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Avis Meda torna nelle scuole: “Ogni volta vediamo nascere la curiosità negli occhi degli studenti”

avis meda scuole

La realtà “Avis” per i più significa donazioni di sangue, ma non è così per Avis Meda, che oltre ai trasporti sociali e sanitari è anche formazione e prevenzione. Dopo lo stop dovuto alla pandemia è ricominciato il progetto con il scuole: #PedMeda, rivolto a tutti gli alunni delle scuole della città dalla primaria alla secondaria di secondo grado.

“Gli attori di questo entusiasmante progetto sono i nostri PedTrainer, volontari soccorritori specificamente formati con metodologie didattiche all’avanguardia all’interno della nostra associazione, che quest’anno sono intervenuti in alcune classi delle scuole Anna Frank, Don Milani e CFP Terragni di Meda” fanno sapere gli organizzatori. In particolare le lezioni sono costruite a partire da linee guida nazionali ed internazionali e negli anni si sono sviluppate anche grazie ai feedback ricevuti nelle scuole.

Gli incontri di quest’anno

Il tema del Primo Soccorso è stato sviluppato all’interno di lezioni dedicate ai ragazzi di terza media dell’Anna Frank e di terza superiore del CPF Terragni. Le lezioni sono suddivise in una parte teorica in cui si spiega il funzionamento del Numero Unico di Emergenza e la gestione di urgenze ed emergenze mediche e traumatiche, ed in una pratica. Presso le scuole Don Milani, invece, le lezioni hanno avuto come tema quello della Donazione di Sangue attraverso un modulo dedicato alle classi quarte. Centrali sono rimaste le motivazioni che dovrebbero portare un cittadino a donare sangue e l’attenzione e le tutele che vengono dedicate al donatore, presentate ai ragazzi in modo quanto più stimolante e coinvolgente possibile. Infine, si è parlato di volontariato nel senso più generale del termine, nella speranza di invogliare sempre più i ragazzi a diventare cittadini “attivi”, primi protagonisti della realtà in cui vivono.

Il riscontro, come ogni volta, è stato molto positivo: “vediamo nascere la curiosità negli occhi dei più giovani, così pieni di risorse e di stimoli in una società in costante crescita, che li vede protagonisti di un mondo a loro immagine. Un mondo di sensibilità ed attenzione al prossimo, un mondo di “posso fare anche io nel mio piccolo la differenza” così come sappiamo instillare la curiosità nei docenti che si fanno anch’essi moltiplicatori di quanto erogato nelle classi periodicamente. Tutto questo rispecchia appieno il concetto di formare dei bystanders, come consigliato dai più importanti consensi internazionali sul primo soccorso, che sono la strategia più efficace per garantire la sopravvivenza di molte vittime” si legge sul sito di Avis Meda.

 

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