“La libertà è partecipazione” cantava 50 anni fa Giorgio Gaber in una sua famosa canzone. Ma oggi quel concetto è alla base anche, forse soprattutto, dell’importanza di votare il 5-6-7 aprile prossimi, con scrutinio l’8, per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) in tutto il pubblico impiego, nei settori dei servizi pubblici e della scuola e della conoscenza.
Nell’imminenza di questo appuntamento di democrazia, che a Monza e in Brianza vede coinvolti
i circa 10mila votanti del mondo della scuola tra personale docente e ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) e gli oltre 10 mila e 500 lavoratori del comparto pubblico tra Sanità, Funzioni Locali e Funzioni Centrali, sale alto l’appello della Cgil a recarsi alle urne.
L’obiettivo basilare delle elezioni per il rinnovo delle Rsu è, infatti, superare il quorum del 50% + 1 dei votanti in modo da non invalidare il risultato. Le problematiche sulla bilancia dei lavoratori e delle lavoratrici di questi importanti settori, del resto, sono tante.
Dalla carenza di personale al rinnovo del contratto fino all’incertezza e alla confusione, tra Didattica a distanza (Dad) e Didattica integrata digitale (Did), vaccini, tamponi e mascherine Ffp2, nel mondo della scuola. Dalla stabilizzazione del personale precario alla difesa e rafforzamento del sistema socio sanitario regionale pubblico fino alla valorizzazione professionale, alla formazione e all’innovazione, nel mondo del pubblico impiego.
L’APPELLO DELLA FP
“La possibilità di scegliere a chi affidare la propria fiducia è grande espressione di democrazia e partecipazione e ogni lavoratrice ed ogni lavoratore ha così modo di determinare chi, per i prossimi anni, tra i propri colleghi, potrà rappresentarlo” afferma Tania Goldonetto, segretaria generale della Fp Cgil Monza e Brianza.
“E’ davvero essenziale che si tenga presente l’importanza di andare a votare e, soprattutto, che si scelga un sindacato in grado di rappresentare gli interessi di tutti i lavoratori – continua – si è visto in pandemia: unire le forze e stare assieme, sotto i principi di solidarietà e collaborazione, permette di affrontare qualsiasi problema e risolverlo”.
Un approccio che la Cgil ha dimostrato di avere anche a Monza e in Brianza. “Al contrario dei sindacati di “categoria”, che preferiscono separare i lavoratori, la Cgil non lascia fuori dalla porta nessuno perché non è necessario farlo – sostiene Goldonetto – preparazione, presenza e competenza sono i soli modi per gestire le problematiche del mondo del lavoro”.
L’APPELLO DELLA FLC
Il chiamare tutti i lavoratori e le lavoratrici alle urne il 5, 6 e 7 aprile, perché facciano la scelta di Rsu in grado di esprimere professionalità e gestione del bene comune, arriva anche dalla Flc (Federazione Lavoratori della Conoscenza) Cgil Monza e Brianza. Che nei giorni scorsi ha aggiunto il professor Fabio Midolo, 42 anni, allo staff della propria segreteria.
“Invitiamo lavoratrici e lavoratori delle scuole a sostenere l’impegno che i nostri/vostri candidati hanno assunto nell’opera di rinnovo e miglioramento delle attività che questi anni di pandemia stanno profondamento mutando – afferma il segretario generale Claudio Persuati – aiutate le colleghe e i colleghi con il vostro voto”.
“Il 5, 6 e 7 aprile in ciascuna scuola saranno aperti i seggi per votare chi siederà al tavolo della contrattazione con i Dirigenti Scolastici, per coordinare e costruire la nuova normalità che caratterizzerà i prossimi anni scolastici – continua – votate Flc Cgil al fine di confermare l’importanza del nostro supporto a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola”.
COME SI VOTA
Il meccanismo con il quale le migliaia di votanti monzesi e brianzoli chiamati alle urne potranno esprimere la propria preferenza per il rinnovo delle Rsu è piuttosto semplice. Sulla scheda che verrà consegnata agli elettori si deve sempre barrare il simbolo del sindacato prescelto, ad esempio Fp Cgil e Flc Cgil. Sulle righe poste a fianco si dovrà scrivere nome e cognome del candidato a cui si vuole dare la propria preferenza.
Negli enti con più di 200 dipendenti si possono esprimere fino a due preferenze personali, altrimenti una sola. Se si attua il voto disgiunto, per cui si barra il simbolo di una lista e contemporaneamente si esprime la preferenza per il candidato di un’altra, il voto varrà soltanto per la lista. Se, invece, si votano i candidati di due liste differenti, le preferenze saranno entrambe invalidate.
Ovviamente segni identificativi sulla scheda potrebbero provocare l’annullamento del voto. Non resta, anche sulla base di queste poche istruzioni, andare al seggio ed esercitare il proprio diritto/dovere di elettore.
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