Salvataggio

Crisi Fimer, venerdì presidio dei lavoratori: “Cresce la preoccupazione, l’azienda ha avviato il piano B”

Ancora non si chiude l'accordo con un fondo di investimento per entrare nel capitale societario: il 28 giugno c'è la scadenza del tribunale

Fimer-HQ-Italia1
La moderna sede della Fimer spa a Vimercate

Cresce la preoccupazione per il futuro della Fimer spa e dei suoi oltre 180 lavoratori della sede di Vimercate e Usmate, a cui si aggiungono i circa 450 della ex Abb in provincia di Arezzo dove nel 2020 c’è stata l’acquisizione da parte della società vimercatese del ramo degli inverter solari. E l’ultimo segnale che ha portato i sindacati Fim e Fiom della Brianza congiuntamente a Fim, Fiom e Uilm di Arezzo a convocare per la mattina di venerdì 27 maggio un presidio dei lavoratori di fronte alla sede Fimer di Vimercate arriva dall’ultima mossa dei vertici dell’azienda.

L’attuale amministratore unico nominato dal tribunale di Milano – nell’attesa di riuscire a raggiungere un accordo vincolante con uno dei fondi d’investimento, attualmente Attestor e Certina, che da mesi stanno trattando per entrare nel capitale societario di Fimer – ha avviato anche il cosiddetto “piano B”. Quindi sono stati nominati 2 professionisti perché valutino lo scenario in cui nessuno dei fondi di investimento chiuda la trattativa entro la scadenza data dal tribunale del 28 giugno e trovino altri possibili soggetti finanziatori in grado di sostenere un piano di salvataggio dell’azienda. Un’eventualità considerata più rischiosa anche perché potrebbe richiedere una significativa ristrutturazione aziendale con anche il taglio dei posti di lavoro.

Da qui la crescente preoccupazione e la convocazione del presidio di venerdì da parte dei sindacati “a seguito della nomina del nuovo cda aziendale Fimer – si legge nella nota sindacale diffusa mercoledì 25 maggio – costituito da professionisti del settore, con competenze anche nelle procedure di risanamento, per gestire il cosiddetto “piano B”, un piano di emergenza per sondare la possibilità di garantire continuità alle attività aziendali nel caso in cui i due fondi finanziari interessati si ritirassero e quindi si aprisse una fase di amministrazione straordinaria o addirittura fallimentare fino ad ora mai presa in considerazione dall’azienda e mai discussa con le istituzioni e con i sindacati”.

Al presidio del 27 maggio, a partire dalle 11 all’esterno della sede della Fimer di Vimercate, ci sarà, assieme ai lavoratori brianzoli, anche una delegazione dei lavoratori della sede in provincia di Arezzo, “perché siamo davvero alle battute finali per poter salvare un’azienda così importante e tutti i posti di lavoro – spiega Adriana Geppert di Fiom Cgil Monza e Brianza – E’ iniziata anche l’interlocuzione con la Regione che ha dimostrato interesse per un’azienda così strategica, attiva nelle tecnologie dell’energia rinnovabile, colonnine elettriche e fotovoltaico. C’è preoccupazione e c’è poco tempo per dare una prospettiva industriale e di mantenimento occupazionale a una realtà per nulla semplice”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta