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Sport Therapy: Centro Maria Letizia Verga di Monza modello per l’Europa

Tra le pratiche di Sport Therapy utilizzate al Centro Maria Letizia Verga una novità è rappresentata da Animal Flow, un allenamento a corpo libero ideato da Mike Fitch che imita i movimenti degli animali.

Sport therapy: Centro Verga di Monza

Monza. Saranno i medici e ricercatori del Centro Maria Letizia Verga di Monza – grazie alla loro esperienza pluriennale nell’attività di Sport Therapy – a sviluppare un protocollo di esercizi e attività per bambini, adolescenti e giovani adulti con tumori del sangue che verrà condiviso e messo disposizione dei centri di oncologia pediatrica partner del progetto di ricerca FORTEe, finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 (GA 945153) e distribuiti Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, Francia,  Slovenia e Danimarca.

La definizione di un protocollo di valutazione e intervento è il primo passo del progetto di ricerca internazionale FORTEe che ha l’obiettivo di dimostrare che l’esercizio fisico e lo sport sono una terapia sicura e potenzialmente efficace per contrastare la fatica, mantenere forza, capacità aerobica, coordinazione ed agilità e per contrastare le problematiche legate alla malattia e alle terapie nei bambini e adolescenti affetti da patologie oncologiche.

Sport therapy: Centro Verga di Monza

Tra le pratiche di Sport Therapy utilizzate al Centro Maria Letizia Verga una novità è rappresentata da Animal Flow, un allenamento a corpo libero ideato da Mike Fitch che imita i movimenti degli animali e trae ispirazione da discipline come lo yoga e la danza. Si tratta di movimenti molto fluidi, che riproducono i ‘gesti’ degli animali come, ad esempio, il gorilla che si sveglia, il granchio che muove le chele, e che sono indicati anche per i bambini più piccoli per rendere l’attività più divertente.

Il progetto FORTEe è stato presentato ufficialmente ieri, durante una serata che ha coinvolto medici e ricercatori del Centro Maria Letizia Verga, il team di professionisti della Sport Therapy, i giovani pazienti insieme alle loro famiglie e tutti i sostenitori del Comitato. Volti noti dello sport hanno presenziato alla cerimonia, che si è svolta nella palestra e sulla terrazza del Centro in via Cadore a Monza, dedicati proprio a questa attività. Tra loro Carlo Mornati, segretario generale del CONI e olimpionico di canottaggio, Stefano Ghisolfi, campione del mondo in carica di arrampicata sportiva.

Sport therapy: Centro Verga di Monza

Madrina dell’evento Deborah Compagnoni, campionessa di sci alpino, ha commentato: “Per me è una grande gioia essere qui oggi, insieme ai ragazzi, alle famiglie e agli amici del Comitato Maria Letizia Verga che, assieme all’Associazione ‘Sciare per la vita’ ho il piacere di affiancare da tantissimi anni con le iniziative di raccolta fondi legate allo sport e al movimento. Il progetto che hanno intrapreso i medici e ricercatori del Centro dimostra un principio in cui credo fermamente, ovvero che lo sport e l’attività fisica rappresentino un’importantissima risorsa nella vita di tutti, per i benefici che possono offrire per la nostra salute e per il nostro benessere”.

Il protocollo di esercizio e valutazione verrà sviluppato a partire dall’esperienza e dalla competenza dei professionisti della Sport Therapy del Centro Maria Letizia Verga che da 5 anni si occupano di questa attività.

Nel Centro di Monza, sin dal momento della diagnosi, per ogni paziente (dai due anni e mezzo fino ai 18 anni) viene definito un allenamento di precisione adattato in base alle condizioni di salute e all’avanzamento della terapia, in costante contatto e confronto con i pediatri.

Sport therapy: Centro Verga di Monza

Francesca Lanfranconi, medico dello sport e ricercatore in fisiologia dell’uomo al Centro Maria Letizia Verga aggiunge: “L’intero team di scienziati motori e professionisti dell’esercizio del Centro che lavora quotidianamente con i nostri giovani pazienti ha preso parte a questo progetto con grandissimo impegno, motivazione e serietà. Siamo onorati di poter mettere a disposizione l’esperienza che dal 2017 ad oggi abbiamo maturato ‘allenando’ oltre 500 tra bambini e bambine, adolescenti e giovani adulti affetti da emopatia maligna o sottoposti a trapianto di midollo affinché possano beneficiare di un allenamento che si propone di mantenere efficienti polmone, cuore e muscoli, gli organi che vengono maggiormente compromessi dalle terapie salva-vita”.

Attraverso il protocollo verrà definito, innanzitutto, quando un bambino in terapia oncologica può iniziare a fare attività fisica anche nelle fasi intensive di trattamento. Successivamente verrà effettuata una valutazione per verificare l’impatto dell’intervento eseguito. Obiettivo finale è quello di rendere l’intervento di Sport Therapy standardizzato in tutta Europa e nel mondo.

Il progetto FORTEe

FORTEe è un progetto multicentrico internazionale di ricerca scientifica finanziato attraverso il fondo di ricerca e innovazione Horizon 2020 della Commissione Europea con 7 milioni di euro e che si concluderà nell’agosto del 2026, al quale hanno aderito 16 istituzioni in 8 paesi europei. Fanno parte del consorzio europeo oltre a Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma, 8 centri in cui verranno allenati 450 bambini/e, adolescenti e giovani adulti: Region Hovedstden, Copenaghen (Danimarca), Universitatsklinikum Heidelberg (Germania), Univerzitetni Klinicni Center Lubtjana (Slovenia), Universidad Europea de Madrid SAU (Spagna), Centre de lutte contre le cancer Leon Berard Lyon (Francia), Oxfrod Brookes University (Inghilterra), IRCSS Istituto Nazionale Tumori di Milano, coordinati dal Universitatsmedizin der Johannes Gutenberg Mainz, in Germania. Erano presenti all’evento il team di Mainz, con Marie Neu pediatra oncologo, a rappresentare il centro coordinatore.

Oltre ai partner clinici ci sono anche partner esperti in scienze motorie (Forma 3D Ltd, Ljubiana (Slovenia), Deutsche Sportshochschule Koln (Germania) e universitatsklinikum Essen (Germania), in tecnologie digitali (Pixformance Sports GmbH, Berlin (Germania) e Nurogames GmbH, Koln (Germania), in gestione ammnistrativa di progetti europei (Concentris research managment, Furstefeldbruck (Germania) e associazioni di pazienti e famiglie che abbiano sperimentato il tumore in età giovanile (Fundatia Youth Cancer Europe, Cluj-Napoca (Romani).

FORTEe è suddiviso in sette work packages e la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM), ente gestore del Centro Maria Letizia Verga, è leader del work package dedicato alla sperimentazione clinica. A dirigere il progetto di ricerca FORTEe è Adriana Balduzzi, pediatra e responsabile del centro trapianti. Il progetto è stato fortmente voluto e sostenuto da Andrea Biondi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università degli studi di Milano Bicocca, di cui fa parte il Centro Maria Letizia Verga,

Il Centro di Monza è stato selezionato come leader della parte di sperimentazione clinica del progetto per la sua storia di eccellenza nella cura di giovani pazienti con leucemia, linfoma e altre patologie non oncologiche del sangue e per il progetto di ricerca già in atto sull’impatto dello sport e dell’esercizio di precisione nei pazienti. Altro centro italiano è l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che partecipa al progetto per la parte di sperimentazione sui tumori solidi pediatrici.

 

 

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