Ambiente

Pedemontana: raffica di incontri per dire “no”: a rischio l’equilibrio idrogeologico della Brianza

biassono villa manguzzi pedemontana 03

La Brianza si mobilita (di nuovo) contro il progetto di Pedemontana che, stando a quanto annunciato da Regione Lombardia, dovrebbe prendere il via a ottobre 2022. Tanti gli appuntamenti in diversi comuni del territorio per approfondire il tema, con ipotesi e aggiornamenti sulla strada che dovrebbe tagliare la Brianza, cancellando diverse aree oggi verdi, le ultime.

Il candidato Cortesi a Palazzo Terragni, a Lissone

Il primo incontro sarà sabato 30 aprile a Palazzo Terragni, a Lissone, promosso dal candidato sindaco Fabrizio Cortesi insieme alla lista Europa Verde. Al tavolo dei relatori ci saranno Eleonora Evi, parlamentare di Europa Verde e Maurizio Pallante, saggista e filosofo, presidente di SequS. Sarà l’onorevole Evi a riportare l’attenzione su Pedemontana, proponendo “una nuova politica del territorio, incentrata su temi prioritari ambientali, globali ed europei”, spiega. L’onorevole Evi è anche promotrice di una lettera spedita all’indirizzo della Bei, la banca europea che ha deciso di finanziare anche lei il progetto con 500 milioni. Nella sua lettera Evi evidenzia come il Progetto sia meno green di quanto lo vogliano far credere, da ciò la richiesta di ritiro del finanziamento.

“Attraverso le testimonianze di Evi e Pallante vogliamo proporre ai cittadini una visione differente del futuro, incentrata sulla conversione ecologica, un cambiamento urgente che Lissone non può più attendere – spiega Cortesi -. Siamo convinti che le amministrazioni comunali ma anche ogni singolo cittadino possano davvero contribuire all’alleggerimento dell’impatto ambientale e al contempo avere dei vantaggi economici, mettendosi in sicurezza dall’enorme crisi inflattiva e sociale che ci sta travolgendo”.

L’appuntamento è per sabato 30 aprile, alle 15.30 a Palazzo Terragni, in piazza Libertà a Lissone (massimo 170 posti).

A Desio per illustrare la class action degli espropriandi

Sempre del futuro di Pedemontana si parla anche a Desio, con l’assemblea pubblica organizzata per illustrare la possibile class action avviata “per tutelare i beni e i diritti dei cittadini”, spiegano i promotori, il Gruppo cittadini espropriandi Pedemontana.

L’appuntamento è per sabato 30 aprile, alle 10.30, in Sala Pertini, piazza don Giussani a Desio. Ospite dell’incontro sarà l’avvocato Massimo Giordano, in collegamento video. A illustrare l’incontro sarà Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio nazionale liberalizzazioni e trasporti.

Ad Arcore con il direttore di MBNews

Il tema Pedemontana sarà al centro di un altro incontro che si svolgerà il 9 maggio ad Arcore, alle 21 in Villa Borromeo, organizzato da Melting pot Arcore con Associazione Colli Briantei e il circolo Legambiente Gaia di Usmate Velate.

L’appuntamento arcorese, dal titolo “Pedemontana prendere, cambiare, lasciare” è l’occasione per portare intorno al tavolo associazioni, gruppi ambientalisti a confronto con sindaci, consiglieri regionali e parlamentari. All’incontro del 9 maggio saranno presenti il direttore di MBNews, Matteo Speziali e Arturo Lanzani, docente del Politecnico di Milano. Si tratta di un “dejà vu”, visto che un primo appuntamento, che aveva riscosso tra l’altro un grande successo e aveva fatto molto discutere si era già svolto ad Arcore il 10 dicembre 2021.

STATO DELL’OPERA?

Al momento la decisione se far partire o meno Pedemontana è tutta nelle mani del presidente Luigi Roth. Dopo che il tribunale del Tar ha rigettato il ricorso della seconda cordata arrivata al bando di gara, c’è il rischio che partiti i lavori siano interrotti da un’eventuale sentenza del Consiglio di Stato. Un rischio che solo il presidente può decidere se e quando prendere.

Di fatto la Società Autostrada Pedemontana dopo aver trovato i fondi deve presentare un progetto definitivo e salvo ulteriori altri ritardi per l’autunno dovrebbero essere pronti, in particolare quello per la nuova tratta D Breve. (da Arcore Vimercate per allacciarsi alla A4).
La questione più dibattuta quando si parla di Pedemontana è la modificabilità o meno dei progetti della tratta C, quella arcorese. Sulla questione negli ultimi mesi i sindaci della Brianza e dei comuni coinvolti si sono trovati molte volte a discutere, proponendo anche progetti alternativi che potessero, in qualche modo, avere un impatto minore sul territorio. L’autostrada di fatto modificherebbe in maniera radicale l’ultima cintura verde rimasta in quel comune. Persino un sindaco di destra come Maurizio Bono ha alzato la mano chiedendo di riflettere con attenzione, in quanto anche dal punto di vista idrogeologico la città di Arcore presenta seri problemi che il passaggio dell’autostrada rischia di peggiore se non saranno studiati adeguatamente.

Proprio ieri a margine del convegno tenuto da Brianzacque sulla transizione ecologica, ospite Luca Mercalli, noto scienziato e meteorologo, ha affermato ai nostri microfoni: “la Terra sta diventando un luogo inospitale a causa dell’innalzamento delle temperature, non conosco nel dettaglio l’opera per giudicare, ma di certo nuovi ettari asfaltati non gioveranno al bilancio idrogeologico locale”.

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