Elezioni 2022

Intervista a Carlo Cappuccio (Noi con Dario Allevi): ecco le sue idee per Monza

Nel 2017 ha contributo a fondare la lista civica del sindaco, oggi scende in campo da candidato sempre sostenendo Dario Allevi. Lo abbiamo intervistato.

Carlo cappuccio

Monza. Cinque anni fa – era il 2017 – contribuì a fondare la lista civica “Noi con Dario Allevi“, quel progetto politico che contro ogni aspettativa in soli due mesi riuscì a portare a casa quasi l’8% dei consensi, aiutando Allevi a vincere delle elezioni che almeno sulla carta erano difficilissime. La scommessa allora fu vinta, oggi si vuole fare di più: raggiungere la doppia cifra e possibilmente essere la prima forza della coalizione. Ci credono i 32 nomi in lista, tra loro l’avvocato Carlo Cappuccio, che questa volta, 5 anni dopo quel fortunato 2017 scende in campo come candidato. È la prima volta che Cappuccio si candida in politica: lo fa con la lista del sindaco uscente, quel sindaco che alla presentazione di “Noi con Dario Allevi” dello scorso sabato 14 maggio lo descrive così: “Carlo è un amico, lo conosco da tempo, abbiamo condiviso molto e in questo progetto, in questa lista, ha sempre creduto”.

allevi cappuccio

Tutto ha più senso se posso impegnarmi per la mia comunità“, commenta Cappuccio, che ha deciso di conciliare professione, vita privata e passione per la politica in queste amministrative 2022. A meno di un mese dal voto lo abbiamo intervistato per sapere quali sono le sue priorità, le sue battaglie, i suoi obiettivi. Ecco cosa ci ha raccontato.

Avv. Cappuccio, amministrative 2022: ha scelto di mettere il suo nome in campo. Partiamo da qui: perché ha deciso di candidarsi?

Ho sempre ritenuto fondamentale affiancare alla professione di Avvocato la mia partecipazione alla vita sociale e culturale monzese, grazie a varie associazioni di cui sono o sono stato componente, anche con ruoli significativi. Per carità, ho il privilegio di poter svolgere un mestiere che mi piace e che ho sempre sognato sin da quando ero un bambino, ma ritengo che tutto abbia più senso potermi impegnare anche per la mia comunità, sia dal punto di vista sociale che culturale. E’ importante, sempre che si abbia la possibilità di potersi adoperare in tal senso, poter sfruttare le proprie capacità, anche professionali, piccole o grandi che siano non importa, a beneficio del territorio in cui si vive, con lo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale e organizzare attività culturali, oltreché per chi è meno fortunato di noi. Ecco venendo alla sua domanda, dopo questa premessa, le rispondo semplicemente che vorrei continuare a svolgere tutto ciò, se gli elettori monzesi vorranno e mi conferiranno la loro fiducia, stando dalla parte delle istituzioni e mettere a disposizione della collettività le mie esperienze maturate in questi anni.

Ha scelto di farlo nella lista del sindaco uscente Dario Allevi. Questa amministrazione merita quindi di fare altri 5 anni?

Sono convinto che l’azione amministrativa di questo quinquennio, nonostante gli oltre due anni di pandemia che senz’altro ha complicato parte dei programmi che la giunta si era prefissata di porre in atto, sia stata ampiamente positiva e abbia determinato effetti concreti sulla nostra bella città. Sia ben chiaro, si potrà anche migliorare e sono convinto che il Sindaco Allevi sia consapevole di questo. Tra l’altro, conoscendolo bene, posso confermare che per carattere, tenderebbe a migliorare anche ciò che è perfetto. Tornando alla sua domanda, Dario Allevi, a mio parere, merita di amministrare ancora la città per l’ottima gestione della cosa pubblica sin d’ora dimostrata e per il suo alto profilo istituzionale che mai è venuto a mancare, essendo il Sindaco di tutti, aspetto che penso venga riconosciuto anche dall’opposizione.

Quale pensa che sia la prima priorità – in un’ottica di breve e lungo termine – per la città di Monza?

Leggevo tempo fa di uno studio sul futuro delle città nel mondo e mi sono stupito nell’apprendere che le città stesse occupano solamente il 3% della superficie del nostro pianeta, ma sono responsabili di ben il 75% delle emissioni di gas, con tutte le conseguenze che ne derivano per chi ci vive. Appare, quindi, scontato che le risponda che la prima priorità dovrebbe essere per Monza, ma a dire il vero dovrebbe essere così per ogni città, una riduzione dell’inquinamento con dei piani ben strutturati a breve e lungo termine, per esempio incentivando dei progetti di sviluppo edilizio sostenibile. Ovviamente, in tali piani si dovrebbe anche inserire una efficace comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’utilità e sull’importanza della raccolta differenziata al fine di salvaguardare, anche in questo modo, il nostro povero ambiente.

So che le stanno a cuore i temi della cultura e del sociale: relativamente a questi due mondi, quale sarebbe la prima iniziativa che le piacerebbe realizzare a Monza?

Premetto che nella nostra città si è sviluppato un associazionismo molto importante e capillare che spesso va a colmare alcuni settori laddove l’amministrazione pubblica non riesce ad arrivare. Riterrei fondamentale un costante dialogo tra le istituzioni pubbliche e le associazioni del nostro territorio, con lo scopo, quindi, di fare rete. Pertanto, la prima iniziativa che mi piacerebbe realizzare, qualora avessi la responsabilità di un ruolo pubblico, sarebbe quella di istituire un tavolo di lavoro permanente per coordinare con tutte le associazioni del territorio, sia di carattere culturale che sociale, le varie attività a favore della cittadinanza. Sono veramente convinto che la ricchezza di una città sia proporzionata al numero delle associazioni ivi esistenti, ma sono altrettanto convinto che tale “ricchezza” debba essere ben coordinata, grazie anche a dei tavoli di lavoro tematici, pur nel rispetto dell’autonomia di ogni singola associazione e dei loro scopi sociali. Sono poi ben consapevole che in ogni città, compresa la nostra, ci siano decine e decine di necessità che incombono e che richiedono ampia attenzione da parte di chi amministra e che possono apparire, se viste da angolazioni diverse prioritarie rispetto ad altre. Ecco, spero solamente, con l’auspicio di raccogliere la fiducia degli elettori, di poter poi dare una risposta concreta ad ogni necessità, semplicemente con serietà, impegno e lavoro.

noi con dario allevi
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