Monza. Il Covid-19 l’ha bloccata, ma non fermata del tutto. Perché dove c’è passione e voglia di promuovere lo sport giovanile, anche per il suo valore sociale, non c’è pandemia che tenga. E così la Coppa Alberto Giove, torneo internazionale di pallacanestro under 15, dopo due anni di stop, si accinge a celebrare la sua 32ª edizione.
Dal 17 al 19 giugno, 16 squadre, divise in quattro gironi, si affronteranno sui tre campi gara della Forti e Liberi e del Centro sportivo NEI a Monza e su quello di Villasanta, con l’obiettivo di accedere ai quarti, alle semifinali e alla finale. Ma soprattutto di far vincere lo sport come mezzo di aggregazione e crescita personale nella collettività.
“Appena abbiamo cominciato a pensare a questa 32ª edizione c’è stata subito una grande voglia di partecipazione da parte di alcune delle migliori squadre di basket italiane e straniere” spiega Antongiulio Giove, presidente dell’Associazione Sportiva Monza International Basket, organizzatrice della Coppa Alberto Giove, torneo nato nel 1988 in memoria del giovane cestista monzese della Gerardiana Basket under 15.
“Anche quest’anno il livello tecnico sarà molto alto sui parquet monzesi – continua – dodici squadre italiane presenti, ben sei giocheranno le finali nazionali di categoria: Olimpia Milano, Pallacanestro Varese, Virtus Bologna, Stella Azzurra Roma, Pallacanestro Bernareggio e l’Aquila Trento. Tra quelle straniere l’Estonia con una selezione nazionale, la Lituania con il Visi Kartu Kaunas e i polacchi del basket Poznan. Non mancheranno Lissone e Bernareggio a rappresentare il nostro territorio”.
LA NOVITA’
La formula della Coppa Alberto Giove e il valore delle squadre partecipanti è una costante che si ripeterà, dunque, anche quest’anno. Ma per questa 32ª edizione gli organizzatori hanno previsto un evento particolare che renderà ancora più interessante il torneo internazionale di pallacanestro under 15 di Monza, tra i più ambiti in Italia.
“Il 16 giugno, il giorno prima dell’inizio della Coppa Alberto Giove, si svolgerà molto probabilmente presso il palazzetto della Forti e Liberi una serata di presentazione condotta da Raffaele Geminiani e strutturata come un talk show sul basket e sulle prospettive di questo sport – annuncia Antongiulio Giove – a parlare ci sarà la storia del basket italiano, con personaggi come Pierluigi Marzorati, Dino Meneghin, Antonello Riva, Charlie Caglieris, Alberto Merlati e Giorgio Papetti”.
L’ORGANIZZAZIONE
Dare vita a Monza alla 32ª edizione della Coppa Alberto Giove è stato più difficile del previsto. E non solo per gli strascichi, ancora presenti, lasciati dal Covid-19. “Ospitiamo a nostre spese le squadre straniere e le italiane viaggianti e avevamo messo a preventivo una cospicua spesa iniziale, che abbiamo dovuto ridimensionare nonostante l’avvio di una raccolta fondi” afferma il presidente dell’Associazione Sportiva Monza International Basket, realtà totalmente volontaria e senza scopo di lucro.
“Siamo comunque riusciti a preparare un torneo di grande livello, anche grazie al contributo del Comune di Monza, che sin dalla prima edizione della manifestazione, nel 1988, partecipa sempre alla copertura parziale del budget sia direttamente sia attraverso le sue municipalizzate – continua – inoltre un aiuto è arrivato da sponsor ed aziende private”.
La situazione attuale del basket a Monza non rende sicuramente più facile il poter avere sul nostro territorio un torneo internazionale di pallacanestro under 15 tra i più prestigiosi. “La pallacanestro a Monza è come se fosse vittima di una sorta di lotta di quartiere che, nonostante la presenza di diverse realtà, dalla Forti e Liberi alla Gerardiana all’Eureka a San Rocco e al Sanfru Basket, non permette di unire le risorse e le strutture per elevare il livello generale” sostiene Antongiulio Giove.
“Non è un caso, quindi, che nessuna squadra monzese sia sufficientemente competitiva per poter partecipare alla prossima Coppa Alberto Giove – continua – si ottengono risultati migliori, con impianti notevoli e all’avanguardia, nelle vicine Lissone e Bernareggio”.
“È un vero peccato che a Monza la situazione sia questa perché i praticanti del basket non mancano – conclude – ma ci vorrebbe qualcuno che abbia la capacità economica e la lungimiranza per investire su questo sport come recentemente è stato fatto nel volley e nel calcio”.
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