progetto di prolungamento della M5 fino a Monza. Non dobbiamo dimenticare che se gli stanziamenti sono arrivati è stato anche grazie all’impegno dell’allora Sindaco PD Roberto Scanagatti, che durante il suo mandato ha saputo instaurare un dialogo costruttivo con il Governo.

Segretario, un’ultima cosa. So che lei ha una passione per il calcio e che è tifoso del Pisa. Non posso non provare a strapparle quindi una battuta sulle sorti della serie A. Ha visto la partita ieri? Quali aspettative in vista del ritorno?

Partita intensa ieri che ho seguito a intermittenza col cuore in gola mentre ero a Cuneo per la campagna elettorale. Alternanza di emozioni fino al fischio finale ad onorare un bel campionato di entrambe. Il Monza è giustamente preferito. Ma il Pisa ha giocato fino in fondo il suo ruolo da outsider. E nello stadio intitolato al mitico Romeo Anconetani non sarà una passeggiata per la squadra di Galliani e Berlusconi.

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