Cronaca

La proposta del candidato sommelier: una vigna didattica al Bosco urbano

Niente campagna elettorale per una sera, Antonio Erba in cattedra per raccontare le ventidue regioni del vino, con una passione speciale per le bollicine.

Lissone. Antonio Erba sommelier

Lissone. Si è tolto per una sera la giacca del candidato sindaco, per indossare quella dell’intenditore di vini. Di più, perché Antonio Erba (attuale assessore all’Urbanistica e in corsa per la carica di sindaco con la coalizione di centrosinistra) è sommelier di terzo livello e consigliere regionale dell’Associazione italiana sommelier per la delegazione di Monza e Brianza.

L’appuntamento era nel cortile della Enostore di via Gramsci, dove il titolare e amico di infanzia di Erba, Pierenrico Volontè, ha organizzato lo scorso 21 maggio una serata di degustazione e scoperta delle eccellenze enologiche del Belpaese con le sue ventidue (e non venti) regioni del vino.

Una chiacchierata per scoprire le peculiarità dei diversi territori, e la possibilità di una degustazione finale. “La dose di vino offerta è ampiamente consentita – ha precisato Erba – perché è importante far capire che conoscere il vino significa bere meno e meglio”.

Lissone. Antonio Erba sommelier
Antonio Erba all'Enostore

Bollicine che passione

Diplomato da dodici anni, Antonio Erba ha cominciato a seguire i corsi quando è nata la sezione provinciale dell’Ais, diventando prima sommelier e poi degustatore.

Impossibile a un esperto della sua portata non chiedere quale sia il vino del cuore. Risposta: le bollicine. “La Lombardia è troppo spesso sottovalutata per quanto riguarda la produzione di bollicine, eppure ci sono la Franciacorta, la zona di produzione del Pinot nero, l’Oltrepò Pavese: luoghi meravigliosi, autentici gioielli”.

L’idea: una vigna didattica al Bosco urbano

In questa geografia del buon calice è assente la Brianza. “Il primo vino di qualità lo si trova a Montevecchia, eppure, pensando alla nostra Lissone, mi piacerebbe creare al Bosco urbano una piccola vigna, soprattutto a livello didattico, un luogo per insegnare ai bambini e ai ragazzi come nasce una bottiglia di vino”.

Un esperimento, quello della vigna urbana, già avviato da qualche anno in altri comuni come Biassono, con lo Sgurbatel e Monza con la barbera prodotta all’agriparco Accolti e raccolti della Fondazione Tavecchio.

Quella per il vino è una passione in continua crescita. “I corsi sono sempre pieni con liste d’attesa. Partecipano moltissimi giovani anche sotto i trent’anni e la metà di loro – conferma Erba – sono donne. E questo è il segno che la gente vuole imparare a mangiare e a bere bene e meglio, apprezzando le peculiarità che offre il territorio”.

Lissone. Antonio Erba sommelier
il pubblico all'Enostore
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